matteo lepore roberto lagalla crack pipe

TANTA PROPAGANDA PER NULLA - FDI E LEGA SI SCAGLIANO CONTRO LE PIPE GRATIS PER IL CRACK DISTRIBUITE DAL COMUNE DI BOLOGNA, MA A PALERMO LA DESTRA, CHE AMMINISTRA LA CITTA’, DISTRIBUISCE I KIT DI INALAZIONE PER SOSTANZE - FRATELLI D’ITALIA E CARROCCIO, CHE HANNO DENUNCIATO IL COMUNE DI BOLOGNA GUIDATO DAL DEM LEPORE PER L’INIZIATIVA MIRATA A RIDURRE IL DANNO E PREVENIRE LE MALATTIE, COSA PENSANO DI FARE CON IL SINDACO DI PALERMO LAGALLA? NEL CAPOLUOGO SICILIANO, DOVE LA SOSTANZA DILAGA, L’AMMINISTRAZIONE SOVRANISTA SOSTIENE I CAMPER CHE OFFRONO “INALATORI”

Estratto dell’articolo di Nello Trocchia per “Domani”

 

matteo lepore

 Il comune di Bologna, a guida centrosinistra, ha annunciato la distribuzione gratuita di 300 pipe per i consumatori di crack. L’annuncio ha scatenato la destra, che però, oltre alla propaganda della «droga fa male», quando deve affrontare il dramma della dipendenza si perde tra ritardi e annunci, come accade a Palermo, dove ancora aspettano l’apertura del centro di accoglienza a bassa soglia. Iniziamo da Bologna.

 

L’obiettivo della giunta nella città delle due torri è la riduzione del danno, in particolare il rischio di contagio da Hiv, epatiti e infezioni varie, ma anche le lesioni provenienti dall’uso di materiali come lattine o bottiglie di plastica con le quali si creano strumenti rudimentali per inalare la sostanza. Un’iniziativa fondata su un approccio scientifico che mira a creare un contatto diretto tra operatori e consumatori per sviluppare la fase due, quella auspicata della disintossicazione.

 

pipa da crack

Ma sono passate poche ore dall’annuncio che le opposizioni si sono scatenate in una ridda di dichiarazioni. Fratelli d’Italia ha schierato i suoi scienziati di riferimento, come Augusta Montaruli, deputata del partito, esperta di peculato, è stata condannata in via definitiva per lo scandalo dell’uso dei rimborsi regionali, e nota per il bau, bau in diretta tv contro un interlocutore.

 

La ricetta bolognese prende spunto da una sperimentazione avviata dall’epidemiologo Raimondo Pavarin, docente dell’Alma Mater, già direttore dell’Osservatorio epidemiologico metropolitano dipendenze patologiche dell’Ausl di Bologna.

 

Cosa obietta la destra? C’è una card che gira sui social, diffusa anche da Fratelli d’Italia, che recita così: «Il comune di Bologna distribuirà pipe per il crack», con la foto del sindaco Matteo Lepore, di contro c’è la foto della presidente del Consiglio: «Meloni a San Patrignano: “Avrete sempre il sostegno del governo”».

 

roberto lagalla

Sotto campeggia una scritta: «Tra la droga e la vita, scegliamo la vita». Gli esponenti locali di Fratelli d’Italia hanno presentato un esposto per istigazione a delinquere e favoreggiamento.

 

La Lega, con il suo leader Matteo Salvini quello che citofonava alla ricerca di spacciatori, ha parlato di «follia», nessuno ricorda sue iniziative da ministro dell’Interno contro droghe e dipendenza. Solo propaganda.

 

Ma come affronta la destra il dramma crack quando governa? Andiamo in Sicilia.

pipa da crack

 

C’è stato bisogno degli appelli dell’arcivescovo, Corrado Lorefice, di consiglieri incatenati per svegliare dal torpore la giunta regionale, guidata da Renato Schifani. Così finalmente dopo una lunga attesa è stata approvata la legge sulle dipendenze e contro il crack, promossa dalle associazioni sul territorio. Ma la battaglia non è finita, visto che un altro lungo iter caratterizza l’approvazione dei decreti attuativi.

 

[…]

 

Il crack a Palermo dilaga, l’uso unisce le classi sociali, nel quartiere Ballarò e non solo lo spaccio arricchisce le casse della criminalità e affonda nella disperazione i figli della città. Al momento c’è solo un centro di prima accoglienza, inaugurato nel gennaio 2024, a Palermo.

 

matteo lepore

Ma anche nella città più colpita dalla peste del crack si registrano ritardi colpevoli.

 

[…]  Come quelli nell’emanazione del bando finalizzato alla realizzazione del centro di accoglienza a bassa soglia attraverso i fondi del programma nazionale “Metro plus”, una realtà fondamentale per arginare il dramma del crack.

 

«La verità è che c’è voluto il dolore delle famiglie in piazza per svegliare il sindaco Roberto Lagalla, la situazione è disastrosa e dovrebbe essere una priorità, ma non lo è. I fondi c’erano (3 milioni di euro, ndr), ma hanno impiegato oltre un anno per emanare il bando, un ritardo inaccettabile», dice Mariangela Di Gangi, educatrice e consigliera comunale del Pd.

Roberto Lagalla

 

A inizio settembre ci dovrebbe essere finalmente l’assegnazione, ma poi bisognerà aspettare l’attivazione del servizio. Una struttura che dovrà interagire con il servizio di presidio mobile, già attivo dal febbraio 2024 grazie all’impegno di diverse associazioni e realizzato grazie al contributo del Comune.

 

Si chiama «Fuori dal giro», è un camper che nel fine settimana intercetta i ragazzi nei principali luoghi d’incontro. Le attività che vengono svolte in strada e che sono riconfermate anche all’interno del bando di gara raccontano quanto vuota sia la propaganda. I presidi mobili, infatti, svolgono attività di informazione, ma soprattutto di riduzione del danno. Come?

 

pipa da crack

«Mediante distribuzione di materiale di profilassi (es. siringhe, profilattici...)». Quindi anche a Palermo, dove la Lega è in giunta, distribuiscono pipe sterili? Offrono in accordo con l’azienda sanitaria di Palermo materiale sanitario ai consumatori cronici per ridurre il danno, nello specifico non pipe, ma kit di inalazione per sostanze. In pratica cambia lo strumento, ma è la stessa logica: la riduzione del danno.Tanto rumore per nulla, per fortuna c’è altro oltre la propaganda.

lagalla lombardo miccichè

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?