emanuela orlandi mirella gregori

SE LE OSSA TROVATE NELLA SEDE DELLA NUNZIATURA APOSTOLICA SONO DI UNA DONNA TRA I 25 E I 30 ANNI, LA SPERANZA DI AVERE UNA PISTA PER I CASI DI EMANUELA ORLANDI E MIRELLA GREGORI VERREBBE CANCELLATA - MA A QUEL PUNTO SI APRIREBBE UN ALTRO MISTERO: DI CHI SONO QUEI RESTI? E CHI LI HA PORTATI LÌ? C’E’ UN ASSASSINO A PIEDE LIBERO?

Franca Giansoldati e Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

VILLA GIORGINA SEDE DELLA NUNZIATURA APOSTOLICA A ROMA

Sono tornati a Villa Giorgina, nella sede della Nunziatura apostolica: cercavano altre ossa, qualcosa che aiutasse a ricomporre il puzzle e avvicinasse alla soluzione del mistero. La polizia Scientifica ha effettuato un nuovo sopralluogo in via Po e ha recuperato una mandibola con alcuni denti che, da una prima analisi, sembrerebbe essere appartenuta a una persona con un' età tra i 25 e i 30 anni.

 

Qualcosa che porterebbe lontano da Emanuela Orlandi e da Mirella Gregori. A questo punto gli esperti hanno a disposizione uno scheletro quasi intero, anche se privo degli arti inferiori e, soprattutto, di una parte del bacino, la zona pubica, che è fondamentale per poter dire con certezza se si tratti di un uomo o di una donna.

 

nunziatura via po

A un settimana dalla comunicazione ufficiale del ritrovamento nella depandance dell'ambasciata della Santa Sede, sembrano essere questi gli unici punti fermi nell' indagine. Secondo diverse fonti, le ossa sarebbero state ritrovate venerdì 26 ottobre dalla Gendarmeria, e solo il lunedì successivo, intorno alle 17, sarebbe stata informata e coinvolta nell' indagine la polizia.

 

Per tre giorni la presenza di due corpi sotto il pavimento della casa del custode della Nunziatura è stata una informazione conosciuta unicamente agli uomini della Guardia papale e dal perito nominato dal Vaticano, il professor Giovanni Arcudi. Ma la ragione viene spiegata sulla necessità di aspettare che alcuni esponenti delle autorità vaticane rientrassero in Italia dall' estero.

emanuela orlandi mirella gregori

 

I TEST

La Scientifica e la Squadra mobile hanno ora a disposizione solo un piccolo pezzo di femore e un bacino sprovvisto di sinfisi pubica. «In questo momento non posso confermare l'età o il sesso prima di avere i risultati dei test di laboratorio - ha spiegato il professor Arcudi - ma la prima impressione, basata sull'esame di alcune strutture ossee, è che si tratti di ossa di una donna intorno ai trent' anni, non di una adolescente».

ANGELO BECCIU NUNZIO APOSTOLICO A CUBA

 

Nei laboratori della Scientifica si sta analizzando anche il mucchietto di ossa trovato in un altro punto dell'appartamento che sembrerebbe essere più vecchio rispetto ai resti dello scheletro. Nel corso del sopralluogo, inoltre, gli investigatori hanno prelevato dei campioni del terreno: verranno sottoposti a una serie di esami chimico-fisici per cercare di avere risposte sul deterioramento delle ossa e capire da quanto tempo si trovassero sotto il pavimento. Sarà comunque solo l'esito dell'esame del Dna a mettere il sigillo alla possibilità che si tratti di Emanuela Orlandi o di Mirella Gregori.

 

NESSUN VESTITO

«Siamo ancora in attesa di conoscere quale è il sesso - si sfoga Pietro Orlandi - Credo però che quelle ossa siano state portate lì successivamente alla morte: lo dimostra il fatto che lo scheletro non è completo, e soprattutto che non sono stati trovati vestiti o monili».

pietro orlandi quarto grado

 

In serata, poi, sulla vicenda è intervenuto anche il cardinale Angelo Becciu, fino al 28 giugno scorso sostituto alla Segreteria di Stato: ha rivolto un pensiero alla famiglia di Emanuela, ma ha anche voluto smentire una presunta trattativa tra il Vaticano e la magistratura italiana, che ci sarebbe stata sul caso, tesi sostenuta dal fratello della ragazza scomparsa.

 

«A noi - ha affermato il monsignore - non risulta alcuna trattativa, se loro sono stati contattati da qualcuno, ci dicano chi è. Se c' è qualcuno che ha parlato a nome della Segreteria di Stato è un millantatore.

 

cardinal bertone

All' epoca ho interrogato sulla vicenda il cardinale Bertone, ma mi ha detto che nulla del genere era accaduto. Non abbiamo niente sul caso, oltre quanto già è stato detto con le rogatorie internazionali. C'è qualche ritaglio di giornale, piccole cose, ma niente altro. Eravamo pronti a dare queste carte alla famiglia, perché ce le chiedeva. Poi non le abbiamo più date perché nel frattempo il Movimento 5S ha proposto una commissione parlamentare di indagine sulla scomparsa. E per questo ci siamo fermati» nel rispetto di una futura richiesta pubblica.

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