giada gervasi sabaudia

SABAUDIA, C’E’ DEL MARCIO SOTTO LA SABBIA – APPALTI PILOTATI PER LA COPPA DEL MONDO DI CANOTTAGGI E BANDI SU MISURA PER FAVORIRE LE DITTE AMICHE: “QUESTI LI BUTTIAMO FUORI” - LA SINDACA DI SABAUDIA, GIADA GERVASI, AVREBBE TENTATO DI DEPISTARE LE INDAGINI. DALLE CARTE EMERGE ANCHE UN ALTRO DETTAGLIO. LA SINDACA AVREBBE CERCATO DI “ACCREDITARSI QUALE CONFIDENTE DEL COMANDANTE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI SABAUDIA”…

Michela Allegri per Il Messaggero

 

giada gervasi

Appalti frazionati, accordi sottobanco, una strategia precisa per eliminare le ditte rivali e favorire le società di imprenditori amici. Un piano B pronto a scattare per sbaragliare la concorrenza.

 

E, addirittura, un doppio gioco scoperchiato dagli inquirenti. Mentre gestiva le pratiche per revocare una gara vinta da un'impresa che non faceva parte del suo giro di contatti, infatti, la sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi, avrebbe presentato un esposto su quella stessa procedura, avvicinando anche il comandante dei Carabinieri per mettere le mani avanti in caso di contestazioni: il suo intento, secondo gli investigatori, era depistare possibili indagini e addossare la responsabilità ai suoi collaboratori.

GIADA GERVASI SINDACO DI SABAUDIA

 

Emerge dagli atti dell'inchiesta che due giorni fa ha portato la prima cittadina ai domiciliari, insieme ad altre 10 persone, con accuse che vanno, a seconda delle posizioni, dalla turbata libertà degli incanti al falso, dal peculato alla corruzione. È dagli atti che emerge il «sistema Sabaudia»: la rete di sotterfugi utilizzata per pilotare le commesse relative alla Coppa del mondo di canottaggio, che si sarebbe dovuta tenere nella cittadina del litorale laziale nel 2020.

 

LA GARA Il 15 novembre 2019 viene pubblicato sul sito del Comune il primo bando: quello per la realizzazione di un impianto di cablaggio per il campo di gara. Per il gip è eloquente l'intercettazione di uno dei tecnici responsabili, che parla con l'assessore Innocenzo D'Erme di una delle ditte: «Poi me devi dì chi è che la elimino subito», dice, «facendo chiaramente intendere il suo asservimento sugli esiti delle gare», annota il giudice.

 

SABAUDIA STABILIMENTI

Una delle commesse più importanti riguarda la realizzazione del campo di regata. Ad aggiudicarsi il lavoro è la Dea Costruzioni: in Comune c'è agitazione, perché non si tratta di una delle società amiche. L'appalto verrà quindi revocato, frazionato «in tre gare tutte turbate», secondo l'accusa, a favore dell'imprenditore Giuseppe Pellegrino. Ma ecco i dettagli.

 

 All'inizio di dicembre, l'assessore D'Erme si attiva per cercare di escludere le prime due ditte classificate. Telefona al geometra Edoardo Piovesana manifestando dubbi sulle società. Il tecnico risponde: «Non puoi escluderli, non c'è la motivazione». D'Erme cerca appigli, sottolinea che i responsabili delle due società hanno lo stesso cognome e le sedi sono vicine. Ma ancora una volta Piovesana risponde che «sono due sedi diverse... che dobbiamo fare?». Il 5 dicembre viene assegnato l'appalto alla Dea Costruzioni. D'Erme, durante la riunione, esce dalla stanza e telefona ad un amico avvocato: «Mo' vediamo come buttarli fuori», dice.

 

SABAUDIA SAPORETTI

L'8 dicembre c'è una riunione tra D'Erme, la sindaca e il dg del comitato organizzatore Sabaudia MMXX, Luigi Manzo. È Manzo a introdurre il discorso della gara andata male: «Cominciamo già con le brutte notizie?». Sostiene di non essere stato ascoltato: «Se mi dessero retta a Luigi un po' prima...». Per il gip, si riferisce a «un accordo preventivo sulla turbativa».

 

Un concetto che Manzo ribadisce anche il 24 dicembre parlando con un altro indagato, Giovanni Bottoni, responsabile del settore Lavori pubblici: «Se la segretaria avesse fatto quello che ho consigliato non saremmo in questa situazione, eh?». Bottoni risponde: «Infatti è come diceva il Sindaco», rivelando, secondo il giudice, il coinvolgimento della Gervasi. Nel corso della riunione, comunque, viene deciso di revocare la gara. Alle 20.40, Manzo telefona a Pellegrino, come emerge dai tabulati.

 

SABAUDIA CARBONELLI

IL BANDO Il passo successivo è la redazione di un bando finalizzato a restringere il numero dei partecipanti: si tratta di un «bando fotografia», sottolinea l'accusa, cucito su misura per la ditta amica. Scatta quindi quello che gli indagati chiamano il «piano B». Il 12 dicembre 2019, Sandro Dapit, consigliere comunale con delega ai lavori pubblici, parlando con D'Erme, dice: «Perfetto, vediamo di andare verso il piano B!». Il programma è concedere un affidamento diretto di alcuni lavori. Il primo punto, però, è la pubblicazione di una determinazione di revoca della gara: viene motivata con un parere tecnico che disponeva il divieto di effettuare lavori sul lago nei mesi di gennaio e febbraio.

 

«Un pretesto falso», sottolinea il gip, visto che, per i successivi appalti assegnati alle ditte amiche, «i lavori si sono succeduti anche nei mesi interdetti, grazie alle proposte di deroghe richieste dalla sindaca».

 

sabaudia mondiali di canottaggio

L'ESPOSTO Dalle carte emerge anche un altro dettaglio. Il 10 gennaio 2020, la Gervasi avrebbe cercato di «accreditarsi quale confidente del comandante della stazione dei Carabinieri di Sabaudia». Nell'informativa da lui redatta viene sottolineato che la prima cittadina avrebbe cercato di «depistare eventuali indagini o responsabilità a suo carico, indirizzando i sospetti sulla gestione di alcune gare nei confronti di alcuni capi settori, tra i quali Bottoni e D'Erme».

 

La sindaca aveva anche incontrato il comandante della Finanza e aveva parlato di un esposto da lei presentato, che riguardava la gestione della gara revocata. «Essendo la Gervasi un avvocato - scrive il gip - sia le illazioni nei confronti degli accoliti che l'esposto, risulterebbero funzionali a precostituirsi un alibi in caso di contestazioni formali».

sabaudia 2sabaudia 1sabaudia 3

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…