coppie vip case separate

TI AMO, MA TI TENGO A DISTANZA – I RICCONI NON SANNO PIÙ COME TENERE IN VITA LE LORO RELAZIONI MORENTI: L’ULTIMA MODA (NEMMENO COSÌ ORIGINALE) È VIVERE IN DUE CASE SEPARATE – LO HANNO FATTO WOODY ALLEN E MIA FARROW (E SAPPIAMO COME È FINITA). PURE VICTORIA E DAVID BECKHAM VIVONO IN DUE ALI DEL “CASTELLO” SEPARATE. STESSA SCELTA PER GWYNETH PALTROW E BRAD FALCHUK E PER JULIA ROBERTS E DANNY MODER. OVVIAMENTE I COMUNI MORTALI DEVONO ACCONTENTARSI DI ALITARSI ADDOSSO IN 50 METRI QUADRI…

Estratto dell'articolo di Eugenia Nicolosi per www.alfemminile.com

 

Il concetto di famiglia si evolve

woody allen e mia farrow

Al netto delle accuse reciproche e delle angherie che si sono scambiati negli ultimi anni, la coppia formata da Woody Allen e Mia Farrow è nota, oltre che per i successi di entrambi, per aver scelto di non convivere: negli oltre vent'anni di unione i due intellettuali e artisti hanno vissuto in due appartamenti separati, niente di meno che, dal gigantesco Central Park, diventando così pionieri delle coppie “Lat”, acronimo di “Living apart together” ovvero una coppia non convivente.

 

Sono gli unici? No, anche Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre vivevano separati. E non sono nemmeno da considerare mosche bianche. Le famiglie aristocratiche, dalle famiglie reali in giù, non hanno mai condiviso gli appartamenti che pure si trovavano all'interno dello stesso palazzo, o castello. Da Versailles alle reggie italiane, re e regine avevano due residenze separate che si trovavano in due ali distinte dell'edificio.

 

(…)

victoria david beckham

Una relazione Lat è quella vissuta da una coppia dello stesso sesso o del sesso opposto che sta insieme e che fa tutto insieme tranne che condividere la stessa casa: la dimensione di coppia è comunque rispettata e trattata allo stesso modo delle coppie sposate o delle conviventi di fatto nonostante le due persone costituiscano due nuclei familiari separati. A volte in questi nuclei in cui possono esistere altre persone, come bambini avuti da precedenti unioni, fratelli, sorelle o genitori. Una ricerca diffusa dalla StatLine (come l'Istat, però dei Paesi Bassi) rivela che quattro donne su dieci preferiscono avere una relazione così piuttosto che fare parte di una coppia convivente, e sono il doppio degli uomini che invece preferirebbero la stabilità di una convivenza.

 

(…)

I motivi dietro la voglia di non convivere

julia roberts e danny moder

Ma, quali sono i motivi per cui le coppie scelgono di trovare nuovi modi per stare insieme? In primo luogo come detto, ci sono coppie che vivono lontane in quanto hanno un lavoro in città diverse e lasciare un buon lavoro per accettarne uno mediocre oggi come oggi è rischioso. Molte di queste coppie non vedono l'ora che arrivi il momento in cui uno di loro andrà in pensione per poter andare finalmente a vivere insieme.

 

Tuttavia, ci sono quelle coppie che vivono nella stessa città ma che hanno in casa figli nati dalla precedente relazione e che non desiderano costruire una famiglia allargata. In alcuni casi è un supposto benessere dei bambini che viene posto prima delle esigenze e dei desideri personali del genitore. Altre coppie si trovano in situazioni simili a questa per via della convivenza con genitori anziani di cui prendersi cura non possono, quindi, o non desiderano, trasferirsi altrove.

 

helena bonham carter tim burton

Una terza motivazione a non convivere è l'aver avuto brutte esperienze nella precedente convivenza e il desiderio di non commettere lo stesso errore (ci sono persone che semplicemente non vogliono convivere con nessuno ma non lo sanno finché non provano). Infine, ci sono coppie di persone che hanno vissuto insieme per decenni e che quando si trovano in pensione potrebbero dividersi a causa della volontà di uno dei due di andare a stare vicino ai figli o ai nipoti. E l'altro invece resta dov'era.

 

Comunque sia sono esempi: non è necessario trovare una spiegazione al perché una coppia decide di vivere in case separate.

 

Coppie famose che non sono conviventi

Si dice che la distanza alimenti i fuochi più forti e spenga le scintille, la pensano forse così alcune coppie famose che hanno scelto di non convivere pur avendo figli insieme ed essendo regolarmente “coniugi” grazie a matrimoni da copione.

gwyneth paltrow brad falchuk 8

 

Partiamo da Gwyneth Paltrow che sebbene sia sposata con il suo secondo marito, il produttore Brad Falchuk, da settembre del 2018, la coppia ha scelto consapevolmente di non convivere per tutto il primo anno di matrimonio. In un'intervista del 2019 sul The Times, Paltrow ha spiegato che la coppia ha trascorso quattro notti a settimana insieme, trascorrendo le restanti tre nelle loro rispettive case con i loro rispettivi figli nati dai precedenti matrimoni.

 

La ex Posh Spice Vittoria e il calciatore David Beckham non vivono esattamente in residenze separate ma hanno due separate “ali” di una stessa gigantesca villa nell'Oxfordshire (come le famiglie reali). Julia Roberts e Danny Moder sono sposati da 16 anni ma la star di Pretty Woman e il direttore della fotografia non condividono le ville: a quanto pare Moder trascorre gran parte del suo tempo in una villa da 9 milioni di dollari di fronte alla casa di Roberts.

 

woody allen e mia farrow 7

L'attrice Helena Bonham Carter e il regista Tim Burton hanno vissuto a lati separati di una enorme proprietà per tutti e 13 gli anni del loro matrimonio, "ci vediamo tanto quanto qualsiasi altra coppia ma la nostra relazione è migliorata da quando abbiamo scelto di avere uno spazio personale in cui ritirarci" ha detto l'attrice al The Telegraph

gwyneth paltrow brad falchuk 7woody allen e mia farrow 4gwyneth paltrow brad falchuk 5helena bonham carter tim burtonhelena bonham carter tim burton 3

 

julia roberts e danny moder 3julia roberts e danny moder 3victoria david beckham 6victoria david beckham 4victoria david beckham 9victoria david beckham 7gwyneth paltrow brad falchuk 3

(…)

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....