bibi netanyahu papa leone xiv

TENSIONE ALLE STELLE TRA VATICANO E ISRAELE DOPO IL BOMBARDAMENTO ALL’UNICA CHIESA CATTOLICA A GAZA - TELEFONATA TESA TRA LEONE XIV E NETANYAHU, CHE HA “ESPRESSO RAMMARICO” PER L’ACCADUTO – E IL PAPA L’HA STRIGLIATO A DOVERE RINNOVANDO L’APPELLO PER IL CESSATE IL FUOCO” – DOPO LE PERPLESSITA’ DEL CARDINALE PIZZABALLA SULL’ATTACCO ISRAELIANO ALLA CHIESA (“DICONO CHE SI SIA TRATTATO DI UN ERRORE DA PARTE DI UN TANK ISRAELIANO, MA NON LO SAPPIAMO”), ARRIVANO QUELLE DEL SEGRETARIO DI STATO VATICANO, MONSIGNOR PAROLIN: “E’ LEGITTIMO DUBITARE CHE IL RAID ALLA CHIESA DI GAZA SIA ERRORE, SAPENDO QUANTO I CRISTIANI SONO UN ELEMENTO DI MODERAZIONE NEL MEDIO ORIENTE” – L’INSOFFERENZA DI NETANYAHU PER IL RUOLO DELLA CHIESA CATTOLICA NELLA STRISCIA DI GAZA…

PAROLIN, LEGITTIMO DUBITARE RAID A CHIESA GAZA SIA ERRORE

BIBI NETANYAHU PAPA LEONE XIV

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 19 LUG - "Per quanto riguarda questo episodio, è uno sviluppo drammatico, diamo tempo, quello che è necessario, perchè ci dicano che cosa è effettivamente successo, se è stato veramente un errore, cosa di cui si può legittimamente dubitare, o se c'è stata una volontà di colpire una chiesa cristiana sapendo quanto i cristiani sono un elemento di moderazione nel Medio Oriente". Lo dice il segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, in un'intervista al Tg2 rilanciata da media vaticani. 

 

papa leone xiv a castel gandolfo 1

GAZA, CRISI PROFONDA TRA VATICANO E ISRAELE LE SCUSE DI NETANYAHU AL PAPA NON BASTANO

Estratto dell’articolo di Francesco Peloso per “Domani”

 

Che l’attacco all’unica chiesa cattolica presente a Gaza non poteva passare come un semplice “incidente di percorso” nella guerra asimmetrica condotta da Israele contro Hamas e i palestinesi, è stato evidente fin da subito: il tank delle forze armate israeliane che ha aperto il fuoco contro la parrocchia della Sacra Famiglia, uccidendo tre persone e ferendone una decina, ha aperto infatti una crisi diplomatica che ha pochi precedenti tra Santa Sede e Israele.

padre Gabriel Romanelli ferito nel bombardamento della chiesa a gaza

 

Tanto che il premier Benjamin Netanyahu si è sentito in dovere di chiamare direttamente papa Leone XIV, per scusarsi dell’accaduto. Nel corso della telefonata, ha riferito il Vaticano, il pontefice «ha rinnovato il suo appello affinché venga ridato slancio all’azione negoziale e si raggiunga un cessate il fuoco e la fine della guerra[…]».

 

Infine, il papa «ha ribadito l’urgenza di proteggere i luoghi di culto e soprattutto i fedeli e tutte le persone in Palestina ed Israele».

 

chiesa del sacro cuore di gaza colpita da israele 4

Niente fronzoli o parole compiacenti, dunque, nella dichiarazione ufficiale, ma le richieste di cessazione del conflitto reiterate più volte dalla Santa Sede e rese più urgenti agli ultimi avvenimenti. D’altro canto, secondo quanto riferito da Reuters, era stato Donald Trump a chiamare Netanyahu per manifestare il proprio disappunto per l’attacco alla chiesa della Sacra famiglia.

 

Così, lo stesso Netanyahu, rilasciava la seguente dichiarazione: «Israele esprime profondo rammarico per il fatto che un proiettile vagante abbia colpito la chiesa della Sacra Famiglia. Ogni vita innocente persa è una tragedia. Condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli». E nella telefonata di ieri ha colto l’occasione per assicurare che «è vicino un accordo sugli ostaggi» e che «i negoziati stanno procedendo».

papa leone xiv a castel gandolfo 6

 

Insomma, stavolta era stato toccato un nervo scoperto e il premier israeliano è dovuto correre ai ripari. Nelle stesse ore, per altro, veniva concesso al patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, accompagnato da Teofilo III, patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, di entrare a Gaza e raggiungere la chiesa colpita per portare solidarietà e aiuti concreti. […]

 

Dall’inizio del conflitto, in effetti, la parrocchia ospita alcune centinaia di palestinesi in maggioranza cristiani ma non solo, e fornisce aiuti alla popolazione civile. E forse è proprio questo ruolo di testimonianza viva e concreta di quanto succede a Gaza ad aver infastidito, alla lunga, l’esercito israeliano.

pizzaballa visita gaza

 

Il papa, da parte sua, ha chiamato anche Pizzaballa proprio mentre quest’ultimo si stava dirigendo a Gaza. […] il patriarcato latino ha espresso una ferma condanna di «questa tragedia e questo attacco a civili innocenti e a un luogo sacro. Tuttavia, questa tragedia non è più grande o più terribile di molte altre che hanno colpito Gaza. Anche molti altri civili innocenti sono stati feriti, sfollati e uccisi. Morte, sofferenza e distruzione sono ovunque».

pietro parolin NELLA CAPPELLA PAOLINA PRIMA DELLA PROCESSIONE PRE CONCLAVE

 

E forse sta proprio qua un altro aspetto del fastidio con cui le autorità israeliane guardano alla presenza cattolica nei luoghi del conflitto, ovvero nel rifiuto di cercare protezione solo per i cristiani e nel farsi carico di tutte le vittime indistintamente. D’altro canto, l’attacco alla chiesa cattolica di Gaza ha rischiato seriamente di far precipitare lo stato delle relazioni fra Santa Sede e Israele, già fortemente danneggiato dalle critiche mosse dal Vaticano e da vari enti cattolici al governo Netanyahu in relazione al conflitto in corso. Per questo Bibi si è affrettato a chiamare Leone XIV. […]

chiesa del sacro cuore di gaza colpita da israele 2gaza chiesa ortodossa colpitachiesa del sacro cuore a gaza 2 chiesa del sacro cuore a gaza. chiesa del sacro cuore a gaza bombardamenti israeliani su gaza chiesa del sacro cuore di gaza colpita da israele 1papa leone xiv a castel gandolfo foto lapresse 8

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