travaglio dalla busi

1. ALDO BUSI CONTRO TRAVAGLIO, DIFENSORE DELLA PRIVACY OMOSESSUALE DI LUCIO DALLA 2. “QUESTO DIRITTO ALLA PRIVACY SESSUALE PERÒ “IL FATTO” NON L’HA MAI RISPETTATO VERSO LA SESSUALITÀ DI SILVIO BERLUSCONI, MENO IMMORALE DI QUELLA DI DALLA PERCHÉ ESIBITA”

MAIL DI ALDO BUSI A DAGOSPIA

busi e travagliobusi e travaglio

 

Se mai dagospia.com deciderà di pubblicare il mio testo apparso oggi lunedì 9 marzo su “il Fatto”, benché Vi sarei grato se non lo pubblicaste, desidero si sappia che ho strenuamente tentato di ritirarlo per dissociarmi da quella testata ma era già andato in stampa, e questo subito dopo aver letto l’articolo di Marco Travaglio in difesa dell’indifendibile Lucio Dalla.

 

LUCIO DALLALUCIO DALLA

Tale articolo del Direttore, del 7 marzo, è apparso a fianco di quello di Pino Corrias, articolo, quello di Corrias, che senza altri ammennicoli nei dintorni avrebbe fatto il punto sull’unica cosa che ancora si poteva dire e ribadire senza altre divagazioni minate dalla sufficienza del dandy da strapaese: che la furbesca, miope, tenebrosa, omofoba e angosciante condotta di Dalla è stata disastrosa non solo per la crescita civile e culturale della nazione ma persino per il suo compagno di una vita, spacciato in chiesa durante le esequie per suo “fedele collaboratore”, il quale, in mancanza di un testamento, è stato privato di ogni diritto di successione patrimoniale  -  elemosine a parte, forse.

           

MARCO ALEMANNO E LUCIO DALLA MARCO ALEMANNO E LUCIO DALLA

Travaglio si lancia in una difesa spericolata e romantica, per non dire altro, del diritto alla privacy in tema di sessualità, cioè, nello specifico dallesco, offre uno scudo all’ipocrisia più nefasta e nefanda che permette ai suoi interessatissimi e disgraziati adepti di mietere ricchi allori in ogni campo (a loro gli onori e a me, tanto per citarne uno perché poi così tanti non siamo, gli oneri, le querele e ogni smacco e marameo).

           

BUSI E TRAVAGLIO BUSI E TRAVAGLIO

Io non ne posso più di gente che miete solo messi altrui senza aver mai seminato niente su cui fondare un cambiamento di civiltà, una speranza politica e laica per tutti i cittadini indistintamente, niente ha mietuto mai questa genia saprofita di ligi chierichetti a buco ritto a parte il facile sentimentalismo canzonettaro o letterario di uno zero come tanti, non isolato, però di panza, panza molto capiente in fatto di mercato e quindi di ogni specie di santi in paradiso, a destra, a sinistra, dove più fa comodo a entrambe le parti una e trina e, se occorre, doppia, sdoppiata, rasente e anche in absentia per accordi tra collusi al business del consenso.

           

LUCIO DALLA RON FRANCESCO DE GREGORI GIANNI MORANDILUCIO DALLA RON FRANCESCO DE GREGORI GIANNI MORANDIMARCO ALEMANNO E LUCIO DALLA MARCO ALEMANNO E LUCIO DALLA LUCIO DALLA IN VISITA AL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DI ASSISI LUCIO DALLA IN VISITA AL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DI ASSISI FOTORITRATTO DI ALDO BUSIFOTORITRATTO DI ALDO BUSI

Il Dalla, abile facitore e propalatore di marcette populiste, omosessuale rinnegatore di se stesso non certo a letto ma dove conta affermarsi se si ha il talento della libertà da diffondere dando il buon esempio, cioè sulla pubblica piazza, e menefreghista doc, non ha fatto niente per i diritti civili, quindi remandovi scientemente contro, dei più deboli, tra cui quei cittadini cosiddetti gay e lesbiche che tuttora in Italia sono visti come degli appestati dalla clericalissima e corrottissima classe politica dominante che premia i “diversi” se si attengono al ruolo di macchietta o di “discreto” e “insospettabile”, che della macchietta è la ridicola esaltazione piccolo borghese ovunque, televisione, parlamento, spettacolo, Chiesa, imprenditoria, sport e, ovviamente, nel giornalismo anche più impegnato (anche se, per quanto a schiena dritta, si direbbe impegnato a raddrizzare le zampe ai cani tanta è la paura dell’omosessuale occulto di venire azzoppato lui: perché chi parla di politica e di etica civile senza esprimersi sul motore stesso dell’economia, cioè sulla propria inconfessabile sessualità e sui suoi fantasmi desideranti o rimossi o frustrati o vissuti di nascosto anche da se stesso, non ha ancora detto nulla in tema di politica e di riforme e di cambiamento che valga la pena di ascoltare, tesi centrale del mio ultimo e imminente romanzo).

travaglio, COMUNIONEtravaglio, COMUNIONE

           

LUCIO DALLA IMPELLICCIATO LUCIO DALLA IMPELLICCIATO

Questo diritto alla privacy sessuale però “il Fatto” non l’ha mai rispettato verso la sessualità di Silvio Berlusconi, seppure parimenti devastante su altri piani ma infinitamente meno immorale di quella di Dalla perché manifesta, esibita sia al pubblico ludibrio dei bacchettoni sia alla segreta invidia dei più italioti, e però oziosamente perseguita e perseguitata nei tribunali per una faccenda, massimamente, di un paio di mesi in meno rispetto a una età del consenso saltata ormai da almeno trent’anni nella vita sociale e civile e sessuale in ogni parte del mondo e che nelle prostitute schiavizzate sotto gli occhi di tutti ai cigli delle strade nostrane arriva a malapena ai sedici senza che nessuno muova istituzionalmente una falange (basti vedere di che cosa sono capaci le baby gang di quattordicenni organizzate probabilmente dai genitori stessi molto più vampiri pedofili sfruttatori dei loro eventuali estimatori da ricattare, anche se a costoro ben gli sta e malgrado dovrebbe essere un reato da depenalizzare almeno oltre i quattordici anni ovvero da aggiornare nei suoi ipocriti, obsoleti e patetici paletti anagrafici portatori di criminalità indotta poi soggetta alla discrezionalità di giudici più o meno ammanicati con la classe sociale o di potere degli accusati, che alla fine della sonata giuridica e mediatica mi sembra la facciano spudoratamente fin troppo franca).

LUCIO DALLA CON LA MADRE LUCIO DALLA CON LA MADRE

           

LUCIO DALLA MARCO ALEMANNO CON DON ILDEFONSO CHESSA LUCIO DALLA MARCO ALEMANNO CON DON ILDEFONSO CHESSA

Secondo lo zelante Travaglio che, almeno sul giornale, ha l’ultima parola e azzera di fatto l’opinione di Corrias ridotta a mero pretesto per il suo direttoriale testo con tutti i crismi della sacralità più monsignorile, Dalla, al contrario quindi di me, ci avrebbe dato “una lezione di eleganza, di discrezione e di stile” risparmiandoci “il rito tragicomico del coming out”, che sarebbe una forma di esibizionismo consona tutt’al più ai programmi di Barbara d’Urso (eh sì, la signora  è dei “de” con la minuscola) ovvero, deduco, ai carri mascherati di pessimo gusto di gentaglia, sempre come il sottoscritto, che farebbe meglio a stare zitta e a spargersi cenere sul capo secondo riti più discreti, eleganti e dallo stile più di inconfondibile e permessa grazia. Convinto lui...

LUCIO DALLA LUCIO DALLA berlusconi rubyberlusconi ruby

           

Morale: Travaglio stia pure con i suoi cadaveri di fatto o ambulanti che siano, un vivo come me è al di sopra della sua portata e del suo foglio. Mi tolgo di mezzo più che volentieri, e rimpiangerò solo di aver dato alla Società Editoriale il Fatto ben due libri  -  per fortuna, secondo i resoconti rapportati alla tiratura, andati malissimo.

FUNERALI LUCIO DALLA FUNERALI LUCIO DALLA

           

Non mi è riuscito di bloccare il testo pubblicato oggi, ma di sicuro “il Fatto” non avrà, come mi ero ripromesso, l’anticipazione di Vacche amiche (un’autobiografia non autorizzata) in uscita tra una decina di giorni.

           

Spero almeno che tanta fatica sprecata serva a fare un bel po’ di pubblicità anche al mio romanzo: è proprio bello, divertente, sessuale, logico, compassionevole, avveniristico, anticlericale e di quella sana oscenità pagana di una volta, e non c’è niente di paragonabile in giro in libreria, figuriamoci sui giornali, uno si rifà proprio la bocca e i sensi tutti.  

LUCIO DALLA CON RON LUCIO DALLA CON RON

            Bella forza, m’ha detto uno che ha avuto il privilegio di leggerlo in anteprima, l’hai scritto tu.

 

Aldo Busi    

 

LUCIO DALLA HA FATTO BENE O NO A TENERE NASCOSTA LA SUA OMOSESSUALITÀ? - PINO CORRIAS CONTRO MARCO TRAVAGLIO

 

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/lucio-ha-fatto-bene-no-tenere-nascosta-sua-omosessualit-95972.htm

 

Aldo Busi con Cinzia Monteverdi Aldo Busi con Cinzia Monteverdi

LUCIO DALLA E MARCO ALEMANNO LUCIO DALLA E MARCO ALEMANNO

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…