"SEI UN RELITTO UMANO. CONTESSA DEL CAZZO" - GLI INSULTI RIVOLTI DA UN IMPRENDITORE 70ENNE A SUA MOGLIE, UNA NOBILDONNA DI ROMA. L'UOMO È ACCUSATO DI MALTRATTAMENTI - GLI SCAZZI INIZIANO QUANDO LA CONTESSA PROPONE DI PROCEDERE CON LA SEPARAZIONE DEI BENI. A QUEL PUNTO IL DANAROSO L'IMPRENDITORE SBROCCA: "NON SONO SOLDI TUOI, TU NON HAI MAI FATTO UN CAZZO IN VITA TUA. TI FACCIO FUORI CON LE MIE MANI DAVANTI AI TESTIMONI. TI RIDUCO A UNA POLPETTA, TI STRANGOLO, IO TE FACCIO FUORI" - DURANTE UNO DEI LITIGI, L’UOMO AVREBBE PRESO UN MARTELLO E POI, UNA VOLTA VISTO IL FILIPPINO CHE LAVORAVA IN CASA LORO, LO AVREBBE GETTATO...
Estratto dell’articolo di Ettore Saladini per www.repubblica.it
“Sei un relitto umano. Contessa del ca…”. Una storia di maltrattamenti in famiglia, con protagonisti una nota contessa italiana (la moglie), un imprenditore (il marito) e un domestico filippino nel ruolo di testimone chiave.
Una situazione spiacevole, che finisce dritta nelle aule di piazzale Clodio. La procura di Roma accusa l’uomo, 70 anni, di aver maltrattato la donna da giugno a dicembre 2022, “sottoponendola a continue vessazioni psicologiche e fisiche altamente mortificanti”, si legge nel capo d’imputazione.
I maltrattamenti – dice la procura - iniziano quando la vittima “manifesta l’intenzione di procedere alla separazione dei beni”. Da quel momento in poi, l’imprenditore si sarebbe comportato in maniera “dispotica”. La minacciava e insultava, anche davanti ad amici e domestici. Parole messe nero su bianco nei messaggi e nelle chiamate finite agli atti: “Non sono soldi tuoi, tu non hai mai fatto un ca… in vita tua. Ti faccio fuori con le mie mani davanti ai testimoni – ha detto al telefono - ti riduco come una polpetta … ti strangolo davanti alla tua amica… io te faccio fuori”.
Secondo i magistrati, in casa si era creato “un sistema di vita familiare abitualmente doloroso, tale da costringere la vittima a vivere in un clima di tensione e di timore per la sua integrità psicofisica”. Anche qui, è la tesi dell’accusa, lo provano i messaggi conservati dalla donna: “Sei un relitto umano. Contessa del ca… Se con la scusa che hai paura di me questa sera non torni a casa non entri né domani né dopodomani”, scriveva su WhatsApp.
È in questo clima che si inserisce quanto raccontato dal domestico ieri in aula: durante uno dei litigi, l’uomo avrebbe preso un martello da una cassetta per gli attrezzi e poi lo avrebbe gettato una volta visto il testimone, preventivamente allertato dalla donna che temeva possibili aggressioni. Sulla vicenda, però, il tribunale deve ancora fare chiarezza. [...]
Ma, per la difesa, dal suo racconto sono emerse contraddizioni chiave: “Non c’è nessun testimone oculare di un’aggressione, nessun referto medico. Il domestico è solo il testimone di una litigata tra coniugi – spiega l’avvocato Eleonora Scartozzi, difensore dell’imputato - Il nostro assistito non aveva l’intenzione di colpirla, infatti ha lasciato cadere il martello a terra nella direzione opposta.
Le liti, invece, erano frequenti. Soprattutto dopo che l’imprenditore ha venduto delle quote di una società e da benestante è diventato molto ricco. Ma loro si scambiavano reciprocamente insulti di ogni tipo e minacce. [...]




