ita airways lufthansa giancarlo giorgetti carsten spohr

ITA, TU VUO FA’ L’AMERICANA? – LUFTHANSA PUNTA A SALIRE AL 90% DEL CAPITALE DI ITA AIRWAYS ENTRO IL PROSSIMO GIUGNO, SGANCIANDO AL TESORO 325 MILIONI DI EURO – IL CEO DELLA COMPAGNIA TEDESCA, CARSTEN SPOHR, HA INCONTRATO A ROMA IL MINISTRO DELL’ECONOMIA GIORGETTI E LANCIA UN MESSAGGIO CHIARO: “IL PROSSIMO PASSO DA COMPIERE, CON IL SUPPORTO DEL GOVERNO ITALIANO A WASHINGTON, È L’APPROVAZIONE DA PARTE DELLE AUTORITÀ AMERICANE DELLA JOINT VENTURE PER IL NORD ATLANTICO CON UNITED AIRLINES E CANADA” – TRADOTTO: C’È BISOGNO DEL SOSTEGNO DI PALAZZO CHIGI PER GARANTIRE L’OK DEL DOSSIER, PERCHÉ LA NUOVA ITA HA BISOGNO DI UN PARTNER SOLIDO COME UNITED SUL MERCATO USA…

Estratto dell’articolo di Mara Monti per “Il Sole 24 Ore”

 

Carsten Spohr giancarlo giorgetti

L’integrazione tra il gruppo Lufthansa e Ita Airways va avanti, con il prossimo step previsto a giugno per salire fino al 90% nel capitale della compagnia italiana da parte del vettore tedesco.

 

In questi giorni, il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr ha incontrato a Roma il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti per definire la strategia dal momento che «è sempre stata nostra intenzione arrivare al 100%», ha confermato Spohr in questa intervista a Il Sole 24 Ore.

 

«Il prossimo passo che dobbiamo compiere, con il supporto del Governo italiano a Washington, è l’approvazione della joint venture per il Nord Atlantico (con United Airlines e Canada, ndr) da parte delle autorità americane.

 

ITA AIRWAYS LUFTHANSA

Questo è un requisito importante per andare avanti. In generale, penso che per creare sinergie, preferirei accelerare piuttosto che rallentare l’acquisizione, ma senza l’approvazione dell’Antitrust americana, ovviamente l’integrazione non è possibile».

 

Il messaggio dell’alleato tedesco è chiaro: c’è bisogno del sostegno del Governo italiano per garantire l’approvazione del dossier che è già stato depositato negli Usa a fine settembre.

 

La scommessa americana

Joerg Eberhart - Carsten Spohr - Sandro Pappalardo - foto lapresse

Per Ita Airways è essenziale avere un partner solido come United sul mercato Usa, dal momento che opera da sola da quando la compagnia italiana ha interrotto la collaborazione con Delta Air Lines: bisogna affrontare la concorrenza americana in un momento in cui il mercato, specialmente dall’estero verso l’Italia, è ancora forte.

 

La scommessa è che arrivi la risposta americana entro giugno per sfruttare la finestra prevista dal contratto di integrazione, firmato tra Lufthansa e il governo italiano, per salire al 90% dall’attuale 41% e garantire al MEF un esborso di 325 milioni di euro. L’ulteriore 10% resterà in capo al ministero dell’Economia.

 

lufthansa ita airways

Quando arriverà l’approvazione da parte delle autorità statunitensi, Ita Airways pensa già di suggellare questo importante step con un nuovo collegamento verso Houston da Roma Fiumicino.

 

«La tempistica della mia visita di oggi (ieri per chi legge, ndr) non è casuale. Siamo esattamente a metà strada nel processo di integrazione, ci siamo posti come obiettivo 18 mesi, l’integrazione più rapida nella storia del gruppo Lufthansa. Penso che siamo sulla buona strada. Finora abbiamo raggiunto tutti i traguardi: dai voli in code sharing, all’accesso alle lounge, ai programmi di fidelizzazione. Quindi siamo sulla buona strada».

 

[…]  «Se ITA cresce secondo il suo piano industriale, il 2027 sarà il primo anno di completa integrazione e la compagnia italiana sarà al centro degli obiettivi di redditività del Gruppo Lufthansa».

 

Carsten Spohr giancarlo giorgetti

Ita, chiusura in pareggio in termini di EBIT L’Italia continua ad essere un mercato dinamico e nei primi nove mesi ha visto crescere il traffico del 4,7% sostenuto soprattutto da quello internazionale (+7,1 per cento). La scarsità di aerei nelle flotte delle compagnie aeree di tutto il mondo ha fatto aumentare le tariffe.

 

«Il mercato è dinamico, ma al momento siamo piuttosto limitati per motivi di capacità a causa dei problemi ai motori della Pratt & Whitney - spiega Joerg Eberhart, ceo di Ita Airways -. Abbiamo una media mensile di 18 velivoli a corto raggio fermi a terra, dagli Airbus 320neo, 321neo oltre agli A220. Questo è il motivo per cui Ita non sta beneficiando appieno di questo sviluppo. L’aumento delle tariffe aiuta e siamo abbastanza soddisfatti in termini di redditività».

 

ALITALIA ITA AIRWAYS

Nei primi 10 mesi, il vettore italiano ha registrato un fatturato in crescita del 2,7% a 2,4 miliardi di euro, con 14 milioni di passeggeri in calo del 7% a causa della capacità inferiore da impiegare sul mercato. «Pensiamo di chiudere l’anno con una crescita del fatturato del 2% rispetto allo scorso anno e con un sostanziale pareggio di bilancio a livello di EBIT», aggiunge Eberhart.

 

Sull’indebitamento netto pari a 1,7 miliardi di euro, in miglioramento di 700 milioni rispetto al 31 dicembre dello scorso anno, pesa il costo del leasing degli aerei. Nonostante le difficoltà dovute agli aerei a terra, secondo il manager Ita Airways è sulla traettoria per raggiungere il break even entro quest’anno in attesa che le sinergie con Lufthansa entrino a pieno regime nel 2027.

 

Piano industriale aggressivo

Joerg Eberhart - Carsten Spohr - Sandro Pappalardo - foto lapresse

Il Piano industriale 2026-2030 prevede l’ingresso di un aeromobile di lungo raggio all’anno a partire dal 2026 e la progressiva sostituzione di aeromobili di vecchia generazione fino ad arrivare al 2030 quando la flotta (attualmente di 101 aerei) sarà quasi tutta di nuova generazione, con consumi di carburante in media del 20-25% in meno.

 

Con questa flotta a disposizione, nella stagione invernale, Ita Airways opererà 53 destinazioni, di cui 16 domestiche, 21 internazionali e 16 intercontinentali, tra cui il nuovo collegamento Roma Fiumicino Mauritius e con 46 accordi di code sharing.

 

[…]

 

Pesano gli slot ceduti a Linate

ita airways 2

Se Roma Fiumicino is the place to be, diventato l’hub per il Sud Europa del gruppo tedesco, gli aeroporti milanesi restano al centro della strategia di Ita e di Lufthansa.

 

Tuttavia, pesano gli slot ceduti come remedies richiesti dall’Antitrust europeo per approvare l’integrazione: «Ita non è più forte come prima a Milano Linate dopo la cessione degli slot a easyJet ed ad Air France-KlM - ammette Eberhart - Le quali in alcuni casi hanno spostato alcuni voli da Malpensa a Linate, rendendo le loro rotte più profittevoli.

 

Questo potrebbe portare a una situazione in cui Ita potrebbe uscire dal mercato di alcune destinazioni, creando di conseguenza un nuovo monopolio, esattamente quello che la Commissione Europea voleva evitare».

 

ita airways 1

Una situazione paradossale, su cui Lufthansa cerca di venire incontro: «Si tratta di un mercato molto importante per noi, che cerchiamo di ottimizzare - aggiunge Spohr - Ad esempio, abbiamo deciso di collegare l’hub di Vienna a Linate, rinunciando agli slot dedicati ad un’altra destinazione. […]

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