aurelio de laurentiis daniele decibel bellini geolier

GEOLIER E DOLORI - IL NAPOLI CALCIO NELLA BUFERA PER LA DECISIONE DI LIQUIDARE DANIELE “DECIBEL” BELLINI, LO SPEAKER UFFICIALE DELLE PARTITE DEGLI AZZURRI, E AFFIDARE L'INTRATTENIMENTO DELLE PARTITE A GEOLIER - DOPO LE PROTESTE DEI TIFOSI, IL RAPPER SI SFILA: "HO CHIESTO ALLA SOCIETÀ LA REINTEGRAZIONE DI 'DECIBEL BELLINI' COME SPEAKER, COSÌ NON È STATO. QUINDI, HO DECISO DI NON SIGLARE DEFINITIVAMENTE LA PARTNERSHIP CON LA SSC NAPOLI" - "IL NAPOLISTA": "NEL CALCIO DEI FONDI, DEI MILIARDI, DEI PROCURATORI I TIFOSI A VOLTE RIESCONO ANCORA A INCIDERE"

 

Massimiliano Gallo per www.ilnapolista.it

 

daniele decibel bellini 6

Mentre il Napoli era impegnato nell’acquisto del centravanti (in una trattativa in cui, peraltro, il club ha dovuto accettare tutte le condizioni della controparte) e si stavano svolgendo i sorteggi di Champions, in città e tra i tifosi nessuno ha parlato più di Hojlund né di fasce europee. È stato il giorno dello psicodramma Decibel Bellini-Geolier.

 

Ma anche e soprattutto, secondo noi, il giorno che certifica la vittoria del pubblico-consumatore. Una vicenda giornalisticamente meravigliosa. Molto napoletana. Molto comunitaria, diremmo. Snobbata dal circuito giornalistico tradizionale che ancora una volta ha confermato la propria irrilevanza.

 

geolier giulia de lellis

Perché se giornali e tv non ne parlano e un divo come Geolier a mezzanotte annuncia che no, la partnership col Napoli non la farà più, vuol dire che il giornalismo è fuori dai canali comunicativi che contano. I social sono molto più potenti.

 

Riassumiamo brevemente per chi non conosce la storia. Ieri pomeriggio il Napoli ha provato per l’ennesima volta ad anticipare il futuro e ha annunciato che affidava la direzione artistica delle partite casalinghe a una società – la Golden Boys – che poi sarebbero Geolier e suo fratello.

 

L’accordo prevedeva l’organizzazione artistica dello stadio prima e durante la partita (non crediamo dopo): “dal dj set all’organizzazione del palinsesto musicale completo”. Un vero e proprio show. In stile De Laurentiis che – non dimentichiamolo – ai suoi esordi portò le majorettes all’allora San Paolo. Majorettes che – poverine – venivano sistematicamente subissate di fischi.

 

daniele decibel bellini 7

È molto probabile che tra qualche anno tutti seguiranno l’esempio del Napoli. Come accaduto per le magliette. Così come in Lega si stanno rendendo conto che la concessione dei diritti tv non funziona. Ma questo è un altro discorso.

 

Il nodo della vicenda è che nel comunicato il Napoli dava notizia del benservito allo storico speaker. Che, diciamolo, è riduttivo chiamare speaker. Sarà un’argomentazione banale, sciocca, ma Decibel Bellini, è al fondo, il messaggero d’amore del Napoli. Se il gol è la trasposizione calcistica dell’orgasmo, Decibel Bellini è colui il quale annuncia l’orgasmo e ne gestisce l’intensità con quella frase di rito: “E per il Napoli ha segnato il numero xy”.

 

Scandisce il nome del calciatore che ha segnato e tutto lo stadio grida il cognome del calciatore. Più vibrante è l’orgasmo, più volte si ripete la formula. Se non ricordiamo male, al 36esimo gol di Higuain, venne ripetuto nove volte come il nove sulla maglia di Gonzalo. Lo stadio è un rito. Chi annuncia l’orgasmo, ha un potere enorme. Non comprenderlo, vuol dire non aver compreso nulla della misteriosa magia del football. Senza dimenticare l’aspetto scaramantico in cui De Laurentiis è peraltro un’istituzione.

daniele decibel bellini 5

 

Nel Napoli erano in parte consapevoli della bomba che avevano innescato. Hanno provato a informare preventivamente tutti i media che non si trattava di una bocciatura per Decibel Bellini, semplicemente di una novità, di un passo verso il futuro.

 

Il punto è che non avevano fatto i conti con il pubblico consumatore, i clienti. Che hanno invece dato vita a una protesta che in poche ore è andata a segno. Hanno cominciato a rumoreggiare attraverso i social. E la contestazione è arrivata soprattutto a Geolier considerato l’impostore, il “ricco” che si impossessa anche della partita di calcio.

 

L’artista ha cominciato a vacillare. È rimasto scosso (ovviamente ha temuto ripercussioni per il suo successo, il ragazzo è sveglio). Ha prima scritto su Instagram di aver ricevuto parole di odio e ci ha tenuto a precisare che non è stato lui a volere l’allontanamento di Decibel Bellini ma è stato il Napoli. E che non sarebbe stato lui a curare gli spettacoli ma – appunto – la società messa su col fratello.

geolier e chiara frattesi

 

Ancora poche ore e attorno a mezzanotte Geolier ha chiuso la vicenda. Ha comunicato di aver rotto l’accordo col Napoli. Si è ritirato. Niente più collaborazione col Napoli. Un artista vive di consenso. A volte basta niente per “rovinare” una carriera. Una gragnuola di fischi allo stadio per un dj e uno speaker. Ne valeva la pena? Il ragazzo ha tolto le tende, con un passaggio “verace” su Decibel Bellini figlio di Napoli: le porte della sua casa saranno sempre aperte per Decibel.

 

Una storia meravigliosa. Lo storico Jacques Le Goff sarebbe andato in brodo di giuggiole. La conferma che non sono i grandi eventi, le battaglie, a dettare il corso degli eventi. Ma una serie di avvenimenti e mutamenti che quasi mai finiscono nei libri di storia. Un giorno racconteremo la rivolta di una trentina d’anni fa del quartiere di Cavalleggeri (vicino allo stadio) contro l’introduzione di un semaforo accusato di ingolfare il traffico: venne abbattuto nella notte dalla rivolta dei residenti. E mai più risistemato dalle istituzioni.

 

daniele decibel bellini 1

Ora, di questa vicenda certamente si può sorridere, perché ha tanto di grottesco. Però va preso atto che è accaduta. Ed è accaduta in pieno calciomercato e in pieno sorteggio Champions. Ripetiamo, la partita allo stadio è un rito. E il pubblico da stadio è legato alla ritualità. Il tifoso è di per sé abitudinario, nostalgico, poco avvezzo alle novità. E se gli tocchi l’uomo che è pavlovianamente associato ai momenti più belli della sua vita da tifoso, associato all’eccitazione massima, si dispiace, si arrabbia e protesta. E in questo caso il tifoso-cliente ha fatto pure segnare una clamorosa vittoria. Non la prima e probabilmente nemmeno l’ultima. Avviene a molte latitudini. Pensiamo a quel che è accaduto a Roma con la rivolta – anch’essa vittoriosa – contro la nomina di Ranieri ct della Nazionale.

 

geolier e valeria

Decibel Bellini molto probabilmente non sarà reintegrato, saranno altre le motivazioni del divorzio (ci interessa poco in tutta onestà, ci perdonerà). Ma quel che è successo a Napoli, oltre a essere molto divertente, non è da sottovalutare. Nel calcio dei fondi, dei miliardi, dei procuratori eccetera, il business ruota attorno ai clienti. Che saranno bistrattati, costretti a spendere cifre esorbitanti per un biglietto (non a Napoli) o per abbonamenti tv (perciò il pezzotto esiste ed esisterà) ma a volte riescono ancora a incidere.

AURELIO DE LAURENTIIS AL GIFFONI FILM FESTIVALgeolierdaniele decibel bellini 2aurelio de laurentiis pernacchiodaniele decibel bellini 3daniele decibel bellini 4

Ultimi Dagoreport

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…

charlie kirk melissa hortman

FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, GRIDANDO ALL’’’ODIO E VIOLENZA DELLA SINISTRA’’, DOVE ERANO QUANDO IL 15 GIUGNO SCORSO LA DEPUTATA DEMOCRATICA DEL MINNESOTA, MELISSA HORTMAN, 54 ANNI, È STATA UCCISA INSIEME AL MARITO DA COLPI D’ARMA DA FUOCO, CUI SEGUÌ UNA SECONDA SPARATORIA CHE FERÌ GRAVEMENTE IL SENATORE JOHN HOFMANN E SUA MOGLIE? L’AUTORE DELLE SPARATORIE, VANCE BOELTER, ERA IN POSSESSO DI UNA LISTA DI 70 NOMI, POSSIBILI OBIETTIVI: POLITICI DEMOCRATICI, IMPRENDITORI, MEDICI DI CLINICHE PRO-ABORTO - PERCHÉ MELISSA HORTMAN NON È STATA COMMEMORATA ALLA CAMERA, COME KIRK?