tampone rsa

VERAMENTE PENSATE CHE ‘STA GENTE MISURI LA FEBBRE AI FIGLI PRIMA DI MANDARLI A SCUOLA? UNA PEDIATRA DI TERAMO È STATA INSULTATA DAI DUE GENITORI NO VAX PER AVER PRESCRITTO UN TAMPONE ALLA FIGLIA DI 18 MESI TORNATA DALL’ASILO NIDO CON RAFFREDDORE E FEBBRE: “MI HANNO AGGREDITO VERBALMENTE DANDOMI DELL’INCOMPETENTE, TERRORISTA ED ALTRI EPITETI IRRIPETIBILI” – MA SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI E IN MANCANZA DI REGOLE CHIARE…

Tito Di Persio per "www.ilmessaggero.it"

 

coronavirus bambini 10

«Lei una terrorista e poi giù insulti» è quanto si è sentito dire una pediatra da due genitori, («contrari ai vaccini» dice), di una bimba di 18 mesi dopo aver richiesto un tampone per la loro figlia tornata dall’asilo nido con un forte raffreddore e qualche linea di febbre.

 

Poi lo sfogo della dottoressa sul suo profilo Facebook: «Qualche genitore ci ritiene responsabili del protocollo che dobbiamo far rispettare quando un bambino malato anche per motivi non ritenuti gravi come un banale raffreddore. Parlo della richiesta di tampone attraverso organi istituiti da questo governo (Siesp).

 

coronavirus bambini 9

Il pediatra o il medico di medicina generale che non attua questo protocollo rischia la galera e l’espulsione dall’ordine dei medici come responsabili di eventuali epidemie. Genitori prima di aprire bocca azionate il cervello, noi siamo solo pedine di questa burocrazia».

 

La pediatra, raggiunta telefonicamente, racconta che la madre di questa bimba le aveva telefonato dicendo che la figlia era tornata dall’asilo con un po’ di raffreddore, ma durante il fine settimana le sue condizioni di salute erano peggiorate e voleva che lei gli prescrivesse dei farmaci o un aerosol per farla guarire subito così da poter rientrare al nido.

coronavirus bambini 12

 

«Terminato il triage telefonico - continua la pediatra - ho detto ai genitori che la loro bimba, come previsto da protocollo ministeriale, doveva essere sottoposta a tampone: apriti cielo e sprofondati terra. Lei e il suo compagno mi hanno aggredito verbalmente dandomi dell’incompetente, terrorista ed altri epiteti irripetibili».

 

coronavirus bambini 5

A quel punto spiega che, con pazienza, ha cercato di far loro capire che c’è un protocollo che nel caso specifico i sanitari devono rispettare. Tutto inutile. I genitori le attaccano il telefono in faccia e non rispondono più alle chiamate. Allora, decide di allertare i dirigenti della Asl di Teramo per metterli al corrente dell’accaduto.

 

Dalla Asl non riceve un responso chiaro trattandosi di un minore. Anzi l’avvertono che nel merito la giurisprudenza è lacunosa e che senza il consenso dei genitori è come camminare su un campo minato e l’unica cosa che potrebbe fare, sarebbe di andare a visitare la paziente in presenza e poi decidere se metterla in isolamento fiduciario insieme ai familiari. «Pratica non fattibile stando all’ultimo Dpcm – spiega la dottoressa - perché prevede che la visita dal vivo nel caso di sospetto Covid-19, può essere fatta solo dai medici Usca (Unità speciali di continuità assistenziale)».

coronavirus bambini 8

 

A quel punto visto le problematiche che stanno emergendo e che sicuramente si moltiplicheranno per il con l’apertura degli asili e degli istituti scolastici il prossimo 24 settembre nella nostra regione, decide di scrivere una Pec al sindacato dei pediatri chiedendo: «In caso mancato consenso di un genitore al test Covid-19 può invalidare il protocollo?

coronavirus bambini 11

 

Si viola la privacy attivandolo senza consenso? Se su una bimba di 18 mesi è possibile richiedere un test diagnostico (test rapidi che impiegano minuti a dare il risultato) del coronavirus? Non attivare il protocollo può essere motivo di procurata pandemia oltre che omissione di atti d’ufficio?».

coronavirus bambini 4

 

«In attesa della loro risposta – conclude la dottoressa – ho bloccato la richiesta del tampone e allo stesso tempo mi sono rifiutata di firmare la riammissione al nido della bambina. Non sono al corrente se i genitori, contrari ai vaccini, si sono rivolti ad un altro medico e fatti firmare il permesso. In qualsiasi caso c’è tanta confusione e questo non mi sembra il giusto modo di procedere. Per fare le cose fatte bene ci vogliono delle regole certe».

coronavirus bambini 7coronavirus bambini 3coronavirus bambini 1coronavirus bambini 2coronavirus bambini 6

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…