giorgia arianna meloni marcello gemmato raffaele fitto manlio messina picci raffaella

FRATELLI COLTELLI – COME DAGO-DIXIT, SOTTO LA DISASTROSA GESTIONE DI ARIANNA MELONI FRATELLI D’ITALIA È DIVENTATA UNA POLVERIERA: DAL CASO DELLA SOTTOSEGRETARIA DELLA LOMBARDIA FEDERICA PICCI SFIDUCIATA, ALLO SCAZZO CANNATA-MESSINA IN SICILIA – LA SORELLA D’ITALIA OGGI È A LECCE, PER PRESENTARE LE LISTE DEL PARTITO PER LE REGIONALI E PROVARE A PLACARE LE POLEMICHE DOPO L’ESCLUSIONE DELLA CONSIGLIERA DI BARI RAFFAELLA CASAMASSIMA, VICINA A RAFFAELE FITTO MA INVISA AL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO – DALLA TOSCANA AL TRENTINO, LA MAPPA DELLE FAIDE TRA MELONIANI – IL DAGOREPORT

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI...

 

https://www.dagospia.com/politica/i-neuroni-in-preda-all-irritabilita-arianna-urgente-bisogno-po-conforto-452529

 

 

Estratto dell’articolo di Ruggiero Montenegro per www.ilfoglio.it

    

ARIANNA E GIORGIA MELONI - NATALE 2024

Fratelli(ni) coltelli, su e giù per l’Italia. Non c’è solo la Lombardia, il caso Picchi. Certe tensioni, gli scontri di potere tra nuova e vecchia guardia vanno avanti da un po’, dal Trentino fino a Sicilia, Toscana e Puglia, dove oggi arriva Arianna Meloni, la sorella d'Italia sarà a Lecce, per presentare le liste di FdI. E forse non solo per questo.

 

 “Siamo cresciuti molto, è fisiologico”, provano a minimizzare dal partito. Ma gli episodi cominciano a diventare parecchi, tra sottosegretari impallinati, candidature saltate e ricatti. A Milano, come abbiamo raccontato sul Foglio, si è avuto forse un antipasto di quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi.

 

Da una parte Arianna Meloni – che fa le prove generali da capo partito – e Giovanni Donzelli. Dall’altra Ignazio La Russa e Daniela Santanchè, i veterani. E poi c’è il ministro Francesco Lollobrigida, con il suo peso specifico.

 

federica picchi

Al Pirellone ne ha fatto le spese Federica Picchi, la sottosegretaria ormai sfiduciata, mentre Donzelli dissimulava: “Un fatto grave, un problema di lealtà tra alleati”. Da quelle parti è già cominciata la partita per il dopo Fontana (a proposito: ieri Alessandro Sorte, di FI, ha lanciato il nome di Roberto Formigoni). C’è di mezzo la Lega, che la Lombardia non vuole mollarla. […]

 

E però solo pochi giorni prima a Bari si è consumato un altro strappo. Fabrizio Tatarella, nipote di Pino e presidente dell’omonima Fondazione, l’ha definita una “triste vicenda di bullismo politico”, un “grave danno d’immagine”. Frutto di dissidi che vanno avanti da tempo.

 

Raffaella Casamassima

Raffaella Casamassima, consigliera a Bari, aveva già inaugurato il suo comitato elettorale – c’erano anche gli eurodeputati pugliesi Francesco Ventola e Michele Picaro, con il senatore Ignazio Zullo. Doveva essere candidata per la regione, ma all’ultimo è stata esclusa. Questione di “disomogeneità” nelle liste. Casamassima è vicina all’area che fa capo a Raffaele Fitto.

 

Avrebbe, raccontano dal territorio, penalizzato un candidato legato a Marcello Gemmato (sottosegretario alla Salute e coordinatore FdI in Puglia), i cui rapporti con Fitto non sono esattamente idilliaci. C’è chi se la prende pure con il senatore Filippo Melchiorre.

 

MARCELLO GEMMATO GIORGIA MELONI

Casamassima si è rivolta direttamente a Giorgia Meloni: “Vengo estromessa perché non gradita al ‘club’ dei detentori del potere? Dov’è il merito?”. […]

 

Qualcosa di simile a quello che nei mesi scorsi ha portato il romano Luca Sbardella (che gode della stima di La Russa) a diventare commissario in Sicilia, per provare a riportare l’unità in un partito che sull’isola rischiava di esplodere, tra inchieste e liti intestine.

 

Le stesse che hanno portato alle dimissioni da FdI del deputato Manlio Messina (“mi hanno emarginato”), da sempre vicino alla premier. Non è finita benissimo, tanto che in Via della Scrofa è montata una certa preoccupazione davanti all’attivismo degli ultimi giorni da parte di Messina.

 

raffaele fitto giorgia meloni - foto lapresse

Ha parlato a Report per rispondere agli addebiti mossi contro di lui da Sbardella e Luca Cannata, altro deputato di FdI. La vicenda è destinata a proseguire […]

 

Passiamo alla Toscana: ad agosto i Fratelli hanno colpito pure nella terra di Donzelli, di nuovo durante la campagna elettorale. A rimetterci è stato Tommaso Cocci (consigliere comunale a Prato), ricattato e minacciato, fino a rinunciare alla candidatura in regione: una storia finita in tribunale coinvolgendo esponenti locali di FdI.

 

Qualche mese prima, siamo ad aprile, altre beghe si registrano in Trentino: alcuni consiglieri votano in dissenso dalla linea nazionale sul terzo mandato per Maurizio Fugatti (legge bocciata ieri dalla Consulta), prima di lasciare il partito, troppo romano centrico.

 

manlio messina report 5

Dal Trentino arrivano anche i deputati Andrea De Bertoldi (intanto espulso da FdI) e Alessia Ambrosi a cui, con una sospensione temporanea, è stato impedito di partecipare al congresso provinciale del febbraio 2024.

 

Un mese dopo, al congresso romano, FdI rischia la conta – e l’implosione – tra fedelissimi di Lollobrigida e gabbiani di Fabio Rampelli. Alla fine si trova la quadra su Marco Perissa. Ma oggi c’è anche Arianna. E a guardare i recenti sviluppi, da nord a sud, l’unità del partito rischia di essere sempre più complicata da preservare. Sottotraccia i movimenti in vista delle politiche sono già iniziati.

GIORGIA E ARIANNA MELONImanlio messina giorgia melonigiorgia meloni con la sorella arianna e patrizia scurti marcello gemmato giorgia meloni francesco lollobrigida al villaggio agricoltura foto lapresse

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...