vestiti giorgia arianna meloni

GIORGIA E ARIANNA, DUE FACCE DELLA STESSA VESTAGLIA (RIGOROSAMENTE MADE IN ITALY) - LE SORELLE MELONI SI SOMIGLIANO ANCHE NEL LOOK E DETTANO LEGGE NEI GUARDAROBA DELLE MAL-DESTRE:AMANO PANTALONI LARGHI, SCARPE DA GINNASTICA OVERSIZE, PULLOVER GLITTERATI E ORECCHINI VISTOSI - GLI IMPEGNI ISTITUZIONALI HANNO IMPOSTO ALLA DUCETTA UNO STRAVOLGIMENTO NELL’ARMADIO CON L’INSERIMENTO DI TAILLEUR DAI COLORI TENUI (INDIMENTICABILE QUELLO BIANCO INDOSSATO PER L’INCONTRO DA PAPA FRANCESCO), SCARPE SENZA PLATEAU E GIOIELLI MENO CHEAP DEL SOLITO. TUTTI RIGOROSAMENTE DI MARCHI ITALIANI…

Estratto dell'articolo di Lisa Di Giuseppe e Giulia Marchina per www.editorialedomani.it

 

giorgia e arianna meloni 1

«Mi trucco da sola e manco tanto bene». Giorgia Meloni schiaccia la palla alzata da Umberto Galimberti, che aveva detto: «Quelli che le fanno il make up sono bravissimi». Make up che è passato da ombretti brillantinati a labbra contornate in modo impeccabile. La metamorfosi Meloni. Anzi, delle sorelle Meloni. Qualcuno evoca un consigliere dietro le quinte, ma il riserbo sul potenziale armocromista della premier è massimo.

 

Le due donne politicamente più rilevanti in Italia stanno dettando la moda della power woman di destra […]

Giorgia e Arianna sono due facce della stessa medaglia di stile: la premier è più istituzionale, ma quando può cede al casual della capa del partito. Giorgia con i tailleur Armani al passaggio di consegne con Mario Draghi: blu navy al Quirinale, nero con stringate basse per il rito della campanella.

giorgia meloni 9

 

Nulla di casuale: quella scelta conteneva «molti messaggi». Dal «made in Italy» a «innovazione, qualità e orgoglio». Perché Armani rappresentava «tradizione, eleganza» e «lo stile non è forma ma sostanza», signora mia.

 

Quale però sia – al di là del sovranismo anche nel guardaroba – l’interpretazione politica della moda per Meloni non è dato saperlo. Le sorelle sono lontane anni luce da Christine Lagarde con i power-suit Chanel; dai parka di Melania Trump che di fronte ai migranti a rischio di deportazione girava con “I really don’t care, do you?” sulla schiena o si presentava con tacchi vertiginosi a visitare le vittime dell’uragano Harvey.

giorgia meloni 5

 

Ma anche da Alexandria Ocasio-Cortez e l’abito “Tax the Rich” sfoggiato al Met Gala o alle memorie politico-estetiche di Michelle Obama, che con The look firma un testo che, raccomanda il New York Times, dovrebbe essere «studiato dalle generazioni che verranno».

 

Meloni (Giorgia) a palazzo Chigi è tutt’altra cosa di Meloni opposizione. Niente più spazio per le décolleté con plateau e il capello boccoluto con ciuffo-frangia. E quanta notte è passata dalla giovane militante del Msi con caschetto pazzesco e la giacca di pelle nera (video che ovviamente gli strateghi della comunicazione meloniana per le elezioni politiche del 2027 ripropongono a nastro).

 

giorgia meloni vestita di bianco con papa francesco

Ci sono state le gonne a vita alta, della campagna elettorale – plissettate, con la blusa appena dentro – e la bigiotteria un po’ fricchettona: grandi orecchini pendenti, collane lunghe e bracciali vistosi che in alcuni casi tornano ancora oggi, ma di migliore fattura. Ora invece nel portagioie i grandi nomi – italiani, beninteso – della gioielleria, come l’ex albergatore Roberto Coin, che vende in via del Babuino a Roma. Restano invece al polso della presidente la miriade di braccialetti – quasi tutti tricolori – simili a quelli che porta la sorella.

 

giorgia e arianna meloni 5

Unica eccezione, il giuramento al Quirinale, quando alla mano che firmava brillava un sobrissimo tennis di diamanti. In un primo momento della legislatura sopravvivevano anche camicette pastello e i sandali bassi anti-casta. Rari i tacchi: a punta, slingback. No a Manolo Blahnik o Louboutin, Meloni quando può resta fedele alle sue sneaker della Garbatella.

 

Affinità in campagna elettorale: Giorgia urla dal palco da Bari per apostrofare la sinistra mainstream, Arianna fa gol accanto a Edmondo Cirielli a Napoli. Pantalone larghissimo per entrambe, scarpe da ginnastica – quelle bianche oversize di Alexander McQueen sono imprescindibili – pullover glitterato (spesso lo sono anche le scarpe). Stesso gusto anche per la manicure, anni 2000: unghia quadrata, colori morigerati. La donna di destra domina, con comodità.

giorgia e arianna meloni 3

 

La stessa offerta sui palchi di Atreju o nelle occasioni “quotidiane” in cui i paparazzi pizzicano le sorelle d’Italia  […] non disdegna la torinese Borbonese; ma è a Talarico Cravatte che si è rivolta quando ha fatto realizzare venti esemplari da regalare al G7 in Puglia, nel 2024.

 

Da un paio d’anni, poi, domina il neutro: panna, tortora e grigio. Gli abiti a fantasia: una chimera. È antracite l’ultimo tailleur indossato da Meloni a Villa Pamphilij per la visita di Edi Rama. Si gioca anche sulle proporzioni, non sempre azzeccate, con giacche e soprabiti troppo lunghi.

 

giorgia e arianna meloni 2

Indimenticabile total white per papa Francesco nel 2023 durante gli Stati generali della natalità; giacca con la manica di pizzo Ermanno Scervino quando vennero in visita i reali di Giordania – ma con il segno dell’orlo sui pantaloni – o ancora il baby pink del G7.  […] era D.Exterior, brand bresciano che Meloni ama e di cui svuota le boutique (in un’intervista, la fondatrice Nadia Zenola confessava che una volta la premier aveva acquistato ben 102 capi). Giacche da 6-700 euro, completi da 1.500. Scarpe Loriblu, produttore del fermano.

giorgia meloni 2

 

E poi, quel misterioso abito blu pizzo e rete indossato per la cena con i grandi del mondo (e la litigata con Emmanuel Macron) di cui non si era individuato il marchio: sospetta firma italiana. Il vestito celeste a nuvola sfoggiato lo scorso 2 giugno al Quirinale; era cipria il pizzo del 4 luglio, per l’occasione aveva riesumato anche i boccoli biondi da cerimonia […]

 

perfino i tacchi possono essere scusa per mostrarsi “una di noi”, o quantomeno sfuggire ai giornalisti: «Non mi sono stancata di voi, è che mi fanno malissimo i piedi».

giorgia e arianna meloni 4arianna meloni 1giorgia meloni 8giorgia meloni 3giorgia meloni 6giorgia meloni 7giorgia meloni 1edi rama e giorgia meloni vertice intergovernativo italia albania villa pamphilij roma giorgia meloni foto lapresse 1IO BALLO DA SOLA - MEME BY EMILIANO CARLI edi rama e giorgia meloni vertice intergovernativo italia albania villa pamphilij roma GIORGIA MELONI A BARI PER IL COMIZIO DI LUIGI LOBUONO - FOTO LAPRESSEgiorgia meloni 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…