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CHI HA UCCISO JAMES "WHITEY" BULGER? IL RE DEI BOSS IRLANDESI È STATO FATTO FUORI A 89 ANNI IN CELLA DA UN ALTRO DETENUTO - UNA VITA DI STRAORDINARIA VIOLENZA CHE HA ISPIRATO HOLLYWOOD: RICERCATO NUMERO UNO DOPO BIN LADEN, ACCUSATO DI 11 OMICIDI, CONDANNATO A 2 ERGASTOLI,  PER ANNI  DIVENTATO ANCHE INFORMATORE DELL’FBI PER… 

Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”

 

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Il gangster più ricercato d' America è morto ieri in cella, a 89 anni, ucciso da un altro detenuto mandato da uno dei molti nemici accumulati in una vita di straordinaria violenza. James «Whitey» Bulger - «Bianchino» come i capelli biondissimi, quasi bianchi, che aveva da ragazzino: in famiglia era «Jimmy» ma preferiva «Boots», come gli stivali che portava sempre e nei quali nascondeva il coltello - era sfuggito per sedici anni ai federali.

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E nel 2006 aveva anche gustato da uomo libero - e finto pensionato in incognito, al sole di Santa Monica - la visione di Jack Nicholson protagonista di uno dei film ispirati alla sua vita, The Departed di Martin Scorsese, vincitore dell' Oscar.

 

La vita di Bulger ha ispirato anche Black Mass con Johnny Depp nel 2015, grazie al lungo curriculum di sangue: capo della Winter Hill Gang di Boston, re dei mafiosi irlandesi cresciuto nelle strade di «Southie» che a 14 anni l' avevano già reso quello che sarebbe rimasto per il resto della sua vita: un criminale incallito.

 

Bulger quasi novantenne è stato ucciso in un episodio ancora poco chiaro - inevitabilmente: il direttore del carcere deve spiegare in queste ore come è morto il suo detenuto più minacciato e dunque più bisognoso di protezione - nella cella del penitenziario di Hazelton in West Virginia, poche ore dopo il suo trasferimento.

james 'whitey' bulger 7

 

Se esiste un codice d' onore tra i gangster Bulger sicuramente non l' aveva mai sottoscritto: traffico di droga, omicidi, estorsioni ma anche decenni da informatore del Fbi per stroncare la concorrenza (gli italoamericani) e accumulare crediti con i federali.

 

Doveva ai federali pure la sua fuga, clamorosa, nel 1995, poche ora prima di essere arrestato: lo salvò la soffiata di un agente Fbi corrotto e cresciuto nel suo stesso quartiere (con il quale aveva lo stesso rapporto che Nicholson aveva con Matt Damon nel film di Scorsese). Bulger, in fuga, si era guardato le spalle con attenzione: una valigia di soldi - circa un milione in contanti - sotto il letto e trenta pistole e fucili nello sgabuzzino.

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Ma dopo sedici anni ecco l' arresto, la fine della fuga quando nel 2011 una donna islandese l' aveva riconosciuto e denunciato per incassare la ricompensa di due milioni di dollari, la più alta offerta dal governo americano dopo quella per la cattura di Osama Bin Laden.

 

«Violenza senza fine», l' aveva definita il giudice al momento della condanna a due ergastoli per 11 omicidi. Violenza che, come una malattia infettiva, aveva distrutto anche la vita di suo fratello.

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Billy il buono: studente modello, presidente del Senato del Massachusetts e poi rettore dell' università che aveva dovuto dimettersi, in disgrazia, per aver mentito ai federali. Aveva parlato al telefono con Jimmy, latitante.

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