kursk vladimir putin volodymyr zelensky

ZELENSKY SI GIOCA LE ULTIME MICCETTE - L’ESERCITO UCRAINO HA AVVIATO UN’OFFENSIVA A SORPRESA NELLA REGIONE RUSSA DEL KURSK. UN'AZIONE CHE, COME CONFERMA APERTAMENTE IL SEGRETARIO DI STATO USA, ANTONY BLINKEN, "È FONDAMENTALE PER I NEGOZIATI" . A DUE SETTIMANE DALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA E DALLA QUASI CERTA RIDUZIONE DEL SOSTEGNO A KIEV, ZELENSKY LE PROVA TUTTE E ANNUNCIA: “VOGLIO PARLARE DI PACE PRIMA CON TRUMP CHE CON PUTIN…”

1. UCRAINA: BLINKEN,POSIZIONE KIEV A KURSK IMPORTANTE PER NEGOZIATI

VLADIMIR PUTIN - KURSK

(AGI) - Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che la posizione dell'Ucraina nella regione di confine russa di Kursk e' fondamentale per qualsiasi futuro negoziato, mentre Mosca ha affermato che Kiev ha lanciato un contrattacco. "La loro posizione a Kursk e' importante perche' certamente e' qualcosa che influenzera' qualsiasi negoziato che potrebbe avvenire nel prossimo anno", ha detto Blinken ai giornalisti a Seoul.

 

Antony Blinken

Funzionari statunitensi hanno affermato di non aspettarsi grandi cambiamenti nelle linee del fronte, nonostante la rinnovata offensiva su Kursk. Blinken ha affermato che anche se i negoziati dovessero aver luogo, l'Ucraina avrebbe comunque bisogno di "adeguate garanzie di sicurezza" contro il presidente russo Vladimir Putin.

 

"Ci sara', a un certo punto, un cessate il fuoco. Non sara' nella mente di Putin un 'game over'", ha affermato "Le sue ambizioni imperiali rimangono e cio' che cerchera' di fare e' riposare, riorganizzarsi e infine riattaccare".

 

GLI UCRAINI RECENSISCONO I RISTORANTI DI KURSK IN RUSSIA

Per questo, secondo il Segretario di Stato serve un "adeguato deterrente in atto in modo che non lo faccia". Non ha invece commentato direttamente le operazioni a Kursk, dove i blogger militari filo-russi hanno segnalato la nuova offensiva ucraina e lo stesso ministero della difesa di Mosca ha riconosciuto che Kiev ha lanciato un "contrattacco" dopo il blitz dello scorso agosto arginato solo dopo molte settimane.

 

2. ZELENSKY, VOGLIO PARLARE DI PACE CON TRUMP PRIMA CHE CON PUTIN

'IMPORTANTE CHE L'EUROPA ABBIA UNA VOCE'

VOLODYMYR ZELENSKY E VLADIMIR PUTIN COME PUGILI SUL RING - FOTO CREATA CON GROK

 

 

 

 

(ANSA-AFP) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di voler incontrare il futuro presidente americano Donald Trump per parlare di un piano di pace prima di ogni negoziazione con il presidente russo Vladimir Putin "Prima di tutto con Trump, siamo d'accordo con lui su come porre fine alla guerra, su come fermare Putin", ha detto Volodymyr Zelensky in una intervista di tre ore con il podcaster americano Lex Fridman, affermando anche che è "molto importante che l'Europa abbia un voce" nei colloqui. "Trump e io raggiungeremo un accordo, e sono sicuro che sarà in grado di offrire forti garanzie di sicurezza con l'Europa, e poi potremo parlare con i russi", ha detto.

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

 

L'intervista, registrata alla fine di dicembre a Kiev, ha toccato molti argomenti ed è stata condotta da Lex Fridman in russo, con Zelensky che ha risposto alle domande in ucraino. La versione iniziale del video dell'intervista, però, prevedeva solo il doppiaggio inglese realizzato utilizzando l'intelligenza artificiale. Il presidente ucraino ha ribadito la sua aspettativa che Donald Trump possa porre fine alla guerra. "Ora vedo che quando parlo di qualcosa con Donald Trump - sia di persona che al telefono - tutti i leader europei mi chiedono 'come è andata?'" ha detto .

volodymyr zelensky donald trump

 

"Ciò dimostra l'influenza di Donald Trump, e questo non è mai successo prima con un presidente americano, per mia esperienza", ha aggiunto Zelensky prima di aggiungere: "Ti dà fiducia che possa porre fine a questa guerra". Il presidente ucraino ha poi affermato: "Mi piace il messaggio del presidente Trump quando parla. Penso che condividiamo l'idea di pace attraverso la forza che è molto importante", ha detto.

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

La vittoria elettorale dei repubblicani lo scorso novembre ha messo in dubbio il futuro del sostegno americano all'Ucraina, con il futuro presidente degli Stati Uniti che aveva promesso di porre fine alla guerra "in 24 ore". Per Zelensky queste di Trump "non sono solo parole". "Conto davvero su di lui e penso che la nostra gente conti davvero su di lui", ha detto. "Ha abbastanza potere per fare pressione su Putin", ha aggiunto il leader ucraino

 

3. OFFENSIVA UCRAINA NELLA REGIONE DEL KURSK LA RUSSIA: «RESPINTA»

Estratto dell’articolo di Marika Ikonomu per “Domani”

VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN

 

L’esercito ucraino ha avviato un’offensiva a sorpresa nella regione russa del Kursk, ieri mattina all’alba, procedendo su diverse direttrici. L’operazione è stata confermata da alcuni funzionari di entrambi i Paesi, a due settimane dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, con cui ci si aspetta una riduzione del sostegno a Kiev.

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

[…] Non è ancora chiara la portata dell’offensiva nell’area in cui le truppe di Mosca da cinque mesi stanno cercando di respingere l’esercito di Kiev, che il 6 agosto 2024 ha lanciato la prima incursione, occupando circa mille chilometri quadrati di territorio. Certo è, però, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il 2 gennaio, in un’intervista alla televisione ucraina, ha definito l’incursione nel Kursk «una carta vincente molto forte in qualsiasi trattativa».

 

La Russia negli ultimi mesi si è impegnata a riconquistare il territorio perso, anche con l’aiuto di soldati nordcoreani schierati nella regione. […] Secondo quanto riporta il Guardian, Mosca è riuscita a riconquistare circa la metà del territorio, di cui Kiev controlla ancora 585 chilometri quadrati.

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

Qualche ora prima della nuova offensiva, Zelensky aveva parlato di pesanti perdite per le forze russe e nordcoreane nel Kursk, nelle battaglie del 3 e 4 gennaio vicino al villaggio di Makhnovka. […] Sono circolati online alcuni video che mostrano colonne di veicoli corazzati attraversare campi innevati e avanzare verso il villaggio di Bolshoye Soldatskoye, a nord-est di Sudzha, la città russa vicino al confine con l’Ucraina, conquistata lo scorso agosto.

 

Se da un lato il ministero della Difesa russo ha sostenuto, in un comunicato, di aver respinto le forze ucraine – «il gruppo d’assalto dell’esercito ucraino è stato sconfitto dall’artiglieria e dagli aerei» – alcuni canali militari Telegram filorussi hanno lasciato intendere che le truppe di Mosca abbiano subito forti pressioni, riporta Reuters.

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

 

Secondo il ministero russo, sarebbero stati usati carri armati, attrezzature per lo sminamento e almeno una dozzina di veicoli blindati. Da parte ucraina, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente Zelensky, ha scritto su Telegram che ci sono «buone notizie» dal Kursk e che «la Russia sta avendo ciò che si merita».

 

Anche il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell’Ucraina, Andriy Kovalenko, ha segnalato che i russi sarebbero «molto preoccupati perché sono stati attaccati su più fronti» e sono stati colti di sorpresa. In tutto, nella giornata di ieri, gli scontri registrati nella regione sono stati 42 – ha fatto sapere lo stato maggiore ucraino – 12 in serata ancora attivi. Gli ucraini, per questa nuova incursione, avrebbero agito anche con sistemi di interferenza elettronica, bloccando così la messa in azione di droni russi e impedendo la ricognizione dei loro battaglioni dagli avversari.

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

 

Le notizie che arrivano dalla regione russa sono però frammentate: il New York Times ha contattato alcuni soldati ucraini impegnati nella zona che però si sono rifiutati di fornire informazioni, limitandosi a parlare di un’offensiva ucraina in alcune aree del Kursk e di alcuni combattimenti impetuosi.

Segnalazioni, non confermate, hanno poi riferito che le truppe ucraine sarebbero entrate nei villaggi russi di Berdin e Novosotnitskii, e avrebbero sminato la zona durante la notte.

Secondo i canali militari Telegram russi l’obiettivo di Kiev sarebbe quello di cercare di arrivare alla centrale nucleare nella città di Kurchatov, un’ipotesi che era però già stata smentita dall’Ucraina.

volodymyr zelensky donald trump

 

[…]  Se l’Ucraina è riuscita a penetrare nella regione russa, sul fronte est sta vivendo una situazione complicata e l’esercito di Mosca negli ultimi mesi sta avanzando rapidamente. La carenza di personale pesa sulle truppe di Kiev, che stanno perdendo terreno nell’Ucraina orientale. […]

ARMI ALL UCRAINA - VIGNETTA BY ANDREA BOZZO - IL GIORNALONE - LA STAMPA MEME TIME - VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMPvolodymyr zelensky donald trump ZELENSKY - DONALD TRUMP - FOTO LAPRESSE - 2

vladimir putin

vladimir putin attacco ucraino a kursk, in russia 5

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?