SE TRENT’ANNI FA L’FBI AVESSE PRESO SUL SERIO LA DENUNCIA DI MARIA FARMER FORSE NON CI SAREBBE STATO IL REGNO PERVERSO DI JEFFREY EPSTEIN - ERA IL 1996, FARMER ERA UN’ARTISTA CHE AVEVA LAVORATO PER IL MILIARDARIO PEDOFILO E RACCONTÒ AI FEDERALI LA SUA STORIA, RIVELANDO DI ABUSI SUBITI, DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO, DI UN GIRO DI RAGAZZINE. DI COME SCATTÒ FOTO A RAGAZZINE NUDE E DI COME EPSTEIN LA MINACCIÒ DI BRUCIARLE LA CASA SE AVESSE DETTO QUALCOSA. MA SOPRATTUTTO RIVELÒ DI QUANDO TRUMP LE GUARDÒ LE COSCE PER POI COMMENTARE: “PENSAVO AVESSE 16 ANNI”. ALL’EPOCA NESSUNO LE CREDETTE. ANZI GLI AGENTI DISSERO DI NON AVER RICEVUTO ALCUNA TESTIMONIANZA….
Estratto dell'articolo di Massimo Basile per www.repubblica.it
Se trent’anni fa l’Fbi avesse preso sul serio la denuncia di Maria Farmer forse non ci sarebbe stato il più grande scandalo sessuale della storia. E il regno perverso di Jeffrey Epstein sarebbe finito sul nascere. Era il 1996 e Farmer era un’artista e scultrice che aveva lavorato a lungo per Epstein. […] questa donna aveva contattato l’agenzia investigativa e raccontato la sua storia, aveva parlato di abusi subiti, di materiale pedopornografico, di giro di ragazzine, ma nessuno le aveva creduto. Anzi, a distanza di anni gli agenti sostennero che non ci fosse mai stata la sua testimonianza.
Farmer era stata accusata, screditata, isolata, messa all’angolo. Nessuno aveva più voluto vedere le sue opere. […] “Ho aspettato trent’anni, non riesco a crederci. Non possono più chiamarmi bugiarda”, ha confessato. Farmer ha aggiunto di essere grata per essere stata riabilitata dalla giustizia, ma anche distrutta perché per quasi trent’anni l’Fbi l’ha indicata come una mitomane in cerca di pubblicità. “Dovrebbero vergognarsi - ha commentato - hanno fatto del male a tutte queste bambine. Questa parte per me è devastante”.
Trent’anni fa Farmer, che nella denuncia veniva definita una artista, era stata ingaggiata da Epstein per acquistare opere d’arte e occuparsi delle adolescenti che frequentavano il suo giro. Lei, tra l’altro, aveva scattato alcune foto delle sue sorelle più giovani, di 12 e 16 anni, ritratte nude. Epstein, raccontò, le aveva rubato le fotografie e i negativi, poi aveva voluto conoscere una delle sorelle, oggetto di abusi sessuali in una villa in New Mexico. Il finanziere aveva chiesto a Farmer di scattare foto anche ad altre ragazze molto giovani nelle piscine e l’aveva minacciata di bruciarle la casa, se avesse pensato di parlarne con qualcuno.
donald trump e jeffrey epstein
[…] La donna aveva citato anche personaggi famosi come l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e Donald Trump, oltre alla complice di Epstein, Ghislaine Maxwell. Farmer aveva raccontato anche di aver visto a casa del finanziere, a Manhattan, Trump in pantaloncini. Il tycoon, secondo la testimonianza resa allora, era entrato di corsa nella stanza dove erano lei e il finanziere e le aveva tenuto gli occhi incollati addosso, fissando le sue gambe scoperte. “No, no, lei non è qui per te”, aveva detto Epstein. Dopo che i due uomini avevano lasciato la stanza, Farmer disse di aver sentito Trump commentare che pensava avesse 16 anni. Gli agenti avevano lasciato cadere la cosa.
Dieci anni dopo era partita un’inchiesta, sulla base di altre testimonianze, e Epstein era stato arrestato. […] La Casa Bianca ha definito falsa la storia tirata fuori dal New York Times. Farmer, nonostante ci sia adesso un documento, viene considerata ancora una bugiarda.
jeffrey epstein con un assegno firmato da donald trump
donald trump circondato da ragazze
preservativi di donald trump
donald trump nella rubrica di jeffrey epstein



