boeri centro polivalente norcia

POLVERE DI ARCHISTAR  - SEQUESTRATO IL CENTRO POLIVALENTE A NORCIA- TRA GLI INDAGATI ANCHE STEFANO BOERI - IL PROGETTISTA HA DIRETTO I LAVORI DOPO IL TERREMOTO DEL 2016, NELL'INCHIESTA COINVOLTO PURE  IL SINDACO - L'ACCUSA: "E' STATO COSTRUITO SENZA PERMESSI" – BOERI SI DIFENDE: "UN GIGANTESCO EQUIVOCO"

boeri-stefano

Edoardo Izzo per la Stampa

 

C' è anche il nome dell' archistar Stefano Boeri tra gli indagati nella maxi inchiesta della procura di Spoleto che ha portato al sequestro ieri pomeriggio del centro polivalente di Norcia. La struttura in questione è quella realizzata a tre mesi di distanza dal terremoto che il 24 agosto del 2016 ha distrutto interi paesi del Centro Italia. Insieme a Boeri risulta iscritto nel registro degli indagati anche il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno.

 

Ad entrambi viene contestato che il centro polivalente sia stato realizzato «in assenza del necessario permesso a costruire e dell' autorizzazione paesaggistica». Adempimenti non necessari nel caso di fabbricati provvisori costruiti per far fronte all' emergenza.

 

centro polivalente norcia

Secondo i magistrati di Spoleto, il centro «Norcia 4.0» - inaugurato nel giugno 2017 e realizzata coi fondi raccolti in favore delle popolazioni terremotate da La7 e Corriere della Sera - avrebbe invece carattere definitivo e non provvisorio. Proprio questa caratteristica, secondo chi indaga, sarebbe irregolare: Alemanno e Boeri avrebbero costruito l' opera in violazione alla normativa che ne prevede la temporaneità se non sono stati richiesti i permessi. Ma non solo. Secondo il procuratore di Spoleto Alessandro Cannevale, e i pm Patrizia Mattei e Gennaro Iannarone, il centro sarebbe stato costruito in un' area sottoposta a tutela paesaggistica in quanto l' interno del Parco dei monti Sibillini è considerato un sito d' interesse comunitario. E proprio l' abuso edilizio commesso, si legge nel decreto di sequestro, «è destinato ad avere un' incidenza negativa sulle diverse matrici ambientali ed un impatto su una zona oggetto di particolare tutela».

Stefano Boeri funerali moratti

 

Questo centro, costruito con i soldi delle donazioni raccolti dalle due testate giornalistiche, poco più di un milione di euro, è di 450 metri quadrati, una struttura in vetro e legno realizzata con materiali antisismici. L' edificio è nato per offrire alla Protezione Civile, all' indomani del sisma, un centro di prima accoglienza per la popolazione esposta ad altre eventuali scosse. Ma col tempo la struttura è diventata uno spazio per incontri, concerti e convegni, un simbolo di rilancio e di rinascita. Un luogo di aggregazione per i cittadini di Norcia e per tutto il territorio dove si sarebbe anche dovuta tenere una iniziativa della Commissione Europea sui finanziamenti diretti e indiretti per aiutare la ripresa delle comunità e dei territori colpiti dal sisma. Meeting che si terrà oggi a Palazzo Seneca.

 

Il nome di Boeri è legato al famoso Bosco verticale: due torri residenziali a Milano alte 112 metri che con 21 mila piante di 100 specie diverse. Figlio dell' architetto Cini Boeri e del neurologo Renato, fratello del presidente dell' Inps Tito, l' architetto Boeri è docente al Politecnico di Milano. Dopo essersi candidato alle primarie del centrosinistra a sindaco (perse contro Pisapia), è stato assessore alla Cultura e ora è presidente della Triennale.

Boeri City Forest 4

Il caso di «Norcia 4.0» ricorda quello della struttura «Casa Ancarano» per la quale il sindaco Alemanno ha ricevuto un avviso di garanzia.

Pure quell' edificio, secondo i pm, non era provvisorio.

 

 

E’ UN EQUIVOCO

F.Pol. per la Stampa

 

Architetto Stefano Boeri , di che cosa l' accusano?

«Di essere stato il direttore tecnico dei lavori di realizzazione del Centro Polivalente 4.0 di Norcia. Dicono che l' edificio sia stato costruito in un' area dove non si doveva e che non è rimovibile».

E invece?

bosco verticale milano

«E' fatto di legno di viti e di bulloni a secco. In due settimane lo smonto e lo posso rimontare da un' altra parte. È come un padiglione di Expo, costruito con la stessa logica. Non capisco come si faccia a dire che non è rimovibile. Con quella logica anche tutte le casette che ospitano i terremotati non sono rimovibili».

 

Le contestano anche il luogo dove è stato costruito. All' interno del Parco dei Monti Sibillini, un' area a tutela paesaggistica.

«C' erano le adeguate autorizzazioni con tutte le deroghe in regola. Il nostro committente era la Protezione Civile.

Alla presentazione del progetto se ci fosse stato qualcosa che non andava bene lo avrebbero detto. Farlo lì e farlo così è stata ovviamente una scelta dell' amministrazione di Norcia».

 

NORCIA NEVE2

La struttura è sotto sequestro.

«Proprio alla vigilia di importanti eventi anche con rappresentanti Ue. Ma so che a questo punto si terranno altrove. La cosa che fa più male è proprio questa. Su un territorio dove non c' era più niente dopo il sisma quel centro rappresentava un luogo di aggregazione sicuro sottratto alla gente del posto. Mi spiace per la popolazione che ha vissuto quell' esperienza drammatica. Viene usato per le scuole, per il teatro, per le sedute del Consiglio comunale».

Amareggiato ma tranquillo.

«Anche stupito. Ma sono sereno e tranquillo. Abbiamo lavorato con il cuore in totale volontariato. Quel centro è stato costruito con i fondi raccolti dagli italiani. Sono sicuro che si tratta soltanto di un gigantesco equivoco che spero si chiarisca molto presto». [f. pol.]

Stefano Boeri Assessore cultura il sindaco di norcia marco alemanno giuseppina perla assessore di norcia e angelo sticchi damiani

 

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