tamponi

IL VIRUS DELLE TESTE DI CAZZO E’ DURO DA DEBELLARE – SI ALLARGA L’INCHIESTA SULLA TRUFFA DEI FINTI TAMPONI A CIVITAVECCHIA – C’E’ IL PRIMO POSITIVO (RISULTATO NEGATIVO AL TEST FARLOCCO) - C'È IL SOSPETTO CHE IL MEDICO ABUSIVO POSSA AVER ESEGUITO DEI FALSI TAMPONI ANCHE NELLA RESIDENZA PER ANZIANI IN CUI LAVORAVA - NON SOLO, C'È UN ALTRO ASPETTO CHE INQUIETA: IL FALSO MEDICO POTREBBE AVER UTILIZZATO PIÙ VOLTE LO STESSO STICK SU PIÙ PERSONE…

STEFANO PETTINARI per il Messaggero

 

TAMPONI

Spunta il primo positivo nell'indagine sui falsi tamponi, ma potrebbe essere solo la punta di un iceberg. Gli inquirenti coordinati dalla pubblico ministero Allegra Migliorini, avrebbero individuato una prima persona che si era sottoposta al test per il Covid 19 dal cinquantenne campano che si spacciava per medico e che gli aveva poi consegnato il falso referto che attestava la sua negatività al coronavirus.

 

Quando poi ha effettuato quello vero, ha scoperto invece di essere positiva. Il problema è che questa persona potrebbe essere la prima di una lunga serie, con le conseguenze che sono facilmente immaginabili, ovvero il rischio di aver contagiato tutta un'altra serie di persone con cui ha avuto contatti, credendo di non essere stata colpita dal virus della Sars-Cov-2.

 

tamponi

L'indagine che si sta sviluppando tra Civitavecchia e Roma e condotta dai carabinieri della stazione principale della città portuale, adesso è mirata soprattutto a questo aspetto, ovvero capire dove e quante persone sono state sottoposte al tampone da parte del finto medico. Uno dei luoghi su cui i militari dell'Arma starebbero concentrando le attenzioni, è la Rsa dove Domenico D. lavora. L'uomo infatti risulta essere un operatore socio sanitario di una residenza sanitaria assistita ad Anguillara Sabazia.

 

I DUBBI C'è il sospetto da parte degli inquirenti che il cinquantenne possa aver eseguito dei falsi tamponi anche lì. Non solo, c'è un altro aspetto che inquieta. Il falso medico potrebbe aver utilizzato più volte lo stesso stick su più persone. Se così fosse, la cosa sarebbe di una pericolosità inaudita, perché magari quello stesso tampone potrebbe essere stato prima utilizzato su una persona positiva, poi su una negativa.

tamponi

 

Questo significherebbe che la seconda persona sarebbe stata sicuramente contagiata. Ma al momento questa è solo un'ipotesi ancora al vaglio degli investigatori e tutta da verificare. Gli stick, tra l'altro, sono stati trovati in casa sua. Più precisamente in casa della sua compagna, con cui divideva l'appartamento, a poche centinaia di metri dall'ospedale San Paolo di Civitavecchia. Anche la sua donna, infermiera al reparto di ortopedia del nosocomio della città portuale, è indagata.

 

Secondo l'ipotesi della magistratura inquirente, era lei che forniva quegli stick al suo compagno, prelevandoli dal suo luogo di lavoro. L'infermiera però nega tutto. «Non ho rubato nessun tampone dall'ospedale avrebbe detto io con questa storia non c'entro proprio nulla».

TAMPONI CIVITAVECCHIA

 

Sta di fatto però che quando quel materiale è stato fatto visionare dai carabinieri al personale della Asl, questi avrebbero confermato che invece quei flaconi, ed anche altro materiale farmaceutico trovato nella sua abitazione, era riconducibile a quello in dotazione all'ospedale civitavecchiese.

 

Un ruolo fondamentale per il ritrovamento dei test lo ha avuto la dottoressa Simona Ursino, direttore dell'unità di malattie infettive della Asl Rm4. È lei infatti che ha ricevuto il primo falso referto che ha dato il via all'intera indagine. La dottoressa ha subito intuito che qualcosa non quadrava. È riuscita a risalire al falso medico. Lo ha contattato per chiedere chiarimenti, dandogli appuntamento per il giorno successivo e nello stesso tempo ha avvertito i carabinieri.

 

Quando il cinquantenne è andato al colloquio con la dottoressa Ursino, era presente anche una finta infermiera, che in realtà era un carabiniere. Quando l'uomo ha raccontato cosa stava facendo, l'infermiera-carabiniere è intervenuta e subito dopo è scattata la perquisizione in casa sua e della compagna e sono venuti fuori i tamponi e tutto il resto.

 

TAMPONI CIVITAVECCHIA 1

Altro aspetto importante che emerge dall'inchiesta della procura, è che sono stati effettuati anche degli accertamenti tecnici irripetibili. La pm Migliorini ha infatti disposto lo screening dettagliato dei telefoni cellulari in dotazione sia all'operatore socio sanitario che all'infermiera, oltre che dei loro computer personali. Passaggio di cui è stato informato anche il legale difensore della coppia, l'avvocato Matteo Mormino. Su cosa sia stato trovato in quei tabulati e nell'hard disk dei pc però, c'è il più stretto riserbo.

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…