siccità marmolada ghiacciaio

CATASTROFISTI UN CAZZO! LE PREVISIONI DEGLI ESPERTI SUL CLIMA SI STANNO AVVERANDO – LA TREMENDA SICCITA' E LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI SONO LE DUE FACCE DELLO STESSO DRAMMA, IL RISCALDAMENTO GLOBALE – IL GEOLOGO MARIO TOZZI: “IL FATTO È CHE IL CLIMA ASSOMIGLIA A UN ORSO IN LETARGO INFASTIDITO DAGLI ESPERIMENTI DEI SAPIENS. È NECESSARIO PIÙ RISPETTO PER LA TERRA E MENO PROSTRAZIONE AL DEMONE DEL PROFITTO”

MARMOLADA - IL CROLLO VISTO DAL RIFUGIO

Mario Tozzi per “La Stampa”

 

Nemmeno nelle più cupe previsioni si poteva immaginare che il cuore stesso delle Dolomiti, le montagne più addomesticate del mondo, potesse accelerare il suo battito in modo così drammatico e portare morte, distruzione e paura per il futuro.

 

Ma la spaventosa valanga di neve, ghiaccio e roccia che si è staccata ieri alla Marmolada non è stata certo un fulmine a ciel sereno, talmente tante e tali sono state la frane e le slavine registrate negli ultimi anni, soprattutto i crolli in roccia, palmare testimonianza dell'arretramento esponenziale delle coltri glaciali in tutte le Alpi.

 

la dinamica del crollo sulla marmolada

Nelle Dolomiti bellunesi due grosse frane di roccia causarono morti nel 2009 (Borca di Cadore) e nel 2015 (San Vito di Cadore). Per non dire delle le frane nel gruppo del Brenta, a Cortina, e un po' dovunque fino a ottobre dell'anno passato, eventi che non si riesce più nemmeno a registrare con completezza.

 

Stiamo passando dal regno dei silenzi immacolati o verdeggianti al frastuono funesto delle frane, soprattutto causate dalla fusione dei ghiacci, che non sostentano più le pareti delle montagne e ne facilitano i crolli.

 

I versanti più esposti sono, non a caso, quelli rivolti verso Sud, più sensibili alle variazioni di temperatura. Su quelle rocce, già spaccate e fessurate e sottoposte all'erosione incessante degli agenti atmosferici non più protette dai ghiacci, il passaggio da condizioni sotto lo zero a condizioni sopra lo zero termico risulta determinante per micidiali distacchi.

 

siccita nel po 5

Se queste sono le cause contingenti, varrà la pena di ricordare che è sempre il cambiamento climatico che ci sta mostrando le sue diverse facce: da un lato la siccità oltre ogni memoria che si registra nella Valle del Po, le ondate di calore nelle aree urbane, la mancanza di piogge, dall'altro la fusione accelerata di nevi e ghiacci che ha portato già all'estinzione del ghiacciaio più meridionale d'Europa (il Calderone, al Gran Sasso d'Italia) e porterà, nei prossimi vent' anni, alla fine anche di quelli alpini, eccettuati i più grandi e i più alti in quota (Adamello, Stelvio) che, comunque, arretrano di una ventina di metri all'anno.

 

siccita nel po 3

I ghiacciai sono il termometro più sicuro del riscaldamento atmosferico e chiunque può constatarlo, anche senza consultare i dati e gli articoli scientifici che anticipavano lo scenario che oggi drammaticamente si sta realizzando.

 

Con buona pace di chi parla di scienziati catastrofisti e allarmi senza fondamento: tutto ciò che gli specialisti del clima avevano previsto si sta puntualmente realizzando, e i confronti con il passato diventano sempre più improbabili.

 

mario tozzi biomassa

Il fatto è che il clima assomiglia a un orso in letargo infastidito dagli esperimenti dei Sapiens: sulle prime risponderà alle sollecitazioni infastidito, ma ancora pesantemente addormentato, e si girerà magari sull'altro lato continuando a dormire. Ma non possiamo sapere quando si sveglierà di soprassalto per reagire all'ennesima azione con una reazione apparentemente sorprendente, ma ampiamente prevedibile, visto che, comunque, prima o poi, dal letargo si esce.

 

mario tozzi

E ormai sfugge solo a pochissimi che il cambiamento climatico non solo è accelerato, ma non ha nemmeno alcun paragone col passato ed è, inoltre, globale, nonostante ci sia ancora qualche giapponese asserragliato nella giungla delle propria ignoranza, malafede o interesse che ci ricorda, come in un disco rotto, che un tempo la Groenlandia era verde, dimenticando che nell'XI secolo le vallate «verdi» erano due o tre e oggi sono più di quaranta, dimenticando le ragioni di propaganda di Erik il Rosso e i miliardi di dati atmosferici e oceanici su tutto il pianeta, non solo nell'emisfero boreale.

 

riscaldamento globale 1

E nonostante ci sia qualcuno che tira in ballo ancora la radiazione solare come principale responsabile (anche quando la radiazione, indagata attraverso le macchie solari dalla Nasa è più debole), gli dei avversi o il destino cinico e baro, tutto fuorché riconoscere che c'è un solo colpevole il cui nome è Homo sapiens.

 

Certo il clima cambia per via del Sole, dei cicli astronomici (quelli responsabili delle glaciazioni quaternarie), delle correnti oceaniche e della posizione dei continenti. Ma è chiaro che queste cause «permanenti» agiscono sui tempi delle migliaia o delle decine di migliaia di anni, mentre c'è solo un parametro che ha tempi brevissimi ed è quello del carbonio in atmosfera.

 

riscaldamento globale 3

Ed è l'unico parametro su cui possono agire anche i Sapiens attraverso le loro attività produttive, e poco conta che i quantitativi umani siano molto minori rispetto a quelli naturali, perché si tratta di un sistema all'equilibrio: basta un grammo in più per spostarlo.

 

Tutti gli specialisti del mondo sul clima hanno su questo la stessa opinione, fatta salva qualche eccezione su fattori poco rilevanti rispetto allo schema generale. L'umanità ha messo in piedi un gigantesco esperimento sul clima senza pensare che non abbiamo un pianeta B e che chi ci ha prestato il mondo sono i nostri figli, non una specie aliena indistruttibile.

 

riscaldamento globale

E non è un problema di tecnologia: di quella ne abbiamo fin troppa e, anzi, l'affidarcisi troppo rende meno preparati al momento in cui, comunque, toccherà affrontare la natura, questo mostro che tentiamo di tenere fuori dalla nostre mura domestiche.

 

Non saremmo mai immuni rispetto al clima. E hai voglia a tenerci lontani dai luoghi insicuri, magari pulire i greti dei fiumi e studiare inseminazioni artificiali delle nubi per far piovere, qui il problema è che riduciamo queste operazioni a un fatto puramente tecnico, mentre meriterebbero ben altra cura, comprensione e ragionamenti.

 

Ci vorrebbe rispetto per la Terra e per i suoi viventi e minore prostrazione rispetto al demone del profitto, perché il giorno della fine del benessere, il portafoglio pieno non servirà a granché. E consapevolezza che essere invulnerabili non è prerogativa dei viventi su questo pianeta, Sapiens compresi.

siccita nel po 1ALLARME SICCITA - FIUME PO siccita tevere riso e siccita IL SELFIE DI FILIPPO BARI PRIMA DELLA VALANGA SULLA MARMOLADAMARMOLADA - IL CROLLO VISTO DAL RIFUGIO crollo blocco di ghiaccio marmolada 4blocco di ghiaccio si stacca dalla marmolada 1blocco di ghiaccio si stacca dalla marmolada 3blocco di ghiaccio si stacca dalla marmolada 4 marmolada dopo il crollo del blocco di ghiaccio 4 marmolada dopo il crollo del blocco di ghiaccio 1siccita nel po 4

Ultimi Dagoreport

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" VIENE SEMPRE MAZZIATO DA "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"