MENTRE SCOPPIA LA GUERRA, MILANO VA IN PASSERELLA – SVIPPATE, INFLUENCER E TOP MODEL SE NE FOTTONO DEL CONFLITTO IN UCRAINA E SALTANO DA UNA SFILATA ALL’ALTRA DEI MEGA BRAND DELLA MODA: KIM KARDASHIAN STRIZZA LE CHIAPPONE IN OUTFIT SOLO DI PELLE, ELISABETTA CANALIS MOSTRA LE COSCE E IL DÉCOLLETÉ AVVOLTA IN UNA MISE DI JEANS, CHIARA FERRAGNI CON UNA PELLICCIA DA “BOSS DELLE CERIMONIE” PORTA A SPASSO LA SORELLINA VALENTINA – IN PASSERELLA GIGI E BELLA HADID, KAIA GERBER, KENDALL JENNER E… VIDEO

 

Federico Rocca per www.vanityfair.it

 

valentina ferragni chiara ferragni veronica ferraro

L'aria è plumbea, a Milano. E non solo a Milano. Parliamo del clima, metaforicamente inteso, che il nostro pianeta si è ritrovato a vivere aprendo gli occhi in questa seconda giornata della Settimana della Moda dedicata all'Autunno/inverno 2022-23. Svegliarsi leggendo notizie di attacchi militari e annusando l'odore greve di terza guerra mondiale, non predispone certo l'animo alla leggerezza, alla perdonabile superficialità, alla giostra che fa girar la testa della moda e del suo popolo, di nuovo felice per essersi ritrovato dopo due anni di pandemia. 

gigi hadid 1

 

Il the show must go on questa volta è davvero un po' duro da mandare giù. E lo diventa sempre di più man mano che la giornata si snocciola una sfilata dopo l'altra,  paradossalmente in un crescendo di colori, luccichii, fantasia e divertimento.

Eppure anche questa volta lo show continua. E per quanto assurdo possa sembrare, è giusto così.

 

Ma che freddo fa! Potrebbe essere la colonna sonora dello show di Max Mara, ispirato all'artista Sophie Taeuber-Arp. Trattandosi di una collezione autunnale, giustamente, il brand copre generosamente le sue donne con duvet trapuntati e teddy bear all over per farle sentire al caldo, ma anche coccolate e protette. Sbuca, certo, qua e là qualche minigonna, ma le gambe si coprono di morbide calze tridimensionali. Oltre al nero e al grigio, la triade ipervitaminica di giallo&arancio&rosso. Ma c’è davvero bisogno di aggiungere che il colore cult è il cammello?

gigi bella hadid

 

L'attesa come sempre più palpabile è quella riservata alla nuova prova dell'accoppiata d'oro Miuccia Prada & Raf Simons. Giacche over abbinate a gonne a ruota molto Fifties, bomber preziosamente ricamati, cappotti con ciuffi di pelo in colori shock sulle maniche. E, ancora, gonne già oggetto del desiderio che riscrivono le regole del patchwork, indossate con canotte bianche. 

 

 

Si riconosce il dna della griffe ma anche il contributo de co-direttore creativo Raf Simons, in direzione di una semplificazione che ha il sapore dell'astrazione. Ecco uno di quei casi nei quali uno più uno fa ancora tre. A chiudere lo show l’attrice star di Euphoria Hunter Shafer, che bene incarna la contemporaneità di questa collezione.

eva riccobono

 

Brividi di turbamento in salsa primi Duemila da Blumarine: Nicola Brognano, direttore creativo per lo meno coerente, continua nel suo percorso di esplorazione dei canoni storici del brand, premendo col piede sul pedale della seduzione, anche di quella un tantino osé. Calze autoreggenti a vista, tanto vinile, vita ovviamente bassa che più bassa non si può, arricciature a sottolineare le curve morbide e a disegnare il corpo in qualsiasi sua manifestazione e tipologia fisica sono i tratti caratteristici della sua donna. 

 

Ecco, a proposito: un dato rintracciato nei casting di queste prime giornate milanesi ci sembra significativo: in passerella sono meno le presenze di modelle dichiaratamente curvy, mentre sono in ascesa quelle di donne dalla corporatura assolutamente e smaccatamente comune. La - passateci il termine, lo usiamo giusto per farci capire - medietà, ovvero il rientrare perfettamente in una costituzione fisica per così dire statisticamente media, ha conquistato la catwalk 

kim kardashian 1

 

E se di tendenze vogliamo davvero andare a caccia, allora non possiamo non notare una curiosa e ampia diffusione di brillantezze qua e là sparpagliate: nelle trame dei tessuti, nella loro sorprendente luccicanza, o incastonate nelle maglie, sotto forma di cristalli a penzolare in lunghe catene sovrapposte a quel che sia, a guisa di paillettes o di glitter, persino nelle vesti di make-up quanto mai scenografico: risplendere è un nuovo diktat. E ci piace pensarlo anche come un imperativo morale: dopo tanto buio, bisogna saper scintillare.

 

Spettacolo come sempre divertente da Moschino: questa volta Jeremy Scott parte dalla criptica sequenza finale di 2001: Odissea nello spazio per andare a ripescare negli archivi della maison e ad attingere a essi a piene mani. 

kendall jenner

Due storiche collezioni del 1989 e del 1990 disegnate da Franco Moschino vengono evocate da manopole, rubinetti, posate e altri elementi domestici, ai quali si aggiungono vecchi e nuovi trompe l'oeil - abbiamo ammirato in passerella, in ordine sparso, orologi a cucù, vassoi, pendole, paralumi, tappeti, cassetti, teiere, lampadari, orologi, serrature, un paravento, persino un'arpa and so on… - mirabilmente messi in scena da Gigi, Bella, Mariacarla e le altre particolarmente ispirate. 

 

emily ratajkowski

Menzione speciale «show che ti ha regalato quella mezz'ora di leggerezza e pensiero profondo assieme della giornata», a Sunnei: gli ospiti tutti in piedi su una lunga tributa lungo una via di quella che una volta era periferia, l'ordine perentorio di produrre eventuali contenuti social solo in slow motion, un taxi dopo l'altro a girare alla rotonda poco lontana per scaricare nell'ordine di uscita previsto modelle e modelli che non sfilano, bensì corrono a perdifiato davanti al pubblico con indosso i capi della collezione. Corriamo troppo, corriamo sempre, corriamo comunque. Prendiamoci il nostro tempo, invece, per una volta. Godiamocela con calma. Proviamoci, almeno, a non finire stritolati negli ingranaggi della vita moderna. Proviamoci.

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