I DUE PACHISTANI, PADRE E FIGLIO, RESPONSABILI DELL’ATTENTATO A BONDI BEACH, IN AUSTRALIA, IN CUI SONO MORTE 16 PERSONE, UN MESE PRIMA DELLA STRAGE AVEVANO COMPIUTO UN VIAGGIO NELLE FILIPPINE, ZONA CON GRUPPI RADICALI ARMATI – HANNO AGITO DA SOLI, ACCOGLIENDO UNO DEI TANTI APPELLI LANCIATI DAI PROPAGANDISTI? SONO STATI SCATENATI DA QUALCUNO? SOTTO OSSERVAZIONE I CONTATTI CON IL CENTRO ISLAMICO “MEDINA DAWA” – E’ INTERESSANTE CHE SAJID E NAVEED AKRAM ABBIANO DECISO DI AGIRE INSIEME: IL VINCOLO FAMILIARE È RICORRENTE NELLE FORMAZIONI INTEGRALISTE. PERCHÉ PREVIENE I TRADIMENTI, RINFORZA LA CONVINZIONE NECESSARIA A PORTARE AVANTI SCELTE ESTREME…
1 - SIDNEY, LA POLIZIA INDAGA SU UN VIAGGIO DEI KILLER NELLE FILIPPINE
(ANSA-AFP) - La polizia australiana sta indagando su un viaggio nelle Filippine compiuto dai due attentatori dell'attacco sulla spiaggia di Sydney un mese prima dei fatti. "I motivi per cui si sono recati nelle Filippine, lo scopo del viaggio e i luoghi che hanno visitato sono attualmente oggetto di indagine", ha dichiarato ai giornalisti Mal Lanyon, commissario di polizia del New South Wales.
Del viaggio di Said e Naveed Akram danno conto diversi media internazionali. Le autorità filippine hanno confermato alla Cnn che gli Akram sono arrivati ;;insieme nel Paese il 1° novembre 2025: Sajid con passaporto indiano e suo figlio con passaporto australiano. Padre e figlio hanno indicato come destinazione finale Davao, una grande città sull'isola meridionale di Mindanao.
Hanno lasciato il Paese il 28 novembre, volando di ritorno a Manila e diretti a Sydney, ha dichiarato l'Ufficio Immigrazione e Deportazione. Mindanao, la seconda isola più grande delle Filippine, ospita diversi gruppi ribelli islamisti ed è da tempo un focolaio di insurrezione contro il governo filippino.
Nel 2017, militanti affiliati all'Isis hanno preso il controllo della città di Marawi, innescando un sanguinoso assedio durato mesi. Alcuni media avevano inoltre scritto che i due avevano ricevuto nelle Filippine "un addestramento di tipo militare", ma secondo la Bbc l'esercito delle Filippine non ha ancora potuto dare conferma.
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2 - IL VIAGGIO NELLE FILIPPINE E LE BANDIERE JIHADISTE AL SETACCIO IL PASSATO DELLA FAMIGLIA TERRORISTA
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Sajid Akram e il figlio Naveed hanno raccontato in famiglia che sarebbero andati a pescare. Invece hanno raggiunto un appartamento preso in affitto dove hanno trasferito il loro arsenale: diverse armi, acquistate legalmente, e alcuni ordigni rudimentali. Era il loro avamposto dal quale sono partiti per compiere la strage di Hanukkah a Bondi Beach.
Le nuove informazioni — parziali — non escludono la pista dello Stato Islamico.
Per almeno due ragioni. La prima: nel 2019 Naveed era stato monitorato dalla polizia in quanto si sospettava un legame con i jihadisti, ma poi non era emerso nulla che potesse portare a un arresto. La seconda: i killer avevano in auto due bandiere del Califfato ed è possibile che vi sia stato un giuramento di fedeltà al movimento.
Gli investigatori sono ora al lavoro per ricostruire i profili degli attentatori. Sajid, pachistano, 50 anni, era entrato in Australia nel 1998 con visto turistico e si era poi stabilito nel Paese dove aveva aperto un negozio di frutta e verdura.
Naveed, 24 anni, è invece nato in Australia, ha seguito studi religiosi e faceva l’operaio, occupazione persa però da qualche mese. Il padre, iscritto a un’associazione di tiro e cacciatore, ha risolto il problema logistico più importante: quello delle armi. Infatti, aveva numerosi fucili, regolarmente denunciati. E con questi ha poi messo in atto l’incursione conclusasi con la sua morte, sotto il tiro degli agenti. Naveed è ricoverato in ospedale con ferite gravi e su di lui si concentrano le maggiori attenzioni.
C’è da capire come sia maturata nel clan l’idea di compiere un eccidio prendendo di mira la festa. La coppia può aver raccolto uno dei tanti appelli lanciati dai propagandisti oppure è stata innescata da qualcuno. Sotto osservazione i contatti con il centro islamico Medina Dawa ma anche un viaggio compiuto dai due nelle Filippine, zona con gruppi radicali armati. Una trasferta avvenuta nelle settimane precedenti alla strage.
Interessante che gli Akram abbiano deciso di agire insieme: il vincolo familiare è ricorrente nelle formazioni integraliste. Perché previene i tradimenti, rinforza la convinzione, diventa un additivo «formidabile» per portare avanti scelte estreme.
Le fonti ufficiali hanno precisato che c’erano stati accertamenti nei confronti di Naveed dopo la scoperta di una cellula Isis nel Paese. […] In passato l’antiterrorismo aveva sventato un piano organizzato da un nucleo di fratelli e cugini per distruggere un jet passeggeri degli Emirati. Istruiti e finanziati da un referente in Siria, i militanti — tutti d’origine libanese — avevano confezionato bombe da nascondere in tritacarne e bambole. […]
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