bambino sacco amniotico intatto neonato

NASCERE CON LA CAMICIA (DAVVERO) – CI SONO BAMBINI CHE VENGONO ALLA LUCE ANCORA AVVOLTI NEL SACCO AMNIOTICO: È UN EVENTO MOLTO RARO, DI SOLITO C’È UN CASO OGNI 80MILA, EPPURE LA SCORSA DOMENICA A LECCE È SUCCESSO DUE VOLTE E NELLO STESSO OSPEDALE – CHI NASCE COSÌ NON SUBISCE IL TRAUMA DELL’USCITA DALLA PANCIA, NEI PRIMI MESI DI VITA DORME BEATAMENTE SENZA SVEGLIARSI DI NOTTE ED È ANCHE PIÙ… – VIDEO + FOTOGALLERY IMPRESSIONANTE

 

 

Tiziana Lapelosa per “Libero Quotidiano”

 

bambino nato con il sacco amniotico intatto 8

Non uno, ma due bebè "nati con la camicia". Che non è soltanto un modo per dire che la vita sarà fortunata, ma significa proprio che ci si affaccia al mondo completamente avvolti nel sacco amniotico nel quale si è cresciuti durante la gravidanza. E, per rendere ancora più eccezionale l' evento, la fortuna domenica scorsa ha baciato due mamme che hanno partorito nello stesso ospedale, il Vito Fazzi di Lecce, a poche ore di distanza l' una dall' altra.

 

Un «evento raro», visto che un bambino su 80mila nasce con la camicia, «ma pur sempre possibile», fanno sapere dal nido del nosocomio pugliese dove i due maschietti di 3,340 e 3,300 chilogrammi stanno benone insieme alle loro mamme, che tra oggi e domani potrebbero tornare a casa con le loro creature.

 

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Chissà se i due neonati si sono resi conto di nascere. Già, perché tra le prime "fortune" di cui godono questi piccoli "miracolati" c' è quella di non subire, o subire lievemente, il trauma dell' uscita dalla pancia, il cosidddetto trauma della nascita, che sancisce il passaggio dalla vita protetta nella placenta custodita nella pancia della mamma alla vita "terrena" con un distacco non certo delicato.

 

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Nei due eventi di Lecce, come in tutti i casi analoghi, il sacco di placenta ha fatto da cuscinetto ammortizzando i traumi da uscita. Una volta fuori, poi, tutto prosegue come un parto qualsiasi: dopo aver forato il sacco amniotico, il piccolino strilla per "gridare" al mondo la sua presenza, nei piccoli polmoni inizia ad entrare aria dando vita ad una nuova avventura. La placenta, invece, viene analizzata e quindi smaltita.

 

SOGNI D' ORO

La seconda "fortuna" di nascere con la camicia, che in questo caso coinvolge pure la famiglia, riguarda il sonno. Di notti spezzate da pianti laceranti a rivendicare pappe notturne neanche a parlarne. Nei primi mesi di vita, i "nati con la camicia", a differenza degli altri bambini, non hanno bisogno di mangiare di notte ad intervalli regolari, ovvero ogni tre ore. Loro, di notte, dormono. Beatamente.

 

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Per buona pace delle mamme, che possono così recuperare energie altrimenti disperse, e pure dei papà che, se il bimbo non ha bisogno del latte artificiale, spesso non sa cosa fare. I privilegi, tuttavia, non finiscono qui. I nati con la camicia sono perfino più veloci e più bravi nell' apprendere. E già immaginiamo i sorrisi compiaciuti di genitori e parenti di questi pargoletti di appena quattro giorni di vita ai quali l' Asl di Lecce ha rivolto gli auguri: «Benvenuti e buona vita con i vostri genitori».

bambino nato con il sacco amniotico intatto 1

 

UN PO' DI STORIA

L' eccezionalità dell' evento è dato proprio dalla sua rarità e la "fortuna", ovvero una sorta di protezione che accompagnerebbe il bambino per tutta la sua esistenza, deriva dal fatto che la placenta in sé, il ventre, è simbolo di protezione. Addirittura, tra il Seicento e il Settecento, in Inghilterra, nacque un vero e proprio mercato di sacchi o pezzetti di placente nella convinzione che il miracolo si potesse pure trasmettere poggiando l' organo sui bambini da "consacrare" alla felicità. E, mentre per i fortunati, quelli veri, la "casa" materna veniva trasformata in una specie di sacchettino da appendere ad un filo e portare al collo, intorno al XVI secolo, in Italia, venne costituita una vera e propria congrega di nati con la camicia. Si chiamavano i Benandanti, i buoni camminatori.

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Diventati maggiorenni, narra la leggenda, avevano il potere di trasformarsi in un animale per combattere streghe e stregoni e curare le persone colpite da malocchio. Dichiarati eretici dalla Santa Inquisizione, vennero identificati dalla Chiesa come affiliati del demonio. Non proprio una fortuna. Ma erano altri tempi.

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