IL PEGGIOR NATALE CINEMATOGRAFICO DELLA NOSTRA VITA - NELLA GUERRA DEI POVERI DI UN GIORNO DI NATALE CON IL 30 % IN MENO DI SPETTATORI IN SALA RISPETTO A UN ANNO FA, “COLPI DI FULMINE”, IL POST-CINEPANETTONE DI DE LAURENTIIS BATTE TUTTI - BISOGNA VEDERE COME SI EVOLVERÀ LA BATTAGLIA NEI GIORNI PIENI NON PIÙ DI FAMIGLIOLE INTOSSICATE DI PANETTONE, MA DI PISCHELLI IN LIBERI USCITA, CHE DOVREBBERO PREMIARE I “SOLITI IDIOTI” - IN AMERICA, IL MUSICAL “LES MISÉRABLES” STRAPAZZA IL VIOLENTISSIMO “DJANGO UNCHAINED” DI TARANTINO CON 18 MILIONI DI DOLLARI A 14…

Marco Giusti per Dagospia

Evvai! Nella guerra dei poveri di un giorno di Natale con il 30 % in meno di spettatori in sala rispetto a un anno fa, "Colpi di fulmine", il post-cinepanettone di Aurelio De Laurentiis con Christian De Sica e Lillo&Greg batte tutti e vince almeno il panettone day con 1 milione e 189 mila euro di incasso (totale 4.141 mila), distanziando "I 2 soliti idioti" di Pietro Valsecchi, che arraffano solo 943 mila (totale 3.583 mila), i nani rompi cazzo de "Lo Hobbit", solo 856 mila (totale 9. 204 mila) e i tre Albanese di "Tutto Tutto niente Niente" con 792 mila (totale 5. 004 mila).

Ancora più sotto il mistico polpettone fusion con tigre di carta "Vita di Pi", 486 mila e "Ralph Spaccatutto", che non ha spaccato proprio nulla con un bottino di 380 mila. Beh, è comunque una bella vittoria per Aurelio De Laurentiis, irriso per la sua scelta di contropiede, anche se è magrissima, visto che gli incassi sono per tutti la metà di quelli dell'anno scorso e si teme che nessun film italiano riuscirà a arrivare a 10 milioni da qui a Capodanno e sembra proprio che si stia delineando qualcosa come IL PEGGIOR NATALE CINEMATOGRAFICO DELLA NOSTRA VITA.

Aiuto! Del resto proprio il film con lo stesso titolo e alla fine più cinepanettonistico di tutti, "Il peggior Natale della mia vita" con Fabio De Luigi, modesto ma onesto, rimane ancora oggi, coi suoi 7 milioni di euro prenatalizi, il maggior incasso italiano stagionale. La giornata di ieri dimostra che Aurelio, magari, non ci aveva visto così male intuendo la crisi generale e puntando su un film dall'impegno e dal costo decisamente più contenuti dell'anno precedente, ben sapendo che qualcosa a Natale, soprattutto in provincia, col faccione di Christian e qualche palla di Natale avrebbe raccolto lo stesso dal pubblico tradizionalista.

Certo, se avesse riproposto un cinepanettone ultraclassic con qualche rutto e scoreggia in più e Belen con le chiappe di fuori, magari, avrebbe incassato anche di più contro film "troppo intelligenti" come "Tutto Tutto Niente Niente" e "I 2 Soliti idioti" che sono tutto tranne che commedie natalizie tradizionali che un pubblico popolare, martoriato dalla politica in tv e da stipendi sempre più miserabili, arde di vedere.

Ma, alla seconda settimana, grazie al passa parola che premia un film magari non riuscitissimo, ma con un Christian che il suo lo fa sempre e un episodio davvero divertente, quello con Lillo&Greg e Anna Foglietta, e grazie alla regola che a puntare sul panettone Motta a Natale si vince sempre, il pubblico ha premiato la scelta di Aurelio e capovolto la tendenza negativa degli incassi del film.

Bisogna vedere, certo, come si evolverà la battaglia di Natale nei giorni pieni non più di famigliole affogate nel panettone, ma di pischelli in liberi uscita, che dovrebbero premiare i film più trasgressivi, i daicazzominchiafigaboh e le botte tra nani e orchi.

Certo, se le cose vanno come sembrano, non è stata un'idea brillante fare uscire a Natale "Tutto Tutto Niente Niente", che avrebbe guadagnato da un'uscita più vicina alle elezioni a fine gennaio e forse è una trovata un po' troppo sofisticata proporre un film politicamente scorretto come "I 2 Soliti idioti", con tanto di Teocoli-Monti liquidato con una pallottola in testa, come cinepanettone in un Natale così triste e depresso.

Alla fine il pubblico, già terrorizzato dalla riapparizione di Bad Santa Silvio da Giletti e dalla D'Urso come fosse Gollum e per niente tranquillizzato dalle parole di Teocoli-Monti sul nostro futuro, ha preferito ritrovare un po' di calduccio con gli avanzi dei cinepanettoni passati di Christian, che due risate tranquille te le fa sempre fare, e non deve coprire orecchie e occhi ai bambini per le troppe parolacce o per l'eccesso di orchi spiaccicati.

Ma il cuore del problema è che, con tutta probabilità, tutti questi sequel italiani natalizi difficilmente ripeteranno gli incassi dell'anno passato (pensare che la regola vuole che il sequel vada meglio del primo film...) e con molta fatica arriveranno, se arriveranno, ai dieci milioni di euro. Bel disastro. E, allora, aveva davvero senso massacrarsi per le 500 sale a Natale?

Intanto in America, lo stesso giorno, il musical "Les Misérables" strapazza il violentissimo "Django Unchained" di Quentin Tarantino con 18 milioni di dollari a 14, mentre in Giappone c'è spazio solo per il trionfo della stagione, un megacartone nazionale al suo dodicesimo episodio, "One Piece Film Z" di Tatsuya Nagamine, tratto dal manga di Eiichico Oda superprimo con un weekend da paura, 9 milioni di dollari, e già superprimo a Natale sul fortissimo "Les Miserables", distanziando i nani rompi cazzo e fracassoni di Peter Jackson, che trionfano in tutto il mondo, solo al sesto posto.

 

VAURO CHRISTIAN DE SICA IN COLPI DI FULMINEAURELIO DE LAURENTIIS lillo e greg in colpi di fulmine I DUE SOLITI IDIOTI I DUE SOLITI IDIOTI I DUE SOLITI IDIOTI TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE OLFO I DUE SOLITI IDIOTI TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE CETTO LAQUALUNQUE tarantino TARANTINO DJANGO UNCHAINED

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