“A ME PRATICAMENTE INTERESSA SOLO LA SORCA” - STREPITOSA INTERVISTA A REMO REMOTTI, 88 ANNI TRA TEATRO, POESIA, CINEMA, MANICOMI E MOLTE MIGNOTTE - “HO DOVUTO SMETTERE DI PRENDERE IL VIAGRA (3 BYPASS), MA NON SERVE L’EREZIONE PER FAR GODERE UNA DONNA” - “NANNI MORETTI È UN GRANDE ARTISTA, MA ANCHE UN MORALISTA CHE FATICA A DEFINIRE LA PROPRIA SESSUALITÀ” - LAURA BETTI E PASOLINI UMANAMENTE NON VALEVANO UN CAZZO…

Malcom Pagani per "il Fatto Quotidiano"

A 88 anni, la sintesi è un obbligo: "A me praticamente interessa solo la sorca". Di tutte le multiformi attività di Remo Remotti, attore per Bellocchio, Scola e Moretti, cantante, poeta e scrittore, la conquista è ancora la principale. "Ci proverei con chiunque, ma amo concedermi il lusso di frenarmi. Non c'è cosa più squallida di un vecchio arrapato e il mio profilo corrisponde ad altro. Sono un santo e come tale, faccio miracoli. Ho messo al mondo una figlia a 65 anni, quando Gary Cooper e Tyrone Power, per dire, erano già morti. Si chiama Federica, è meravigliosa e mi somiglia. Peccato che quando mi sente parlare di sorca avverta il bisogno di sputarmi in faccia. Le manca un po' di follia paterna, ma io non mi stanco di ricordarle i precetti".

Nato nel '24, rinchiuso tre volte in manicomio, autodidatta raro: "Renato Mambor, amico carissimo a disagio con la doccia e i paramenti borghesi, mi trascinò a 50 anni sul palco dell'Alberichino. Scoprii la recitazione e ricominciai a divertirmi. Fino a quell'età, senza percepibili eccezioni, l'uomo soffre e non capisce un cazzo. Poi deve darsi un'identità, capire dove si trova e definire uno scopo".

L'uomo che va a dormire vestito: "così la mattina sono sempre pronto", il "pazzo" che lo psichiatra Gozzano definì "un grave nevrotico che non s'è trovato mai bene con nessuno e in nessun posto", l'apolide transitato in Germania, Perù e Brasile, l'obiettivo se l'è concesso fuori tempo massimo. A fine agosto, per Iacobelli, ("Ho rubato la marmellata", 256 pgg., 16 euro), Remotti il grafomane sarà in libreria. Nell'attesa, divaga: "Sa chi uccise Trotsky? Lo zio di Christian De Sica, il fratello di Maria Mercader, allora al soldo del Kgb e di Stalin" gettando lo sguardo oltre i previsti orizzonti: "La morte non mi inquieta, ma certo, non vedere più la sorca mi dispiace".

L'avevamo capito.
Sono nato nel cuore del cattolicesimo, del fascismo e della borghesia più gretta. In una parola, nella merda. Così ho dovuto evadere e distrarmi molto presto. Il bordello aveva una funzione salvifica.

Adorava i facili costumi?
Mignotte? Sempre. Ora ho due donne che amo, rapporti extraconiugali. Pagare ciò che ti rende felice è un atto di giustizia.

Sarà contenta sua moglie.
Mi ha mandato ‘affanculo molti anni fa, quando il pisello cominciò a perdere colpi. Prendevo il Viagra, dovetti smettere.

Come mai?
Andai a fare un controllo, mi dissero di accomodarmi in sala operatoria, con una preoccupante arietta da estrema unzione. Ho tre bypass. Il viagra è meglio lasciarlo nel cassetto. Però ho una bella notizia.

Siamo qui.
Alle donne, dell'erezione, importa relativamente. L'orgasmo si raggiunge in tanti modi e io continuo a fare capriole di qua e di là: chi sta meglio di me? Che cazzo posso volere di più dalla vita?

Non sappiamo risponderle.
La aiuto io. Niente. Sono paraculo e figlio di puttana, libero e artista. Ancora ieri ho fatto mezzanotte urlando come una bestia poesie davanti al pubblico.

Sono soddisfazioni.
Luisa Pistoia, la madre di mia figlia, straordinaria scopritrice di talenti, la conobbi così. Mostrandomi per quel che ero. Lei frequentava solo pezzi di merda, mi ascoltò e decise di stare con me. Stavo per partire in direzione di Acireale. Nanni Moretti mi aveva scelto per "Palombella Rossa". Le dissi: "Vieni con me? Facciamo un figlio?".

Risposta?
Luisa ha due coglioni enormi. A me mancano. Naturalmente partì e come per incanto, rimase incinta. Gliel'ho detto. Sono un santo. Faccio miracoli.

Con Moretti lei ha fatto 3 film.
Remotti è l'anagramma perfetto di Moretti, ci aveva fatto caso? Il padre di Nanni, Luigi, era con me nell'opera Balilla.

Come lo conobbe?
Ai tempi di "Io sono un autarchico" gli portai un trattamento che avevo scritto su Freud pensando a una ragazza.

Non mi dica.
Era greca, bellissima, lo feci volentieri. Per la sorca, come le ho detto, questo e molto altro.

Quanto altro?
Mi misi con una tedesca. Il padre la picchiava e lei menava me. Scappai di notte con un camion verso Livorno. Lei mi raggiunse. E mi riempì di calci sui coglioni. Quella volta raschiai il fondo. La denunciai.

Lei raccontò di aver pisciato addosso a un poliziotto.
Falso. Me lo inventai per colorare la vicenda. Mi ero imbarcato per New York e mi ritrovai a Genova. Diedi di matto. Venti giorni di manicomio. L'offesa all'autorità costituita rendeva il racconto irresistibile.

Torniamo a Moretti?
Mi ascoltò, fece passare 5 anni, girò "Ecce Bombo" senza di me e poi mi richiamò per interpretare Freud in "Sogni d'oro". Un buon amico e un grande artista capace di amministrarsi. Lo invidio, a me dei soldi non frega un cazzo.

Artista felice?
Non tanto. Non avendo trovato dio, non ha trovato un cazzo. E infatti il suo ultimo film, "Habemus Papam", è tutto fumo e niente arrosto. Nanni è rovinato da egocentrismo, egoismo e da un certo moralismo.

Moralismo?
Quando gli parlavi di fica si incazzava. Sembrava pendesse dall'altra parte.

Da quale parte Remotti?
Dalla parte di chi fatica a definire la propria sessualità. Nanni aveva un rigore feroce, un comportamento strano e chiuso nei confronti del piacere. Ma è acqua passata. Non lo vedo da anni. Quando i registi montano sul piedistallo perdono la testa. Non è grave, a me piace stare con la gente semplice.

Il giorno del debutto?
Tremavo e inciampai nelle cazzate tipiche dei dilettanti. In platea c'erano mio cognato, Loy e Bellocchio.

Sul palcoscenico?
Girone, Pamela Villoresi, Laura Betti. Catapultato da un pianeta di merda, quello della pittura, trovai l'ambiente ideale.

Della Betti ha buoni ricordi?
Esiste l'uomo ed esiste l'artista. Lei e Pasolini, letterariamente, erano giganti, ma come esseri umani non valevano un cazzo. Erano pieni di odio e di rancore, non di amore.

E lei?
Ero figlio unico di madre vedova. Mi diseredò a 87 anni: "Sei sterile, non avrai mai figli, non ti lascio un cazzo". Sono diventato autonomo, è già un primo passo. Siamo quello che pensiamo. E io penso mirando in alto.

Alla fine vede sempre Roma.
Avevo scritto una poesia per dire addio: "Me ne andavo da quella Roma puttanona e fascistoide, da quella Roma del volemose bene e annamo avanti". Non ce l'ho fatta. E sono tornato indietro.

 

Remotti Ho rubato la marmellata jpegremo remotti in una scena del film la canarina assassinata jpegremo remotti jpegremo remotti freud in sogni d oro di nanni moretti jpegremo remotti e nanni moretti in bianca jpegREMO REMOTTI jpegremo remotti jpegremo remotti jpegREMO REMOTTIremotti berlino

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”