ikea pareti mobili -4

ESAURITI I MOBILI, ORA IKEA SI METTE A PRODURRE I MURI! - L'AZIENDA SVEDESE STUDIA PARETI MOBILI PER CHI VIVE IN PICCOLI APPARTAMENTI E CERCA PRIVACY - UN UNICO SPAZIO PUÒ ESSERE SALONE O CAMERA DA LETTO A SECONDA DELLE ESIGENZE

Da www.milanofinanza.it

 

Articolo originale: http://www.wsj.com/articles/ikea-tests-movable-walls-for-cramped-homes-1443546181

ikea pareti mobili  3ikea pareti mobili 3

 

Ikea sta cercando di intercettare una classe di clienti in crescita: gli abitanti dei piccoli appartamenti. Negli ultimi due anni, l’azienda svedese ha ristrutturato un appartamento di una città costiera della Svezia meridionale per studiare le abitudini delle famiglie che devono affrontare la sfida di comprimere le proprie vite in poche piccole stanze. Una serie di nuclei familiari sono stati invitati nell’appartamento per circa due settimane. I migliori risultati di questa attività di ricerca dietro le quinte sono stati lo sviluppo di pareti mobili e prese di corrente scorrevoli che si possono trascinare per creare delle stanzette e la privacy tanto agognata.

 

ikea pareti mobili  2ikea pareti mobili 2

“L’appartamento sembrava molto più grande del mio, che in realtà è 20 mq in più”, ha raccontato Robin Williams, un padre single che ha soggiornato presso l’appartamento sperimentale con i suoi tre figli. Fin da quando il fondatore Ingvar Kamprad negli anni ’40 ha iniziato a vendere mobili, l’ossessione di Ikea è stata cercare di trovare un prodotto per ogni momento della vita in casa, dai comodini ai portabottiglie, dallo spremiaglio fino al portasapone. Tuttavia, oggi le case dei principali mercati in cui Ikea è presente si stanno riducendo in termini di dimensioni.

 

ikea pareti mobili  1ikea pareti mobili 1

Stando ai dati di Skanska, in Svezia la metratura media dei bilocali costruiti quest’anno è calata dai 67 metriquadri del 2001 a 58. Contrazioni simili si verificano anche in molte città degli Stati Uniti. Secondo i dati raccolti da Axiometrics, a San Francisco si è realizzata una riduzione del 18% sulla media dei nuovi appartamenti, a Seattle del 19% e a Boston del 22% negli ultimi dieci anni. Questo fattore sta spingendo Ikea a trovare nuovi sistemi, al di là dei tradizionali letti a castello e dei divani letto, per aiutare i clienti a sfruttare al meglio lo spazio.

 

Pareti scorrevoli e mobili multiuso, generalmente su misura, hanno dei prezzi piuttosto elevati e restano appannaggio di appartamenti di lusso, sale riunioni raffinate e hotel prestigiosi. La sfida, spiega Ikea, è soddisfare le norme di sicurezza, in particolare per la parete mobile, rendendo questi prodotti accessibili alle famiglie della classe media. “Non è facile come sembra”, ha dichiarato Mikael Ydholm, responsabile della ricerca per Ikea, che sta sovrintendendo l’esperimento a Malmö. “Serviranno altri tre anni di lavoro prima che questi prodotti siano presenti nel nostro catalogo”.

 

ikea pareti mobili  1  ikea pareti mobili 1

A fronte di un fatturato di 31,9 miliardi di euro per l’esercizio chiuso nel mese di agosto, comunque Ikea ha rifiutato di divulgare l’entità dell’investimento in questo progetto - o con quali nomi ha in programma di battezzare questa linea di arredamento scorrevole. D’altra parte, Ydholm nutre grandi speranze nei muri scorrevoli. Infatti ha aggiunto che potrebbero diventare parte di un sistema più ampio, come la linea di cucine di Ikea. I designer del gruppo, ha spiegato, potrebbero creare un assortimento di configurazioni di camere utilizzando componenti come per esempio un armadio plug-in, uno scaffale o un letto pieghevole.

 

Dalla Spagna, David Pérez di PKMN Architectures, il cui lavoro è apparso nel Young Architects Program del Moma di New York, si è detto scettico. L’architetto, che ha progettato muri che possono scorrere o addirittura ruotare con il semplice tocco di un pulsante, dubita che sia possibile fornire pannelli già pronti che possono essere installati senza il supporto di numerosi tecnici, perché ogni appartamento è caratterizzato da dimensioni specifiche.

 

"La cosa più importante non è la parete mobile", ha puntualizzato Pérez. Ydholm ha iniziato a lavorare al progetto circa tre anni fa. L'obiettivo iniziale era trovare il modo di creare interni flessibili, bypassando il vincolo di layout fissi. Ha raccontato che i cavi elettrici erano l’ostacolo principale, perché sono come catene che impediscono di ridistribuire la planimetria della propria casa.

ikea pareti mobili  5ikea pareti mobili 5

 

"Quando si vuole riorganizzare l’arredamento, le prese a muro sono sempre nel posto sbagliato", ha fatto notare. Non appena il suo team ha realizzato dei prototipi delle pareti mobili e delle prese di corrente scorrevoli, Ydholm si è maggiormente concentrato su come guadagnare spazio e ha iniziato a cercare una location per testarli. La ricerca l’ha portato fino a Seul, dove racconta di aver visto “dei laboratori molto belli, ma avevamo bisogno di provare i prodotti in un ambiente più realistico, più vicino al modo in cui vive la gente comune”.

 

La società ha deciso di istituire il primo cosiddetto living lab in un normale appartamento di Malmö in un anonimo edificio anni ’80. Ydholm ha descritto lo spazio come rappresentativo di molte zone residenziali di Europa, Russia e Cina. "Abbiamo scelto Malmö perché è una città multiculturale, simile a molti altri centri dei mercati in cui Ikea è presente," ha affermato.

 

In molte occasioni, il team del laboratorio ha chiuso parte dell’appartamento al fine di simulare spazi abitativi più ridotti e otto famiglie, di composizioni diverse, si sono alternate per il test delle varie sistemazioni. Una planimetria prevedeva l’accesso principale su un piccolo atrio con una cameretta per un bambino e una per un adolescente verso destra, e il soggiorno a sinistra. Una parete mobile nel salotto consentiva che parte dello spazio fosse trasformato in una camera da letto. Un'altra parete mobile nella stanza del ragazzo permetteva di formare una cabina armadio.

ikea pareti mobili  1    ikea pareti mobili 1

 

Le pareti mobili corrono lungo binari montati su muri fissi e sono appese a meno di un pollice dal pavimento. "Quando ricevo una visita a sorpresa, potrei semplicemente buttare tutte le cose negli armadi della cabina armadio, per poi far scivolare il muro per chiudere lo spazio", ha commentato Williams, un gallese che negli ultimi dodici anni ha vissuto in Svezia. Ydholm ha voluto precisare che per seguire il test non sono state utilizzate telecamere nascoste all'interno del laboratorio.

 

Piuttosto, ai partecipanti è stato dato un iPad con un’applicazione speciale su cui potevano registrare le proprie impressioni. Inoltre, le famiglie hanno ricevuto l'equivalente di circa 600 dollari per l’adesione. "Era importante che non si sentissero tenuti a dare un feedback positivo", ha aggiunto Ydholm.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?