QUESTA OPPOSIZIONE E’ LA MIGLIORE POLIZZA VITA DEL GOVERNO MELONI: SULLE ARMI A KIEV, IL CAMPO LARGO SI FRANTUMA IN 6 MOZIONI - IL MOVIMENTO 5 STELLE CHIEDE LO “STOP ALL'INVIO DI NUOVI ARMAMENTI ALL'UCRAINA” E AVS IMPEGNA IL GOVERNO A “PROSPETTARNE LA CESSAZIONE”. MENTRE IL PD, ITALIA VIVA, +EUROPA E AZIONE RIBADISCONO LA RICHIESTA DI CONFERMARE GLI IMPEGNI ASSUNTI DALL'ITALIA CON L'UNIONE EUROPEA E LA NATO – PENTASTELLATI E DEM SPACCATI SUL GAS RUSSO - DIVISIONI NELL'OPPOSIZIONE ANCHE SUI “BENI RUSSI CONGELATI” E SULLA RICHIESTA DI AVVIARE UNA POLITICA ESTERA E DI DIFESA COMUNE...
Niccolò Carratelli Per "la Stampa" - Estratti
La maggioranza con un testo unitario che è una prova di equilibrismo per mantenere la linea del governo sull'Ucraina. Dando una minima soddisfazione alle istanze leghiste, ma consentendo di offrire un'immagine di apparente compattezza in politica estera. Le opposizioni, come al solito, in ordine sparso, con sei diverse risoluzioni, che oggi verranno votate in Parlamento, dopo le comunicazioni della premier, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo.
E distanze profonde su armi a Kiev e gas russo.
Nel documento del centrodestra non compare mai la parola «armi», né si parla mai di aiuti militari a Kiev. Il sostegno agli ucraini diventa «multidimensionale», con l'obiettivo di «proseguire ogni sforzo per sostenere il processo di pace, continuando a collaborare con gli Stati Uniti e mantenendo coeso il fronte europeo». (...)
Il Movimento 5 stelle chiede senza mezzi termini lo «stop all'invio di nuovi armamenti all'Ucraina» e Avs impegna il governo a «prospettarne la cessazione». Mentre il Pd, Italia viva, +Europa e Azione ribadiscono la richiesta di confermare gli impegni assunti dall'Italia con l'Unione europea e la Nato. I gruppi parlamentari dem si incontreranno questa mattina, prima della convocazione dell'Aula di Montecitorio, dove comincerà il doppio passaggio di Meloni.
Nella loro risoluzione si impegna il governo a continuare a garantire «pieno sostegno» a Kiev «mediante tutte le forme di assistenza necessarie». E a «scegliere senza esitazioni e ambiguità, di fronte alle sfide continue rappresentate dall'amministrazione americana, l'interesse europeo e nazionale». Nessuna subalternità a Trump, quindi, e strenua difesa del ruolo dell'Europa.
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Il testo targato M5s riprende, inevitabilmente, l'approccio critico di Giuseppe Conte sull'Europa «disorientata».
Dunque, si sottolinea la necessità di «promuovere un nuovo protagonismo dell'Unione europea, a fronte della subalternità e dell'incapacità dell'azione politico-diplomatica dimostrata fino ad oggi e preso atto che l'unico processo negoziale in corso è quello promosso dagli Usa».
Inoltre, i 5 stelle vogliono sapere nel dettaglio i costi degli armamenti inviati a Kiev, ora coperti da segreto militare.
Infine, punto controverso già presentato nelle precedenti risoluzioni e su cui il Pd ha sempre votato contro, si chiede «di rivalutare la possibile acquisizione del gas russo quando sarà raggiunta la pace». Di segno molto diverso il testo di Azione, dove si punta a «garantire il costante sostegno economico e militare dell'Ucraina e, a tal fine, a sostenere l'utilizzo della leva finanziaria rappresentata degli asset sovrani russi».
Stessa sollecitazione da +Europa sui «beni russi congelati», oltre alla richiesta di avviare una politica estera e di difesa comune e di superare il voto all'unanimità in Consiglio europeo. Gli ultimi due punti sono presenti anche nella risoluzione di Italia Viva. I sei testi alla Camera saranno votati per parti separate. Ma nel turbinio di voti incrociati la spaccatura del centrosinistra sarà comunque ben visibile.
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GIUSEPPE CONTE - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE - FOTO LAPRESSE



