2025divano3004

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO CHE VEDIAMO? IN PRIMA SERATA AVETE UNA COMMEDIA DIRETTA DA CHRISTIAN DE SICA SCOMBINATA MA DI GRAN CULTO, “SIMPATICI E ANTIPATICI”, DOVEVA ESSERE UN GRANDE RITRATTO DELLA ROMA GODONA DEI CIRCOLI SUL TEVERE, DEL MONDO LEGATO A PREVITI. UN DISASTRO TOTALE – HA CRITICHE STREPITOSE IL THRILLER “NO SUDDEN MOVE”. TORNA ANCHE UN FILM EPOCALE COME “DIRTY DANCING” – NELLA NOTTE AVETE LO STRACULTISSIMO “BELLIFRESCHI” E “MONELLA”… - VIDEO

"Simpatici e antipatici"

Marco Giusti per Dagospia

 

E in chiaro che vediamo? Cine 34 alle 21 propone una commedia diretta da Christian De Sica scombinata ma di gran culto, “Simpatici e antipatici”, che ricordo prodotta da Silvia Verdone e Camilla Nesbitt, con Christian De Sica, Gianfranco Funari, Simona Izzo, Leo Gullotta, Marco Messeri. Leggo cosa ne scrissi. Ecco… Disastro totale. Doveva essere un grande ritratto della Roma godona dei circoli sul Tevere, del mondo legato a Previti, scritto da Christian assieme ai Vanzina brothers.

simpatici e antipatici

 

Anche il cast era notevole. Funari come Previti, Natoli, Bernabucci, Garrone, Roncato, pure la porno star Barbarella… Niente, il film non funziona, non piace al pubblico e non fa una lira (un miliardo e 600 milioni). Viene smontato rapidamente. De Sica confonde tutto, scopiazza un bel po’ “Compagni di scuola”, riprende la situazione del “Conte Max” e la affida a Paolo Conticini, obbliga Haber a fare il numero del treno di “Io la conoscevo bene”.

simpatici e antipatici

 

Spreca tante buone idee, come la parodia della ballerina, simil Estrada, che vuole dai suoi amanti ricchi il “piço”, il quartino, o il vecchio romano ricco, interpretato da Garrone ma pensato per Alberto Sordi, che si fidanza con la colf. Cito quello che scrissi… Dopo quindici minuti iniziali di agonia all’anteprima al Barberini, mi volto verso quell’anima pia di mia moglie e dico: Ma che è? Lei, gelida: Cosa pensavi che fosse. Straub?”. In fondo anche noi facevamo parte del cafonal del film.

 

anon

Sempre più divertente però dei mammuth di “10.000 A.C.” di Roland Emmerich con Camilla Belle, Steven Strait, Tim Barlow, Cliff Curtis, Omar Sharif, Reece Ritchie, Canale 20 alle 21, 10. Su Rai Movie alle 21, 10 avete il fantascientifico “Anon” di Andrew Niccol con Clive Owen, Amanda Seyfried, Colm Feore, Sonya Walger, Mark O'Brien. In un futuro neanche troppo lontano non esisterà più privacy, tutti condivideranno la tua memoria. Ahi…

no sudden move 2

 

Su Iris alle 21, 15 passa un thriller di Steven Soderberg, “No Sudden Move” con  Benicio Del Toro, Don Cheadle, Ray Liotta, Brendan Fraser, Jon Hamm, David Harbour. Un colpo facile facile che non va come dovrebbe andare. Mai visto. Ha critiche strepitose. Da registrare. La7D alle 21, 15 passa un film abbastanza simile, “Un colpo perfetto” di Michael Radford con Michael Caine, Demi Moore, Lambert Wilson, Joss Ackland, Jonathan Aris, Simon Day.

la figlia della sciamana ii – il dono del serpente

 

Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 arriva un fantasy danese, “La figlia della sciamana II – Il dono del serpente” di Ask Hasselbalch con Rebecca Emilie Sattrup, Allan Hyde, Jakob Oftebro, Nicolas Bro, Søren Malling. Cielo alle 21, 20 ci delizia col divertente fumettone “Venom”, il primo, diretto da Ruben Fleischer con Tom Hardy, Riz Ahmed, Michelle Williams, Jenny Slate, Reid Scott, Scott Haze.

venom

Che problema avete con Venom?, scrivevo quando uscì, durante il primo governo Conte. “E’ come un Gigino Di Maio che ha ingoiato Salvini, che ogni tanto sbotta, tira fuori la linguazza e magna qualche capoccia. Ma i due possono convivere ottimamente anche senza Conte”. Insomma, questo Venom, diretto non benissimo da Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad),

 

 scritto proprio maluccio da Jeff Pinkler e Scott Risenberg, ma interpretato da una superstar come Tom Hardy nel doppio ruolo di Eddie Brock, il cronista d’assalto un po’ sfigato, e il suo ospite alieno Venom, ma anche lui è un po’ sfigato sul suo pianeta, fece un botto di soldi  alla faccia della critica che lo massacrò quasi unanimamente. Beh.

 

venom tom hardy

Diciamo che non è il massimo come messa in scena, ma alla fine contano più le meravigliose animazioni che danno vita a Venom, i suoi dialoghi con Tom Hardy, in italiano si perdono, le grandi scene di inseguimenti per San Francisco, il bacio a tre fra Tom Hardy-Michelle Williams e Venom, le apparizioni di Woody Harrelson con la parrucca rossa di Cletus Kasady e alla fine della fine dei diecimila nomi degli animatori il gran finale con lo Spider Man animato della Marvel.

 

La storia, davvero, non ha né capo né coda, e Ruben Fleischer non riesce nemmeno a montare al meglio le scene più banali dimostrando che i nostri dubbi su di lui erano più che giustificati quando uscì Gangster Squad. Ma Tom Hardy è Tom Hardy, su.

venom

 

Qui è un giornalista d’assalto Eddie Brock, tipo Sigfrido Ranucci di Report, che se la spassa con la bella avvocatessa Anne Weying, cioè Michelle Williams con caschetto biondo, quando rovina tutto andando a intervistare il potente Carlton Drake, il megacattivo interpretato da Riz Ahmed. Drake fa esperimenti poco etici, provando virus alieni su povera gente. Brock sbrocca e glielo dice come fosse un Giletti d’assalto.

 

tom hardy venom

Ma si fa così? Drake lo fa licenziare in tronco dal suo editore fantoccio. Lui e la sua ragazza avvocatessa. Che, per reazione, lo molla. E il poro Brock sbroccato precipita proprio nella sfiga più nera, visto che nessuna emittente, nemmeno Tele Etna ne vuole sapere più niente di lui. Ritornerà a galla quando inghiotterà un alieno, certo Venom, proprio nel laboratorio misterioso di Carlton Drake, che cercava inutilmente di costruire un sembiante, cioè una creatura mezza umana-mezza aliena.

 

Ma morivano sempre tutti. Ci credo. Invece con Tom Hardy/Eddie Brock la cosa funziona e il mostro che ne viene fuori è una sorta di personaggio a due teste, un po’ buono e un po’ cattivo. Ma tutti e due vogliono riprendersi Michelle Williams. Il resto non ve lo dico. Si vede. 

mission impossible – protocollo fantasma

 

Italia 1 alle 21, 20 recupera “Mission: Impossible – Protocollo fantasma” diretto dal regista di cinema animato Brad Bird con Tom Cruise, Simon Pegg, Jeremy Renner, Paula Patton, Josh Holloway, Léa Seydoux. Canale 27 alle 21, 20 propone un classico di Alfred Hitchcock che andrebbe visto in 3D, perché per il 3D era stato ideato, e se lo vedete senza l’effetto 3D non capire il ruolo fondamentale del telefono che domina tutta la commedia.

grace kelly delitto perfetto

Parlo ovviamente di “Delitto perfetto”, con Ray Milland, che la Warner Bros preferì a Cary Grant, perché non voleva fargli fare un ruolo da cattivo, la perfetta e algida Grace Kelly, l’inutile Robert Cummings, il killer Anthony Dawson, John Williams che riprende il personaggio che aveva a teatro, l’ispettore, Iris alle 21, 10. Va detto che la decisione del 3D fu della Warner, Hithcock pensava che sarebbe stato distribuito da subito “piatto”. E così andò.

delitto perfetto 2

 

Ma il blue-ray col 3D che venne distribuito qualche anno fa era una bomba, perché Hitchcock si era servito perfettamente del 3D per raccontare una storia totalmente claustrofobica di trappole e di colpi di scena con gli oggetti che trionfano sul tavolo dello studio di Ray Milland. Fu il solo film che fece in 3D. Cercò di imporre i suoi gusti sul guardaroba a Grace Kelly, che invece volle scegliere lei.

A cominciare dalla veste rosso che il regista voleva imporle quando esce dal letto per rispondere al telefono.

 

delitto perfetto

Nessuno si mette quella roba per dormire, sosteneva Grace Kelly. Il film nasce dalla commedia di Frederick Knott, che fu un successo a Broadway nel 1952, ma era nato prima come teleplay per la tv inglese, la BBC. Anthony Dawson e John Williams erano già nella commedia a Broadway. Per i protagonisti Hitchcock pensò a William Holden e Deborah Kerr, poi a Olivia De Havilland, che voleva troppo.

 

dirty dancing

Rai Uno alle 21, 30 ci propone un film epocale che ci farà ballare tutti come “Dirty Dancing” di Emile Ardolino (ma cosa ha fatto dopo?) con Patrick Swayze, Jennifer Grey, Cynthia Rhodes, Jerry Orbach. Leggo che fu Patrick Swayze a volere con lui Jennifer Grey, figlia del celebre Joel Grey (“Cabaret”) perché avevano girato assieme “Alba rossa” e sapeva di non essergli piaciuto per nulla.

 

Pensava che questo avrebbe funzionato. Il contrasto andò avanti a lungo anche durante la lavorazione del film. Leggo anche che il ballo d’amore che fanno nel film è lo stesso giurato per lo screentest. Perché il successo del film fu così profondo.

dirty dancing 4

 

 “Tocca il cuore”, disse Swayze, "Non si tratta di sensualità; si tratta davvero di persone che cercano di trovare se stesse, questo giovane insegnante di danza che si sente come se non fosse altro che un prodotto, e questa giovane ragazza che cerca di scoprire chi è in una società piena di restrizioni quando ha un talento così straordinario." Swayze rifiutò l’offerta di 6 milioni di dollari per il sequel.

 

Passiamo alla seconda serata con “Bellifreschi” di Enrico Oldoini con Lino Banfi, Christian De Sica, Lionel Stander, Cine 34 alle 23, 05. Stracultissimo. R ai Movie alle 23, 15 passa un mai visto da me “Unico testimone”, diretto da un buon regista, Harold Becker, con John Travolta, Vince Vaughn, Matthew O' Leary, Steve Buscemi, Teri Polo.

 

BRASS MONELLA MOSTRA VILLA BOTTINI

Cielo alle 23, 15 ci fa volare sulla bicicletta guidata da Anna Ammirati con mutande invisibile in “Monella” di Tinto Brass con Patrick Mower, Mario Parodi, Susana Martinkova, Serena Grandi. Iris alle 23, 35 passa un gangster movie di Michael Mann da non sottovalutare, “Nemico pubblico. Public Enemies” con Christian Bale, Johnny Depp, Marion Cotillard, Channing Tatum, Billy Crudup. Forse Johnny Depp era sbagliato. Lo ammetto.

lino banfi pamela prati la moglie in bianco l’amante al pepe

Canale Nove alle 23, 40 propone un non memorabile “Hercules – Il guerriero” di Brett Ratner con Dwayne Johnson, Ian McShane, Rufus Sewell, Aksel Hennie, Ingrid Bolsø Berdal. Cine 34 alle 0, 45 passa “La moglie in bianco… l’amante al pepe” di Michele Massimo Tarantini con Lino Banfi, Pamela Prati, Marisa Porcel, Susan Scott, Mario Carotenuto, Vittorio Caprioli. So benissimo che l’avete già visto.

 

Meno visto è il lontanissimo “Un dramma borghese” diretto da Florestano Vancini, tratto da un romanzo di culto di Guido Morselli con Franco Nero, Dalila Di Lazzaro, Lara Wendel, Carlo Bagno, Felicita Montrone, Rete 4 alle 2, 15. Lo ricordo come un film vecchio anche quando uscì. Con quel titolo, poi… Magari non è così male. La Di Lazzaro al tempo era bellissima. Ma la storia è tutta sul rapporto incestuoso tra Franco Nero e Lara Wendel.

 

che fine ha fatto toto' baby 1

Nella notte passa di tutto, come l’avventuroso “Due selvaggi a corte” di Ferdinando Baldi con Leonora Ruffo, Fiorella Mari, Erno Crisa, Paul Muller, Furio Meniconi, Rete 4 alle 4, o “Il campione” di Franco Zeffirelli con Jon Voight, Faye Dunaway, Ricky Schroder, Elisha Cook jr., Jack Warden, Arthur Hill, Iris alle 4, 10. All’epoca fu un successo. Chiudo su “Che fine ha fatto Totò Baby?” firmato da Ottavio Alessi, ma diretto da Paolo Heusch con Totò, Pietro De Vico, Mischa Auer, Edy Biagetti, Ivy Holzer, Alicia Brandet, Cine 34 alle 4, 10.

un dramma borgheseche fine ha fatto toto baby? che fine ha fatto toto baby?due selvaggi a corteche fine ha fatto toto baby? 2che fine ha fatto toto baby? il campione di franco zeffirellilino banfi pamela prati la moglie in bianco… l’amante al pepelino banfi la moglie in bianco l’amante al pepe un dramma borghese pamela prati la moglie in bianco… l’amante al pepethe rock in herculesla moglie in bianco l’amante al pepe 1ewa aulin la moglie in bianco l’amante al pepe 10.000 a.c. 1mission impossible protocollo fantasma 210.000 a.c.no sudden movenemico pubblico 1nemico pubblicojohnny depp nemico pubblico MONELLA TINTO BRASS monellamonella copia 2monellamonella 1no sudden move un colpo perfetto 1un colpo perfetto 2mission impossible protocollo fantasmaun colpo perfetto 3BELLIFRESCHI DE SICA BANFI - enrico oldoiniJOHN TRAVOLTA UNICO TESTIMONE bellifreschi 1enrico oldoini bellifreschi banfi de sicasimpatici e antipatici

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”