francesco amato

“VI AMMAZZO TUTTI, SONO QUELLO CONDANNATO A 19 ANNI” – DOPO 7 ORE DI TRATTATIVE SI È ARRESO FRANCESCO AMATO, IL 55ENNE IMPUTATO NEL MAXI PROCESSO DI ‘NDRANGHETA AEMILIA CHE HA PRESO IN OSTAGGIO 5 DIPENDENTI DI UN UFFICIO POSTALE DI REGGIO EMILIA – VOLEVA PARLARE CON SALVINI, POI I CARABINIERI SONO RIUSCITI A FARLO DESISTERE: ECCO COME – VIDEO

 

 

 

Giuseppe Gaetano per www.corriere.it

 

francesco amato prende 5 ostaggi nell'ufficio postale e si arrende dopo 7 ore 8

«Vi ammazzo tutti, sono quello condannato a 19 anni!». Con queste parole Francesco Amato ha fatto irruzione, lunedì mattina intorno alle 10, nell’ufficio postale di Pieve Modolena, frazione di Reggio Emilia, impugnando un coltellaccio da cucina di 35 centimetri. Ci sono volute sette ore di trattative con i carabinieri per far desistere il 55enne, condannato cinque giorni fa nel maxi-processo di `ndrangheta Aemilia e resosi irreperibile dopo la sentenza. Il blitz delle forze dell'ordine è stato accolto da applausi ironici da parte di numerosi parenti e amici di Amato che hanno gridato: «Bravo Francesco, bravi voi che avete sconfitto la `ndrangheta!».

 

L'irruzione alle Poste

francesco amato prende 5 ostaggi nell'ufficio postale e si arrende dopo 7 ore 5

Amato ha fatto uscire i sette clienti presenti nella struttura al momento dell'assalto, asserragliandosi dentro con 5 ostaggi: quattro impiegate e la direttrice della filiale, situata in via Fratelli Cervi 160. Prima di barricarsi, riporta Reggionline, avrebbe anche urlato «Mia madre è in questo ufficio da 6 anni». Subito sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno chiuso le strade e avviato i contatti col sequestratore, sulla soglia dell'edificio.

 

francesco amato prende 5 ostaggi nell'ufficio postale e si arrende dopo 7 ore 3

Dopo qualche ora è stata fatta uscire una dipendente colta da malore, la cassiera Annalisa Coluzzo di 54 anni: appena fuori, la donna è svenuta ed è stata soccorsa in barella dai medici del 118. L'uomo aveva chiesto di poter parlare prima con il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e poi con quello dell'Interno, Matteo Salvini.

 

La trattativa e la resa

Subito dopo la resa il sequestratore è stato portato in auto alla caserma dei carabinieri; è stato confermato che gli ostaggi rimasti con lui stanno tutti bene. La loro liberazione, ha dichiarato il comandante provinciale dell’Arma, è avvenuta dopo una lunga trattativa.

 

francesco amato

L'ostaggio: «Se apriamo la porta finiamo male»

«Siamo chiusi dentro, il signor Amato vuole parlare con Salvini - aveva rivelato una delle impiegate in ostaggio, raggiunta al cellulare da Radio Rai -. Lo vedo, sono all'interno, Amato sta parlando: vuole Salvini. Parla con i carabinieri, con noi, ha un coltello in mano. Io lavoro qui, siamo in quattro. Il signore è qui da parecchie ore, ha detto che se apriamo la porta qualcuno fa una brutta fine e quindi siamo trincerati dentro».

 

francesco amato prende 5 ostaggi nell'ufficio postale e si arrende dopo 7 ore 4

Per sbloccare la situazione polizia e carabinieri arano arrivati a valutare perfino l'intervento delle forze speciali del Gis, mentre il Viminale seguiva «con preoccupazione e apprensione gli sviluppi della vicenda». Sul luogo erano arrivati anche sindaco, prefetto e questore di Reggio.

 

La testimone: «Ci ha puntato l'arma contro»

Prima della risoluzione del caso, aveva parlato anche la figlia 22enne della direttrice dell'ufficio: «Mia madre è molto coraggiosa, ho visto che le tremava la voce ma credo sappia cosa dire e cosa fare, non si merita nulla di quello che potrebbe fare questa persona» ha detto ai microfoni di Telereggio. È stata lei a dare l'allarme ai carabinieri: si era recata nella filiale per portare un pacco alla mamma, quando Amato è entrato minacciando di morte i presenti. «Aveva in mano un coltello e lo puntava alle persone» racconta la ragazza, che è riuscita a scappare.

francesco amato prende 5 ostaggi nell'ufficio postale e si arrende dopo 7 ore 26

 

I parenti: «Non è cattivo, vuole giustizia»

Per uno dei fratelli di Amato giunto sul posto (non imputato nel processo Aemilia), si è trattato di un'azione dimostrativa contro una condanna ritenuta iniqua. «Mio zio non è una persona cattiva, non so cosa gli sia saltato in mente - sostiene anche la nipote -.

 

francesco amato prende 5 ostaggi nell'ufficio postale e si arrende dopo 7 ore 27

Mi dispiace per le povere persone lì dentro, lo sta facendo perché pensa di aver avuto una condanna ingiusta: non è colpevole, l'ha fatto perché è innocente». «Lui non fa male a nessuno, vuole solo giustizia - afferma il cognato-. E' invalido dalla mano destra: con 19 anni di galera sulle spalle una persona che non ha fatto nulla, è chiaro che il sangue bolle: non sapevamo nulla di quello che avrebbe fatto, ma non è pericoloso».

 

francesco amato prende 5 ostaggi nell'ufficio postale e si arrende dopo 7 ore 25

Una protesta plateale dunque, per i familiari, finalizzata auno sconto di pena. Amato era stato condannato in abbreviato per associazione a delinquere di stampo mafioso a 19 anni e 1 mese, con il fratello Alfredo, nello stesso filone d'inchiesta che ha coinvolto anche l’ex calciatore Vincenzo Iaquinta e suo padre. Non è l'unico sfuggito all'ordine di arresto: all'appello mancano ancora i fratelli tunisini Baachaoui e l'albanese Bilbil Elezaj.

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