vladimir putin armi nucleari bombe atomica nucleare missile

SIAMO SEMPRE SULL’ORLO DI UNA CATASTROFE NUCLEARE – GLI ATTACCHI UCRAINI IN TERRITORIO RUSSO RISCHIANO DI INNESCARE UNA ESCALATION ATOMICA: QUATTRO GIORNI FA ALCUNI DRONI HANNO CRIVELLATO UN’ENORME ANTENNA RADAR CHE SERVE AD AVVISTARE EVENTUALI MISSILI BALISTICI DIRETTI VERSO LA RUSSIA. UN’AGGRESSIONE CHE, PER IL CREMLINO, GIUSTIFICHEREBBE UNA RAPPRESAGLIA NUCLEARE – L’ALTO RAPPRESENTANTE UE, BORRELL, COME STOLTENBERG: “LECITO TOGLIERE RESTRIZIONI ALL’USO DI ARMI A KIEV”

Josep Borrell

BORRELL, LECITO TOGLIERE RESTRIZIONI ALL'USO DI ARMI A KIEV

(ANSA) - "Secondo la legge della guerra, non c'è contraddizione, nel combattere contro chi mi combatte. Va considerato il rischio di escalation ma va bilanciato il rischio di escalation con la necessità degli ucraini di difendersi. Così è una situazione asimmetrica, con gli attacchi a Kiev che arrivano dal territorio russo": Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell a margine del Consiglio Affari Difesa.

 

FSB, 'NATO SI ESERCITA PER ATTACCHI NUCLEARI ALLA RUSSIA'

VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI

(ANSA) - "La Nato sta conducendo esercitazioni per attacchi nucleari contro il territorio russo vicino al confine", ha dichiarato il generale Vladimir Kulishov, capo del Servizio di frontiera dell'intelligence della Federazione (Fsb) in un'intervista a Ria Novosti in occasione della Giornata della Guardia di frontiera.

 

"L'attività di intelligence della Nato sta aumentando vicino al confine russo, l'intensità dell'addestramento sta aumentando, vengono elaborati scenari di operazioni contro la Federazione, compresi attacchi nucleari", ha detto. Kulishov ha affermato che una tale situazione richiede l'adozione di misure adeguate.

 

 

Volodymyr Zelensky - intervista a Politico

UCRAINA: KIEV, 'ANCORA IN TRATTATIVE CON FRANCIA E ALTRI PAESI SU ISTRUTTORI'

(Adnkronos) - "A partire dal febbraio 2024, l’Ucraina ha espresso interesse alla prospettiva di ricevere istruttori stranieri in Ucraina. Al momento siamo ancora in trattative con la Francia e altri paesi su questo tema".

 

Lo precisa il ministero della Difesa di Kiev, spiegando che si tratta di un "chiarimento in merito alle numerose richieste dei mass media circa l'accoglienza di istruttori provenienti dai Paesi partner", dopo le parole del capo delle forze armate di Kiev, Oleksandr Syrsky, che su telegram aveva annunciato che i primi istruttori militari francesi sarebbero arrivati "presto" in Ucraina.

 

putin e la minaccia nucleare 9

"Il Ministero della Difesa, insieme allo Stato Maggiore Generale, ha avviato il lavoro interno sui documenti rilevanti su questo tema al fine di non perdere tempo nel coordinare le questioni burocratiche quando verrà presa la decisione appropriata", aggiunge il ministero su 'X'.

 

Zelensky, 'l'Iran dà missili a Mosca, non solo droni'

(ANSA) - "La Russia non è sola, l'Iran dà missili e non solo droni, poi ci sono i pezzi di artiglieria dalla Nord Corea, i nostri servizi vedono queste forniture". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky a Bruxelles.

 

ACCECATO DAI DRONI IL RADAR ANTI-ATOMICA L'AZZARDO UCRAINO DA ESCALATION NUCLEARE

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

Antenna radar Armavir in Russia

Deep Strike, attacco in profondità. Questo è il nome tecnico della campagna lanciata da Kiev nel cuore del potere russo: incursioni messe a segno centinaia di chilometri oltre il confine per distruggere basi e infrastrutture di grande rilevanza. Sulla Crimea usano i missili donati dall'Occidente; altrove finora stanno impiegando armi a lungo raggio di produzione nazionale o acquistate direttamente all'estero.

 

Ed è da queste azioni che ogni giorno, per scelta o per errore, si corre il rischio di innescare l'escalation atomica. Non è un pericolo teorico. Quattro giorni fa un nugolo di droni - pare di fabbricazione portoghese - ha crivellato un'installazione che Mosca considera strategica per la sua difesa nucleare: l'enorme antenna radar di Armavir, nella zona di Krasnodar, è infatti uno dei capisaldi della rete d'allarme che avvista i missili balistici diretti verso la Russia.

 

VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI - VIGNETTA BY OSHO

Come tutte le operazioni condotte nel territorio nemico, gli ucraini non l'hanno rivendicata. E non è neppure chiaro per quale motivo sia stata ordinata: il compito di questa vedetta studiata per superare la curvatura del pianeta è tenere d'occhio le traiettorie provenienti soprattutto dal Medio Oriente e dal Mediterraneo orientale. Forse i generali di Kiev hanno ritenuto che potesse contribuire a monitorare i raid condotti sulla Crimea con i missili Storm Shadow e Atacms, che nelle ultime settimane bersagliano aeroporti e batterie contraeree.

 

putin e la minaccia nucleare 6

Ad aumentare la tensione si è sparsa la voce che ci sia stato un blitz senza successo pure contro una seconda antenna radar della stessa rete di allarme, quella di Orsk, nei pressi di Orenburg, a 1.500 chilometri dal confine: se l'avessero colpita, la Russia sarebbe rimasta cieca contro ogni minaccia missilistica proveniente da Sud.

 

Anche la sola distruzione del colossale schermo di Armavir, che ha le dimensioni di un palazzo di dieci piani, rappresenta comunque un'aggressione al sistema di difesa strategica e in linea teorica costituisce per la dottrina del Cremlino la giustificazione a una rappresaglia nucleare.

 

VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI

Tanto più che l'assalto è stato realizzato proprio mentre Mosca stava inscenando la prima fase dell'esercitazione con le testate tattiche, portando le ogive atomiche all'esterno dei bunker per installarle sui lanciatori semoventi terrestri e sui bombardieri. Una situazione da brivido, tale da rendere globale la guerra e portare allo scontro con gli Usa. «Alla luce del pesante coinvolgimento di Washington nel conflitto, la versione secondo cui gli Usa non erano a conoscenza di questo attacco può essere esclusa. La Casa Bianca deve dare una risposta completa su quello che è accaduto - ha tuonato il senatore Rogozin, ex capo dell'agenzia spaziale russa -. Non siamo più sulla soglia, ma abbiamo già raggiunto il limite estremo, oltre il quale comincerà il collasso della sicurezza strategica delle potenze nucleari». [...]

putin e la minaccia nucleare 4putin e la minaccia nucleare 7VOLODYMYR ZELENSKY REGISTRA UN VIDEO ALL AEROPORTO DI HOSTOMEL - 24 FEBBRAIO 2024

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO