ZAIA REFERENTE PER IL NORD? SALVINI GLISSA: “L’ORGANIZZAZIONE DEL PARTITO NON INTERESSA AI CITTADINI” - L’IRRITAZIONE DEL LEADER CHE CONGELA IL DOSSIER CHE HA SPACCATO IL CARROCCIO – L’INIZIATIVA E’ PARTITA DALLA LEGA LOMBARDA E HA TROVATO L’APPOGGIO DEL GOVERNATORE ATTILIO FONTANA, ENTRATO NEL MIRINO DI PARTE DELLA LEGA PER AVER ACCUSATO ALTRI COMPAGNI DI PARTITO DI “PREFERIRE L’AMATRICIANA” E AVER DIMENTICATO LE BATTAGLIE PER IL NORD - I FEDELISSIMI DI SALVINI HANNO RESPINTO L’INIZIATIVA PARTITA DA BRESCIA, MA IL SEGRETARIO LOMBARDO ROMEO RILANCIA SUL “MODELLO ORGANIZZATIVO CSU/CDU CHE DIA RAPPRESENTANZA AL NORD”
Miriam Romano per https://milano.repubblica.it/ - Estratti
Matteo Salvini ha scelto la strada del disinnesco. “Di organizzazione interna del partito abbiamo modo di parlare, abbiamo sedi per parlarne, ma non penso che sia la priorità per i cittadini”, ha tagliato corto a Milano il leader del Carroccio, congelando il dossier sulla nomina di Luca Zaia come referente del partito per le regioni del Nord. La proposta era partita da Brescia e in pochi giorni è diventata un test politico per tutta la Lega. Ma è in Lombardia che si è prodotto il vero attrito.
POST DI LUCA ZAIA DOPO LE REGIONALI IN VENETO
L’iniziativa, costruita con una raccolta firme “dal basso”, è arrivata fino a via Bellerio dopo aver raccolto consensi in diverse sezioni, dalla Lombardia al Piemonte e al Veneto. Gli stessi sponsor hanno cercato di spegnere subito l’idea di una resa dei conti interna: “Non è un’iniziativa contro Salvini”, ha ripetuto Michele Maggi, segretario cittadino della Lega a Brescia, sostenendo che se l’obiettivo fosse stato mettere in discussione la segreteria federale la richiesta sarebbe stata un’altra. Il punto, nella loro lettura, è riportare al centro la “questione settentrionale” e dare rappresentanza politica a un Nord che teme di contare meno dentro il partito.
Il tema è entrato ufficialmente nel perimetro lombardo anche perché ha trovato l’appoggio del governatore Attilio Fontana, entrato nel mirino di parte della Lega per aver accusato altri compagni di partito di preferire l’amatriciana. Un assist che ha reso più difficile liquidare tutto come folklore di sezione. Nel direttivo regionale della Lega giovedì sera è emersa la spaccatura tra i fedelissimi di Matteo Salvini e i segretari provinciali di Brescia e Bergamo. I più vicini al leader – in particolare Luca Toccalini e Silvia Sardone – hanno respinto con decisione l’iniziativa partita da Brescia, contestandone sia il metodo sia il merito.
MATTEO SALVINI ATTILIO FONTANA
Ai promotori è stato imputato di aver aggirato le procedure interne e di aver dato corpo a una proposta che, seppure indirettamente, finirebbe per mettere in discussione la leadership di Matteo Salvini.
A rilanciare la proposta di affidare a Luca Zaia un ruolo di riferimento per le Regioni settentrionali sono stati quindi i segretari provinciali di Brescia, Roberta Sisti, e di Bergamo, Fabrizio Sala, che hanno sottolineato la necessità di una figura capace di rappresentare stabilmente le istanze dei territori dentro il partito. Le critiche più nette sono però arrivate dal segretario lombardo Massimiliano Romeo, che non ha nascosto l’irritazione verso l’atteggiamento di alcune figure considerate troppo allineate al leader.
LUCA ZAIA CON UN CARTELLO CON IL NUMERO DI PREFERENZE OTTENUTE ALLE REGIONALI
Sullo sfondo resta il malcontento che serpeggia ai piani alti della Lega lombarda per l’intesa che ha garantito al partito la conferma alla guida del Veneto, a fronte – secondo una lettura diffusa al di là delle smentite ufficiali – della rinuncia al Pirellone. “E’ emersa – ha alla fine sintetizzato Romeo - una grande attenzione per le istanze della base soprattutto in relazione alla proposta di un modello organizzativo (Csu/Cdu) che dia rappresentanza al Nord e che vada a rafforzare il movimento e la segreteria, come già proposto nella mia relazione del congresso della Lega Lombarda del 15 dicembre scorso”.
LUCA ZAIA DOPO IL BOOM DI PREFERENZE ALLE REGIONALI
MASSIMILIANO ROMEO E MATTEO SALVINI
LUCA ZAIA VOTA ALLE REGIONALI
fontana salvini
ATTILIO FONTANA MATTEO SALVINI
LUCA ZAIA DOPO IL BOOM DI PREFERENZE ALLE REGIONALI