smog

LO SMOG UCCIDE PIU’ DI AIDS, TBC, DIABETE E INCIDENTI D’AUTO! 7 MILIONI DI PERSONE MUOIONO OGNI ANNO PER L’ARIA INQUINATA – LA DENUNCIA INUN RAPPORTO DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ - LE REGIONI PIÙ COLPITE SONO QUELLE DEL SUDEST ASIATICO, COME L’INDIA, E QUELLE DEL PACIFICO OCCIDENTALE

smog

FRANCESCA SANTOLINI per la Stampa

 

L’inquinamento dell’aria non fa solo tossire. Uccide. Milioni di persone. Ogni anno, 7 milioni di persone muoiono nel mondo a causa dell’aria che respirano, un’aria troppo inquinata da polveri sottili. Questo è l’ultimo macabro bilancio pubblicato mercoledì 2 maggio dall’Organizzazione mondiale dalla sanità, che ha lanciato l’allarme: molto di più dei decessi causati dall’Aids (1,1 milione), della tubercolosi (1,4 milione), del diabete (1,6 milioni) e degli incidenti automobilistici (1,3 milioni).  

 

Ma non è tutto. L’Organizzazione mondiale della sanità riconosce ormai l’inquinamento dell’aria come un “fattore di rischio maggiore” delle malattie non trasmissibili considerate all’origine del 70% dei decessi in tutto il mondo. 

 

Secondo le stime dell’istituzione delle Nazioni Unite, l’inquinamento dell’aria è causa del 24% di tutte le morti per attacco cardiaco, del 25% degli ictus letali, del 29% di cancro ai polmoni, e del 43% delle morti per malattie polmonari ostruttive (asma, bronchiti). 

 

PEDALATA NELLO SMOG

E questo rischio sta aumentando. La stima globale di 7 milioni di morti è in leggera crescita. L’ultimo bilancio del 2016 raccontava di 6,5 milioni di decessi. L’aumento si spiega a causa di un’esplosione della mortalità dovuta all‘inquinamento dell’aria esterno (4,2 milioni contro 3 milioni nel 2016). Mentre i decessi imputabili all’inquinamento “indoor” diminuiscono passando da 4,3 milioni a 3,8 milioni. 

 

 

Le regioni più colpite sono quelle del Sudest asiatico, come l’India, e quelle del Pacifico occidentale (inclusa la Cina) con più di 2 milioni di decessi in ognuna delle due zone. Un’altra cifra impressionante che rivela l’entità del pericolo. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’OMS, nove persone su dieci (91% della popolazione mondiale) sono esposte quotidianamente ad un’aria che contiene “alti livelli di inquinanti”. L’organizzazione raccomanda il limite annuale di 10 µg/m³ di polveri sottili PM2,5. Tuttavia, ad oggi, città come Nuova Delhi, Pechino, Shangai, Lima o il Messico, e molte megalopoli del mondo intero superano più di cinque volte questa soglia. 

CORSA NELLO SMOG

 

Questo rischio è distribuito in modo diseguale. Le regioni più colpite sono l’India e la Cina, mentre l’Africa totalizza 1 milione di vittime. Nei paesi dell’arco mediterraneo orientale sono concentrati tanti decessi quanto tutto il continente europeo: circa 500 mila. 

 

In questo scenario, tanto allarmante quanto dettagliato, l’Oms evidenzia che le prime vittime sono i bambini. Il 7% delle morti avviene in bambini e ragazzi sotto i 15 anni e la polmonite è la principale causa di mortalità tra i bambini con età inferiore ai 5 anni. Il rapporto insiste anche sulla vulnerabilità delle donne che, nei paesi in via di sviluppo, cucinano ancora con strumenti vetusti come i forni a carbone. 

 

lo smog sull italia del nord foto dallo spazio dell astronauta paolo nespoli

Il rapporto dell’Oms fornisce i dati più completi mai pubblicati fino ad oggi sulla qualità dell’aria, poichè si basano sui risultati delle misure effettuate in 4.300 città di 108 paesi e cioè 1000 città in più rispetto all’analisi del rapporto del 2016. Nonostante questo quadro catastrofico, l’Oms incoraggia gli sforzi della Cina – il governo ha stabilito lo scorso inverno la fine del riscaldamento a carbone – oppure del Messico che, sul modello della città di Parigi, ha annunciato il divieto di circolazione dei veicoli diesel a partire dal 2015. 

 

smog

In Europa, dopo anni di raccomandazioni, la Commissione sembra oggi determinata a mettere pressione sugli Stati che non rispettano la direttiva del 2008 sulla qualità dell’aria e che superano regolarmente i valori limite di PM10 e di diossido d’azoto (NO2). Tuttavia, se in Europa qualcosa si muove, altri paesi nel mondo non hanno ancora preso misure d’urgenza. A cominciare dall’India che, nel novembre 2017 ha conosciuto picchi di inquinamento altissimo, con più di 1 milione di morti su scala nazionale, e nonostante questo continua con l’incenerimento dei residui agricoli, negando il problema alla fonte. Per convincere tutti i Paesi a dichiarare guerra a questo “nemico invisibile”, l’Oms organizzerà a Ginevra, dal 30 ottobre al 1 novembre, la prima conferenza mondiale sull’inquinamento dell’aria e la salute. 

ROMA SMOGcinesi con la mascherina per lo smogsmog a pechino 15 dicembre 2015

 

smog inquinamento pechino cina 2smog inquinamento pechino cina 3smog inquinamento pechino cina 4

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)