
SIGNORI & SIGNORINI CHE NON NE POTEVA PIU' DI CONDURRE PER SEI MESI IL BARACCONE DEL "GRANDE FRATELLO" - "AVEVO MANIFESTATO LA MIA STANCHEZZA ALL’AZIENDA E PIER SILVIO BERLUSCONI HA ACCOLTO LE MIE PERPLESSITÀ" - PER PRESENTARE LA PROSSIMA EDIZIONE "VIP" DEL PROGRAMMA, ALFONSINO HA FATTO PRESENTE AL BISCIONE L'IMPORTANZA DEL CASTING, DA AFFIDARE ALLE MANINE SANTE DI MARIA DE FILIPPI, ANZICHE' ALL'ENDEMOL, CUI APPARTIENE IL FORMAT - IL SIEROPOSITIVO CIACCI AL GF E LO SCAZZO CON GIULIA DE LELLIS - L'INTERVISTA AL PESCATORE DE "IL VECCHIO E IL MARE", ANGELINA JOLIE CHE INTERPRETA LA CALLAS - L'ANNUNCIO DEL MATRIMONIO CON PAOLINO GALIMBERTI - VIDEO
Estratto dell'articolo di Elvira Serra per il “Corriere della Sera”
Direttore Alfonso Signorini, lunedì sera ha guardato il Grande Fratello di Simona Ventura?
«Certo, se non lo avessi fatto, avrei avuto qualche rotella fuori posto! Ero pieno di curiosità. Con Simona ci siamo sentiti anche quella mattina e le ho fatto i miei auguri. A differenza di altri colleghi, che considerano il passaggio di conduzione un delitto di lesa maestà, io ne sono stato felice. Ancor di più quando ho saputo che lo avrebbe condotto una mia amica».
Ci devo credere?
«Sì. Avevo manifestato la mia stanchezza all’azienda e Pier Silvio Berlusconi, decidendo di affidarlo a un’altra persona, ha dimostrato di aver accolto le mie perplessità. Per sei anni ho condotto sei mesi di fila due Prime Time con due dirette di 4 ore: è qualcosa di impressionante. Facevo il pendolare, mi alzavo alle 6 del mattino per prendere un treno e tornare a Milano dopo essere andato a dormire alle 3».
[…] Non rivendica la scelta di superare il regolamento che escludeva i concorrenti con l’Hiv?
«Ah certo, sono stato io a volere a tutti i costi Giovanni Ciacci, è una cosa per cui mi sono battuto. Era scandaloso che un sieropositivo per regolamento di Endemol non potesse partecipare ai reality, sull’Isola dei Famosi era la stessa cosa.
Ed è stato incredibile dover informare il pubblico che la presenza di un sieropositivo nella casa non era pericolosa per gli altri concorrenti».
Giulia De Lellis disse: «Se un gay o un drogato si attacca alla mia sigaretta e al mio drink io non lo finisco».
«E io mi arrabbiai moltissimo. Quella ignoranza non può più essere tollerata».
Anche Manuel Bortuzzo fu una sorpresa.
«Sì. Ad alcuni la sua partecipazione era sembrata un po’ stridente con il programma. E invece era un tema che andava affrontato. Oggi giustamente si parla di inclusione in tv, allora un po’ meno».
maria de filippi e alfonso signorini
Ha nuovi progetti televisivi?
«Se si farà il Grande Fratello Vip, sarà l’editore a comunicarlo e io sarò felice di condurlo. Se non si farà, pazienza». [...]
E nel frattempo continua a essere il direttore editoriale di «Chi», che stasera festeggia 30 anni al Teatro Manzoni di Milano.
«Canterà per noi Matteo Bocelli, al quale abbiamo dedicato la nuova copertina. Tra questa e la prima, con Claudia Schiffer, ci sono 30 anni di storia del nostro paese. Ci rende molto felici avere ricevuto i messaggi di auguri del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni».
Entrò nella redazione di «Chi» da praticante e conquistò l’attenzione della direttrice Silvana Giacobini, temuta come Miranda Priestly nel «Diavolo veste Prada», intervistando Janice Dickinson, ex di Sylvester Stallone, durante il suo viaggio di nozze. Oggi gli uffici stampa non lo permetterebbero.
«Mi sono accorto, passando dall’altra parte della barricata, di non essere per niente amato dagli uffici stampa. Del resto, li ho regolarmente scavalcati».
giovanni ciacci belen signorini valeria marini
Ma il gossip non è morto, oggi, per via dei social? In fondo i personaggi annunciano da soli quello che vogliono.
«Il nostro lavoro si è complicato molto. Il mondo dei social è stato alla base della crisi dell’editoria. Da un lato sui social la star si autogestisce, bruciando le notizie.
Dall’altro condiziona le tematiche, che erano le testate a decidere un tempo, quando si andava in edicola per trovare le notizie. Peccato che gran parte di quello che gira sui social siano fake news».
Lei è stato un grande inviato. Di quale intervista è più orgoglioso?
«Una è quella a Gregorio Fuentes, il pescatore de Il vecchio e il mare, che era stato il compagno di Hemingway. La feci all’Avana. Mi diede un ritratto inedito dello scrittore, del loro rapporto fatto di grandi silenzi e complicità».
Con i libri ha chiuso?
«Al contrario! Ho appena ultimato il mio primo romanzo, dopo 14 saggi, che erano per lo più biografie. Uscirà tra le strenne di Natale, con Mondadori.
È una grande storia d’amore, che nasce dalla mia fantasia ed è molto forte e particolare. Si intitolerà probabilmente Amami quant’io t’amo, prendendo spunto dalla Traviata: lo stiamo definendo adesso».
Il suo bestseller è la biografia di Maria Callas. Le è piaciuta l’interpretazione di Angelina Jolie al cinema?
«Ero molto prevenuto, tant’è che non ero nemmeno andato a Venezia quando mi avevano invitato per la Mostra: Jolie è così lontana dal mondo della Callas, anche soltanto fisicamente... Poi ho guardato il film su Netflix, ingollando due bicchieri di whisky per farmi coraggio, e invece mi ha incantato.
Forse lei era lontana dall’iconografia classica callasiana, ma l’interpretazione è stata talmente intensa e vera che, nonostante la sceneggiatura facesse molta acqua, avrebbe meritato una nomination almeno ai Grammy».
Chiudiamo con il cuore: quando sposa Paolino (Galimberti)?
«Il progetto c’è! Ho avuto 6 anni matti e disperatissimi, per dirla con Leopardi, e da quando sono più libero io e Paolo ci siamo ritrovati, abbiamo passato molto più tempo insieme, weekend in macchina, per esempio in Alsazia e Foresta Nera.
angelina jolie in maria callas di pablo larrain
Durante uno di questi giri ci siamo detti: perché non ci sposiamo? E allora credo proprio che arriveremo a festeggiare i nostri 25 anni insieme con il matrimonio, perché è giusto così».
ALFONSO SIGNORINI ANDREA GIAMBRUNO
PIER SILVIO BERLUSCONI ALFONSO SIGNORINI
alfonso signorini
scontro alfonso signorini e sonia bruganelli 10
ALFONSO SIGNORINI EROE NAZIONALE - CANZONE FEDEZ
MANIFESTO ELETTORALE DI PAOLO GALIMBERTI COMPAGNO DI ALFONSO SIGNORINI