bigfoto wikileaks isis

DA TAGLIAGOLA A GOLA PROFONDA - UN PENTITO DELL’ISIS CONSEGNA AI MEDIA LE SCHEDE DI 22MILA JIHADISTI - NEI MODULI DI ARRUOLAMENTO VA PRECISATO IL NOME DI BATTAGLIA E PER COSA CI SI OFFRE: MARTIRE SUICIDA, SOLDATO O ALTRO - NELLA LISTA ANCHE UN ITALIANO: IL RAPPER BRESCIANO HANAS EL ABBOUBI

Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

WIKILEAKS ISISWIKILEAKS ISIS

Potremmo essere di fronte al più grave squarcio inferto al monolite messo in piedi da Al Baghdadi in Siria. Oppure, a uno dei tanti file più o meno tarocchi che sedicenti disertori del Califfato spacciano ai giornalisti a ridosso del confine turco. È un fatto, però, che in queste ore il servizio di intelligence tedesco e le agenzie britanniche MI5, MI6 e Gchq, stiano spulciando la lista di 22mila nomi di miliziani dell’Is pubblicata da alcuni quotidiani europei. Per ogni nominativo, c’è una scheda di reclutamento. Per ogni scheda, un elenco di informazioni. E tra queste, ce ne sono almeno due che appartengono a foreign fighter partiti dall’Italia.

 

hillary libia isishillary libia isis

È stato per primo il giornale tedesco Süddeutsche Zeitung a rivelare, lunedì scorso, di essere entrato in possesso di documenti sulle reclute dello Stato Islamico. Mercoledì, poi, il canale inglese Sky News ha rilanciato la notizia, riprendendo in video tutte le 22mila schede e spiegando di averle avute da un pentito dell’Is, che si fa chiamare Abu Hamed. Una sorta di Edward Snowden del Califfato. Stando a quando racconta, è un ex militante del Free Syrian Army convertito all’Is, e dall’Is deluso, tanto da convincersi a rubare i documenti sul reclutamento degli stranieri dal computer del capo dell’apparato di polizia interna, mettere tutto su una chiavetta usb e consegnarla ai giornalisti.

 

WIKILEAKS ISIS 2WIKILEAKS ISIS 2

Le schede sono state sottratte tra il novembre e il dicembre del 2013, quindi sono un po’ datate. Scritte in arabo, sono questionari di 23 domande cui ogni volontario ha dovuto rispondere e compilare per entrare a far parte dell’esercito jihadista. Nome reale, nome di battaglia, il soggetto che li ha introdotti, il paese di provenienza, precedenti esperienze di jihad, conoscenza della sharia, formazione scolastica, luogo e data di nascita, gruppo sanguigno, data di arrivo in Siria, rotta, numero di telefono proprio e quello della famiglia. Anche la preferenza di utilizzazione: martire suicida, soldato, o altro.

 

campo isis in libiacampo isis in libia

Il sito di opposizione siriana “Zaman al-wasl” ne ha pubblicate in chiaro 1.736 che sembrano essere più recenti, perché le date di ingresso in territorio di guerra arrivano fino all’agosto 2015. Da una analisi sommaria di questa lista ristretta, emerge che i volontari provengono da 51 paesi e nel 72 per cento dei casi si tratta di arabi (485 volontari dall’Arabia Saudita, 375 dalla Tunisia, 140 dal Marocco, 101 dall’Egitto). Tra i combattenti stranieri, in testa i turchi con 57 reclute, secondi i francesi con 35, poi i britannici con 14.

C’è anche una lista di 122 aspiranti kamikaze, tutti giovani nati tra il 1988 e il 1990.

ANAS EL ABBOUBI ANAS EL ABBOUBI

 

ANAS EL ABBOUBIANAS EL ABBOUBI

E tra questi, due nomi che hanno a che fare con l’Italia: Anas El Abboubi (segnato col nome di battaglia Rawaha al-Itali), il rapper marocchino con passaporto italiano vissuto a Brescia e - stando al questionario - registratosi ad Aleppo nel settembre 2013; Abu Ishaq al-Tunisi, un tunisino di 39 anni che ha dichiarato di aver vissuto in Italia, Francia, Germania, Olanda e Belgio. Almeno uno dei due, Anas El Abboubi, era già noto da tempo all’Antiterrosimo italiano, ed inserito nella lista del Viminale dei foreign fighter giunta a superare le novanta unità.

 

«I servizi tedeschi non hanno ancora condiviso con noi l’elenco dei 22mila - spiega a Repubblica un’alta fonte della nostra intelligence - prima di esprimere qualsiasi opinione, bisognerà valutarne l’autenticità e, soprattutto, l’attualità. C’è da capire, inoltre, se tutti i nomi inclusi nella lista siano effettivamente andati a combattere in Siria o in Iraq. In caso positivo, può essere uno strumento utile per individuare soggetti sfuggiti ai nostri radar ».

ANAS EL ABBOUBI 3ANAS EL ABBOUBI 3

Sugli “Is-files”, i giudizi non sono univoci.

 

Per il ministro dell’Interno della Germania Thomas de Maiziere sono autentici e possono essere utilizzati come fonte di prova in un tribunale. Più caute le agenzie di spionaggio britanniche che osservano come gran parte dei miliziani indicati siano già noti, oppure deceduti in battaglia. Uno dei massimi esperti mondiali di jihadismo, Aymenn al Tamimi, osserva che alcuni loghi dei questionari sono diversi da quelli usati di solito dallo Stato Islamico. «Il gran volume dei documenti - sostiene - di per sé non vuol dire che siano veri».

crocifissione 2crocifissione 2

 

 

sentenza in piazza a sirtesentenza in piazza a sirteabu bakr al baghdadiabu bakr al baghdadiBABY ISISBABY ISISisis giustizia ragazzino in piazzaisis giustizia ragazzino in piazzaesecuzione pubblicaesecuzione pubblicaesecuzione pubblica 2esecuzione pubblica 2boia disabileboia disabile

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...