formigoni perde le staffe in aeroporto

1. DI SICURO, FORMIGONI AVRA’ ESAGERATO NEGLI IMPROPERI – ‘’TESTE DI CAZZO (TRE VOLTE), VADA A FARE IN CULO, RAZZA DI COGLIONE, BANDA DI COGLIONI, FIGLI DI PUTTANA’’ – MA HA MILLE VOLTE RAGIONE QUANDO SBOTTA: ‘’DA SEI MESI I VOLI DI ALITALIA SONO COSTANTEMENTE IN RITARDO. INCREDIBILE QUANTI SIANO I CITTADINI CHE HANNO SUBITO SOPRUSI CHE MI TELEFONANO PER DIRMI “FINALMENTE QUALCUNO HA DETTO AD ALITALIA CIO' CHE SI MERITA”

1. FORMIGONI INFURIATO ALL’AEROPORTO - VIDEO

 

 

2. FORMIGONI: NON MI PENTO, CHIEDO I DANNI ALL’ALITALIA

Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

Senatore Formigoni, non prova un po’ di vergogna?

« Prego? Prego? Prego?»

FORMIGONI PERDE LE STAFFE IN AEROPORTOFORMIGONI PERDE LE STAFFE IN AEROPORTO

 

La sequela di insulti che lei rovescia addosso all’operatore Alitalia è impressionante, non trova?

«Era il caposcalo, lui rappresenta l’azienda. Con i dipendenti non mi sarei mai permesso».

 

FORMIGONI PERDE LE STAFFE IN AEROPORTO FORMIGONI PERDE LE STAFFE IN AEROPORTO

Non la seguo.

«Guardi, ho fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi italiano normale che si fosse trovato nella mia situazione».

 

Non offenda gli italiani!

«È la verità».

 

Piuttosto: cosa ha pensato quando si è rivisto nel video?

«Che chi l’ha messo online doveva pubblicare non solo i trenta secondi finali, ma anche i 45 minuti precedenti» 

 

Le metto in fila i suoi improperi: teste di cazzo (tre volte), vada a fare in culo, razza di coglione, banda di coglioni, figli di puttana.

Roberto Formigoni Roberto Formigoni

«Mi ascolti. Il volo doveva partire alle ore 22. Era l’ultimo Roma-Milano. Io mi presento al gate B02 alle 21,25, dieci minuti prima dell’orario indicato sulla carta d’imbarco. Mi dicono che il volo parte dal B11. Bon, mi dico, e mi avvio al B11» 

 

Invece?

«Arrivato lì mi dicono che quello è in realtà il Roma-Milano delle ore 21 che sta partendo in ritardo. Ci sono dei posti liberi, ma con il mio biglietto non mi fanno salire. Ho discusso per un quarto d’ora. Non c’è stato verso di convincerli. Mi hanno destinato al B6: lì avrei trovato il volo delle 22. Mi sono diretto di corsa al B6, e ho scoperto che in realtà mi sarei dovuto presentare al B27. Al B27, capisce! Non ci ho visto più».

 

Era in ritardo?

formigoni in vacanza formigoni in vacanza

«Mi hanno detto che il volo era chiuso, ma l’ultimo pullman non era ancora partito. Invece mi hanno lasciato lì».

 

Ma si comporta così un senatore della Repubblica?

«Non mi sono qualificato come senatore, ero il cittadino Formigoni: hanno preso in giro il cittadino ».

 

Ma lei a un certo punto scaglia il telefono contro il muro!

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI ROBERTO FORMIGONI LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI ROBERTO FORMIGONI

«Chiunque sarebbe andato för de mat».

 

Si sarebbe aspettato dei riguardi?

«Per nulla. Ero furibondo. Avevo un appuntamento a Milano presto, e l’ho mancato. Ho dovuto prendere un taxi, tornare in centro, dormire in albergo e stamane l’aereo delle 8 è partito addirittura alle 9».

 

Tutti ora la ricorderanno per questa sfuriata?

«Ma è la solita strumentalizzazione».

 

Insomma, non è pentito?

«Non devo chiedere scusa a nessuno. Farò causa all’Alitalia, chiedendo un congruo risarcimento ».

 

Davvero? Dopo tutte quelle parolacce?

ROBERTO FORMIGONI ROBERTO FORMIGONI

«Avevo firmato un contratto. Non l’hanno rispettato. Non finisce qui».

 

3. FORMIGONI: HO AGITO DA MASCHIO

Nino Luca per il “Corriere della Sera”

 

Formigoni, si è rivisto? 
«Quei 18 secondi del video dice? Ah, (ride) certo… Sono quei 18 secondi che concludono una storia lunga 45 minuti che lei adesso avrà la pazienza di ascoltare». 


Formigoni ha ancora l’adrenalina addosso a distanza di quasi 24 ore dalla sfuriata che ha inscenato in aeroporto a Fiumicino dopo che ha capito che l’Alitalia-Etihad lo avrebbe lasciato a terra. 
 

roberto formigoni corsa roberto formigoni corsa

Breve riassunto: su Facebook mercoledì mattina viene postato un video girato da un passeggero dove si vede un signore, che somiglia a Roberto Formigoni come una goccia d’acqua, nei pressi di un gate di Fiumicino mentre sbraita al telefono con quello che si rivelerà essere il capo scalo.

 

Ma soprattutto desta scandalo quello che gli si sente uscire di bocca: «Teste di c...o, banda di c...i, figli di p...». Sì, la voce sembra proprio quella imitata da Crozza. Non ci sono dubbi: a dire quelle parolacce è l’uomo che ha guidato la Regione Lombardia dal 1995 al 2013. Perde il controllo l’onorevole senatore, urla, minaccia: «Ho il suo nome, la denuncerò» e alla fine lancia il telefono (fisso) in aria. 
 

ETHIAD ALITALIA x ETHIAD ALITALIA x

Ci va giù pesante anche a mente fredda Formigoni. «Il fatto dimostra che Alitalia-Etihad è una compagnia di disonesti, incapaci e incompetenti». Non è il solito Formigoni amante del dialogo politichese. No, oggi sembra il presidente di una associazione dei consumatori. «Lei non sa quanti, ma quanti messaggi mi stanno arrivando. E tutti mi confermano che da sei mesi i voli di Alitalia sono costantemente in ritardo. Gli italiani mi danno ragione. Incredibile quanti siano i cittadini che hanno subito soprusi che mi telefonano per dirmi “bravo, finalmente qualcuno ha detto ad Alitalia quello che si merita”». 
 

Alitalia arrivederciAlitalia arrivederci

Il volo era il Roma-Milano delle ore 22, l’ultimo della giornata: «Alle 21.25 — racconta Formigoni — mi sono presentato al gate indicato sulla carta di imbarco, ma gli addetti mi hanno spiegato che era stato cambiato, mandando me e altre quattro persone che dovevano imbarcarsi sullo stesso volo da tutt’altra parte».

 

All’altro gate stavano imbarcando il Roma-Milano precedente, che riportava circa mezz’ora di ritardo: «Davanti a me c’era un gruppo di 10 persone con donne e bambini. Ho aspettato che imbarcassero tutti, poi ho chiesto di essere imbarcato, ma quel volo ormai era completo. A quel punto mi hanno mandato a un altro gate, ma nel frattempo si sono fatte le 21.57 e ho perso il volo. Ho subito un sopruso.

AlitaliaAlitalia

 

Chiederò i danni: il rimborso del taxi (due viaggi) e le spese di una notte in albergo». Alitalia ha risposto serafica con un comunicato: «No, non si è presentato nei tempi previsti come sono tenuti a fare tutti i passeggeri, senza eccezioni». 
Formigoni ha la fissa dei processi. «Andremo a giudizio, Alitalia mi pagherà il soggiorno, i danni e io pagherò questi due-tre euro di danni del telefono». 
 

Aeroporto CaosAeroporto Caos

Rimangono le parole a dir poco sgarbate di cui per sempre Internet conserverà memoria. «Ripeterei quei termini? Assolutamente sì, ho utilizzato le parole che userebbe qualsiasi italiano maschio che nei momenti di rabbia perde la pazienza. Quando uno s’in…za, s’in…za! Sissì, sissì. Tutti coloro che mi scrivono me lo confermano. Colpa di Alitalia inefficiente e incapace». 
 

FORMIGONI VINCINO 1FORMIGONI VINCINO 1

Nel frattempo quel filmato è divenuto virale. Centinaia i commenti, soprattutto sull’atteggiamento alla «Lei non sa chi sono io…». Formigoni è recidivo, perché a Parigi nel novembre 2012 si verificò un caso analogo. L’ex governatore provò in tutti i modi a salire a bordo di un aereo nonostante il volo fosse chiuso. E anche in questo caso, la Rete non dimentica. Come a dire, vedete? Fa sempre così. 
 

FORMIGONI VINCINOFORMIGONI VINCINO

Ma il commento più gettonato è questo: «Bell’esempio di linguaggio forbito da un esponente di Comunione e liberazione». «Il mio era un linguaggio inappropriato per un cattolico ciellino? Questo moralismo d’accatto mettiamolo da parte. Gente che non va in chiesa che critica chi ci va non può essere presa in considerazione. Sono stato trattato come un pacco postale, sbattuto di qua e di là. Gli italiani avrebbero detto parole diverse?». 
 

FORMIGONI VINCINO 2FORMIGONI VINCINO 2

Il tutto per la gioia di Maurizio Crozza che avrà materiale per anni di sketch. «Non c’è problema, tra me e Crozza c’è una collaborazione da lungo tempo. Anzi ora sono anche pronto a far da testimonial a Trenitalia. Non ad Italo, ovviamente. Per contrasti con la presidenza». 

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?