IL “FIORE” ALL’OCCHIELLO DEGLI SPIONI – DAGLI ATTI DELL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI ROMA SUI RAPPORTI TRA LA SQUADRA FIORE E LA BANDA MILANESE DI EQUALIZE EMERGONO LE CHAT IN CUI L’EX ROS VINCENZO DE MARZIO PARLA CON L’HACKER SAMUELE CALAMUCCI E IPOTIZZA LEGAMI DEI SERVIZI SEGRETI CON IL GRUPPO DEGLI SPIONI CON BASE NELLA CAPITALE: “SONO CONVINTO CHE SI TRATTA DI UNA SQUADRETTA DELL’AISI CHE FA QUESTO DI MESTIERE” – SECONDO DE MARZIO LA SQUADRA FIORE AVREBBE A CHE FARE ANCHE CON IL CASO DELLA TENTATA EFFRAZIONE ALL’AUTO DI ANDREA GIAMBRUNO, AVVENUTA SOTTO CASA DI GIORGIA MELONI IL 1° DICEMBRE 2023, E CITA ANCHE IL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO: “CI SONO TROPPE COINCIDENZE. POI C’È MANTOVANO CHE METTE TUTTO A TACERE…”
Estratto dell’articolo di Davide Milosa per “il Fatto Quotidiano”
A seguire passo dopo passo l’inchiesta della Procura di Roma sui rapporti tra la Squadra Fiore e la banda milanese di Equalize, si scopre come gli spioni oggi si annidino nel cuore operativo della nostra intelligence interna coordinata dall’ex Sisde oggi Aisi.
Per dirla dritta: la squadra Fiore, secondo Vincenzo De Marzio, ex Ros, nome in codice “Tela” già legato ai Servizi segreti, fa riferimento a un gruppo ristretto dell’Aisi. È una novità assoluta. Ed è un dato che emerge dalle chat tra lo stesso De Marzio e l’hacker Samuele Calamucci.
La storia, per come spiegata negli atti della Procura di Roma, potrebbe intrecciare anche il caso della tentata effrazione alla Porsche di Andrea Giambruno, ex compagno del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, avvenuta sotto la casa della premier il 1º dicembre 2023.
SAMUELE CALAMUCCI CON VINCENZO DE MARZIO NEGLI UFFICI DI EQUALIZE A VIA PATTARI, MILANO
Per come emerge, seppur la versione venga smentita dal sottosegretario con delega ai Servizi segreti, Alfredo Mantovano, a controllare l’auto furono due agenti Aisi. Gli stessi, secondo De Marzio, collegati alla Squadra Fiore. Tanto che l’agente Tela scrive a Calamucci: “Io sono convinto che si tratta di un gruppo dell’Aisi che fa questo di mestiere”.
[…] De Marzio e Calamucci, oltreché dalla Procura di Milano, sono indagati anche nella Capitale per accesso abusivo a sistemi informatici e corruzione. Secondo i pm le due squadre di spioni, Fiore ed Equalize, si scambiavano informazioni riservate, e cioè tratte dal database del Viminale, mascherandole come semplici servizi di investigazione.
Della partita giudiziaria fa parte anche un militare calabrese, Francesco Renda, già destinatario di una perquisizione proprio nell’ambito dell’indagine sulla squadra Fiore. Renda risulta indagato per aver trattato un dossieraggio sull’erede Luxottica Leonardo Maria Del Vecchio acquisendo foto compromettenti e mettendole in vendita per circa 70 mila euro al gruppo milanese. Del Vecchio jr oggi è parte offesa a Roma, mentre a Milano è indagato per accesso abusivo.
Ed è nelle carte milanesi che già inizia a prendere forma il profilo della Squadra Fiore. Ne parlano Calamucci e De Marzio. Dice il primo: “Mi ha detto sono tutti su Roma, è un gruppo che lavora per le grandi aziende minchia sono solo carabinieri”. Conferma il secondo: “Comunque poi un’altra cosa ne parleremo, guarda che il 50% di questi sono operativi per gli americani”.
andrea giambruno giorgia meloni
Il colpo di scena che conferma i sospetti e spariglia le carte, viene intercettato nell’aprile del 2024, quando i due nel commentare alcuni articoli di stampa sul caso Giambruno, disegnano il contorno più segreto della Squadra Fiore.
Si tratta di chat acquisite dalla copia forense del cellulare di Calamucci, difeso dagli avvocati Antonella Augimeri e Paolo Simonetti, e depositate nell’inchiesta dei pm romani sulla squadra Fiore.
Il 29 aprile Calamucci invia il link di un articolo sul caso Giambruno. Risponde l’ex agente Tela: “Io sono convinto che si tratta di una squadretta dell’Aisi che fa questo di mestiere”. Calamucci domanda: “Ma intendi Ciccio&C.?”. Il riferimento, per quel che risulta, è a Francesco Renda, il quale secondo i verbali di Calamucci, riscontrati dagli stessi pm, fa parte della squadretta.
ALFREDO MANTOVANO E GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
De Marzio, che per i Servizi ha già lavorato e che col Gruppo Fiore, stando agli atti, ha rapporti, conferma: “Sì, ci sono troppe coincidenze. Poi Mantovano che mette tutto a tacere”. Quindi rispetto al sottosegretario di Giorgia Meloni esplicita i suoi stretti rapporti con il vicecapo Aisi Carlo De Donno: “So per certo che Mantovano e De Donno sono intimi”.
Calamucci [...]: “Ma tipo un’agenzia illegale che si fa pagare tanto?”. De Marzio conferma e porta un paragone che suona inquietante: “È come la storia Mancini/Tavaroli, facevano risultare di lavorare per lo Stato facendo anche interessi personali fregando soldi per le fonti e poi lavoravano per privati facendosi pagare profumatamente”.
andrea giambruno porta fuori la spazzatura foto di chi 1
Il riferimento è allo scandalo Telecom-Sismi, quando, secondo la Procura di Milano, l’ex security manager di Telecom, Giuliano Tavaroli, costruiva dossier con dati riservati ottenuti dal Sismi, il servizio segreto estero, oggi Aise.
alfredo mantovano giorgia meloni
SAMUELE CALAMUCCI DAVANTI AL PC CONTA UNA MAZZETTA DI SOLDI
SAMUELE CALAMUCCI E VINCENZO DE MARZIO

