filippo gangitano

LA STORIA DI FILIPPO GANGITANO, SICARIO DELLA 'NDRANGHETA, OMOSESSUALE E PENTITO "PER AMORE" - LA SUA STORIA E’ VENUTA FUORI DALLE CARTE DEL MAXI PROCESSO "RINASCITA SCOTT" - E’ STATO UCCISO NEL 2002 NON PERCHÉ GAY MA PERCHÉ AVEVA UNA RELAZIONE CON UN RAGAZZO CON CUI ERA ANDATO A CONVIVERE, ESTRANEO AGLI AMBIENTI CRIMINALI - QUESTO DESTÒ IL TIMORE DEI BOSS PERCHE’ QUESTO AMORE AVREBBE POTUTO FARGLI PRENDERE LE DISTANZE DAL CLAN - IL LIBRO DI KLAUS DAVI, “I KILLER DELLA ‘NDRANGHETA”

Testo di Klaus Davi

 

Filippo Gangitano

Filippo Gangitano: killer della 'Ndrangheta, omosessuale e pentito "per amore". Apparentemente un ossimoro, invece è un fatto realmente avvenuto e documentato, filtrato dalle carte del maxi processo "Rinascita Scott". Con oltre 350 indagati e istruito da Nicola Gratteri e dalla Procura di Catanzaro, il processo avrà inizio il 13 gennaio davanti alla corte del Tribunale di Vibo Valentia, nell’aula bunker allestita nel polo industriale di Lamezia Terme. Il vero motivo della morte del sicario omosessuale sarà uno dei temi del più grande processo sulla 'Ndrangheta nella storia giudiziaria.

 

klaus davi

Secondo l'inedita testimonianza di un pentito ascoltato dai giudici - l'ex boss Bartolomeo Arena, diventato collaboratore di giustizia da giugno 2020 - Filippo Gangitano, che tanto scandalo aveva suscitato nel mondo "macho" delle 'ndrine per la sua dichiarata omosessualità, in realtà non sarebbe stato ucciso per la sua inclinazione controcorrente, bensì perché stava per pentirsi.

 

Racconta Arena: "Lui mi venne a trovare nel 1999 mentre ero agli arresti domiciliari. Era appena uscito dal carcere grazie a un permesso di 2 giorni. Si lamentò dicendomi: 'in carcere mi trovo bene con gli zingari (con i quali condivideva la cella, ndr), mi vogliono bene, però se non risolvono i miei problemi fuori quando esco potrei andare a  denunciare...'". "Evidentemente Gangitano si riferiva al mancato supporto del clan nei suoi riguardi durante gli anni di prigionia", spiega l’avvocato di Arena.

 

klaus davi i killer della ndrangheta

L'avvocato del pentito Arena, la dottoressa Giovanna Fronte del foro di Vibo Valentia, tende a ridimensionare  le voci sull'omosessualità del pentito: “Il mio assistito sostiene che al massimo fosse bisessuale, perché lo aveva accompagnato lui stesso da donne con le quali avere rapporti sessuali”.

 

L'orientamento sessuale, conferma l'avvocato Fronte, era comunque un tema che accendeva la discussione nell’ambito del clan. Tanto che per risolvere la questione era stato incaricato suo cugino, Andrea Mantella, al quale spettava il compito di "lavare" l'onore della famiglia. Ma veramente il Gangitano è stato fatto fuori solo perché  omosessuale? Annamaria Frustaci, pm della procura, nutre qualche dubbio: “Se fosse stata una cosa esclusivamente di natura sessuale sarebbe stato sufficiente estrometterlo dalle cariche, in gergo farlo tornare un ‘uomo di merda’, come era stato proposto dal cugino; ma noi ipotizziamo che ci fosse dell'altro dietro questo omicidio”.

KLAUS DAVI SPEZZA IL FILO SPINATO DELLA VILLA DEL BOSS DELLA NDRANGHETA

 

Da ambienti investigativi trapela che la storia d'amore del Gangitano con il ragazzo con cui era andato a convivere, completamente estraneo agli ambienti criminali, destò il timore dei boss, in quanto l’intruso, per di più "ricchione", avrebbe potuto fargli prendere le distanze dalla 'Ndrangheta e dunque pentirsi. Ipotesi confermata dal pm Antonio De Bernardo: “Gangitano aveva trasmesso la sensazione di voler collaborare. Questa voce circolava e, dal punto di vista della 'Ndrangheta, bastava molto meno per eliminarlo".

 

KLAUS DAVI - LA NDRANGHETA E IL SESSO OMOSEX

E così  fu presa la decisione. Gangitano venne convocato dal cugino Andrea Mantella in una masseria e fu ucciso nel 2002, Il suo corpo messo dentro dei sacchi di mangimi per animali e il cadavere non fu mai più trovato. Nel libro di Klaus Davi, "I Killer della 'Ndrangheta" - edito da Piemme - molto spazio viene dato all’omosessualità nascosta dei picciotti. Per il Pm Antonio De Bernardo “nella 'Ndrangheta i gay sono diffusi esattamente come nella società. Anche se non ci sono stime ufficiali, direi che tra il 5 e il 10% per cento degli affiliati è omosessuale".

KLAUS DAVI - LA NDRANGHETA E IL SESSO OMOSEXKLAUS DAVI - LA NDRANGHETA E IL SESSO OMOSEX

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?