antonio e francesco calderone michele vietti first aid

SOTTO SEQUESTRO LA COOPERATIVA "FIRST AID" DEI FRATELLI CALDERONE, CHE GESTISCE LA MAGGIORANZA DELLE POSTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO A MILANO - IL GRUPPO, CHE HA SOTTO CONTROLLO I TRASPORTI CON LE AMBULANZE, E' FINITO NEL MIRINO PER I LEGAMI CON AMBIENTI MALAVITOSI E I "METODI" DI BUSINESS: DIPENDENTI SPACCIATI PER VOLONTARI E COSTRETTI A LAVORARE GRATIS FUORI ORARIO, MEZZI NON SANIFICATI E POSTEGGIATI PER STRADA - PRESIDENTE DEL CDA DELLA COOPERATIVA E' MICHELE VIETTI, EX VICEPRESIDENTE DEL CSM...

Luca Fazzo per www.ilgiornale.it

 

Antonio e Francesco Calderone

È un vero terremoto nel mondo delle ambulanze milanesi quello scatenato dal provvedimento con cui due giorni fa la Procura di Pavia ha ottenuto il sequestro della cooperativa First Aid. Perchè va a colpire il colosso che negli ultimi anni ha conquistato passo dopo passo quote sempre più vaste del business delle lettighe, con metodi che sollevavano da tempo perplessità e denunce, e inghiottendo nel frattempo marchi storici in difficoltà, come Ata Soccorso e la Croce Maria Bambina. Un colosso, quello guidato dai fratelli siciliani Antonio e Francesco Calderone, dagli agganci politici importanti ma anche con legami sotterranei con ambienti malavitosi.

 

COOPERATIVA FIRST AID

Oggi la rete di marchi che fa capo ai Calderone gestisce la maggioranza delle postazioni di pronto soccorso concesse da Areu, l'azienda regionale per l'emergenza, nel territorio del Comune di Milano: si tratta spesso delle postazioni più ghiotte, quelle che generano più chiamate e più reddito. Ma ancora più redditizio è l'affare dei trasporti interni agli ospedali pubblici.

 

Nell'aprile scorso a far finire nei guai la First Aid e ai domiciliari i Calderone furono i metodi con cui avevano ottenuto l'appalto per trasportare i malati tra gli ospedali della provincia di Pavia. Ma la stessa (finta) cooperativa ha anche il gigantesco appalto per il Policlinico di Milano: storia curiosa, perchè in realtà l'appalto alla First Aid risulta scaduto nel 2015, ma per vie di fatto, tra una proroga e l'altra, a regnare tra i padiglioni di via Francesco Sforza sono ancora le ambulanze dei Calderone.

 

FIRST AID

I metodi con cui i due fratelli (mascherati dietro un prestanome, visti i precedenti penali di uno di loro) riuscivano a sbaragliare la concorrenza erano noti da tempo nel settore: dipendenti spacciati per volontari e costretti a lavorare gratis fuori orario, mezzi non sanificati e posteggiati per strada. La Croce Verde di Bergamo aveva denunciato più volte i metodi della First Aid, che aveva anche gli appalti in ospedali flagellati dal Covid come Nembro in Val Seriana, dove ammucchiava i malati sulla stessa ambulanza.

 

Da notare anche che i Calderone controllano anche una ditta di pompe funebri, in modo da gestire il ciclo completo dei pazienti più sfortunati, anche se il doppio ruolo sarebbe proibito. Ora la Gdf di Vigevano, coordinata dal pm Roberto Valli, ha incamerato le testimonianze di numerosi lettighieri della First Aid, che hanno confermato di essere stati costretti per anni a subire le imposizioni dei Calderone.

michele vietti

 

Ma la spregiudicatezza nella gestione del personale non è sufficiente a spiegare il travolgente successo della cooperativa. I due fratelli - uno dei quali ama farsi ritrarre a torso nudo coperto di tatuaggi o alla guida di Ferrari e Lamborghini - hanno saputo trovare sponde importanti nelle istituzioni. Basta pensare che da una visura camerale effettuata nel luglio scorso il presidente del Consiglio d'amministrazione della Cooperativa Sociale First Aid risulta essere l'avvocato Michele Vietti, ex deputato ed ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura.

 

michele vietti foto di bacco

Ma scavando nella rete che ha dato vita in Sicilia alla creatura dei Calderone, la Guardia di finanza ha trovato anche personaggi meno illustri. Nella ordinanza di custodia eseguita nella primavera scorsa contro la «testa di legno» che amministrava la società, tale Francesco Di Dio, si legge testualmente che «la predetta società cooperativa è amministrata dai fratelli Calderone e da Pepe Salvatore, soggetti che risultano gravati da precedenti penali di rilevante allarme sociale, in particolare Pepe per delitti connotati da metodo mafioso».

 

Ora la gestione dell'impero dei Calderone è affidata a un amministratore giudiziario, chiamato a mettere ordine nei conti occulti della First Aid. Ma la domanda che si fanno in queste ore le croci travolte dall'avanzata dei due fratelli è: che fine faranno gli appalti assegnati in questi anni alle ambulanze venute dal nulla?

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…