claudia cardinale

AMORI E BOLLORI DI CLAUDIA CARDINALE: “CON SEAN CONNERY CI SIAMO DIVERTITI. FACEVA MOLTO FREDDO SUL SET DELLA TENDA ROSSA, MA L’ATMOSFERA TRA NOI ERA MOLTO CALOROSA” – “CHIRAC A CASA MIA LA NOTTE IN CUI MORÌ LADY D? NON FATEMI RIDERE. LE FOTO ERANO COLLAGE” – IL DUE DI PICCHE A MASTROIANNI (“CHISSÀ SE È VERO”), MARLON BRANDO E DELON: “ALAIN È UN AMICO CI SIAMO RITROVATI SPESSO, SIA NEL FILM CHE NELLA VITA. ABBIAMO CONDIVISO L’ESPERIENZA DEL ‘GATTOPARDO’ E CI HA LEGATO PER SEMPRE” – LA TENSIONE SESSUALE SUL SET E L’ACCORDO SEGRETO CON VISCONTI: “SCOMMISE CHE SAREI CADUTA TRA LE BRACCIA DI DELON IN TEMPI BREVISSIMI. COSÌ, QUANDO MI DIRIGEVA NELLE SCENE D’AMORE, MI DICEVA…”

 

1. LA TENSIONE SESSUALE TRA DELON E CARDINALE

Estratto da “Operazione Gattopardo”, di Alberto Anile e M. Gabriela Giannice (ed. Feltrinelli)

 

alain delon claudia cardinale il gattopardo

[…] Gli ultimi giorni di lavoro vedono davanti alla macchina da presa i soli Delon e Cardinale, impegnati a inseguirsi per le fatiscenti soffitte di Donnafugata.

 

 

Gli ambienti in cui la scena viene girata appartengono per metà al piano mezzanini di palazzo Chigi e per metà (incluso lo stanzone finale col letto a baldacchino) al palazzo Odescalchi a Bassano di Sutri.

 

ALBERTO ANILE - M GABRIELLA GIANNICE - OPERAZIONE GATTOPARDO

 

 

 

La Cardinale ha raccontato che la tensione sessuale in campo era più forte di quanto richiesto dalla  scena, con lo stesso Visconti che soffiava sul fuoco: "Alain era sicuro di sé, della sua bellezza, del suo fascino, e sicurissimo del suo potere sessuale.

 

Così stipulò un accordo segreto con Luchino: scommise che gli sarei caduta tra le braccia in tempi brevissimi. Luchino si divertiva a questo genere di scherzi un po' sadici.

 

Così, quando mi dirigeva nelle scene d'amore con Alain, mi diceva: 'Mi raccomando, Claudina, non voglio baci falsi, false carezze.'.

 

Ma io avevo capito il gioco e, con qualche abilità, riuscii a dribblare: figuriamoci se ero disposta a dare la soddisfazione di comportarmi come una piccola stupida incapace di resistere al fascino di un Delon. Il risultato fu che, dopo tutto questo, Luchino mi ha apprezzata di più" […]

 

 

2. «DISSI NO A BRANDO E DELON SU ME E CHIRAC VOCI FALSE, MA LUI MI SCRISSE UNA LETTERA IN CUI SI DICEVA LUSINGATO»

Estratto dell’articolo di Aldo Cazzullo e Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

CLAUDIA CARDINALE

Claude Joséphine Rose Cardinale, insomma Claudia Cardinale, ad aprile compirà 85 anni. […]

 

Signora Claudia, qual è il suo primo ricordo?

«Il primo in assoluto? L’arrivo degli americani a Tunisi. Per noi era la fine della guerra.

Mi ricordo un soldato che piangeva perché non aveva visto i suoi figli da mesi...».

 

[…] Cosa ricorda della guerra?

«Mia madre che per farci passare la paura ci dava una zolletta di zucchero».

SEAN CONNERY CLAUDIA CARDINALE

 

Lei ha sempre scelto di restare italiana, anche quando si trasferì in Francia. Perché?

«Perché mi sento italiana, anche se di cultura francese. L’ho fatto pure per onorare mio padre; che volle sempre rimanere italiano, anche sotto il protettorato francese».

 

Se la sente di raccontare quando fu stuprata e decise di tenere il bambino?

«L’ho già raccontato nei libri...».

 

Fino al settimo mese lei rimase sul set e nascose la gravidanza. Come visse quel periodo? Come nacque il rapporto con Franco Cristaldi?

«Furono mesi difficilissimi. Lontana dalla mia terra natale. Alle prese con una cultura e una lingua, quella italiana, che non capivo bene. Catapultata nel mondo del cinema, che era al tempo stesso una salvezza e un grande incognita. Cristaldi capì che ero incinta quando andai a chiedere di rompere il contratto. Il mio rapporto con lui si rafforzò in quel momento. Ero diventata trasparente».

 

claudia cardinale fotografata da rodrigo pais

[...] Molti in diverse epoche l’hanno definita la donna più bella del mondo. Si è mai sentita tale?

«No. Mai. Non mi sono mai sentita veramente bella».

 

Perché?

«Chi lo sa... son cose che non si possono veramente spiegare. Da bambina la “bella” della famiglia era mia sorella Blanche, bionda con gli occhi blu. Bella lo era davvero, e lo è sempre stata. Io, così scura, forse sembravo più scontata: in una famiglia di siciliani, per di più in Tunisia...».

 

claudia cardinale c'era una volta il west

[…] Com’è stato lavorare con Visconti?

«Un enorme piacere. Una lezione non solo di cinema, ma anche di vita. Poi eravamo amici; e questo non ha prezzo».

 

È vero che alla fine, dopo l’ictus, dirigeva gli attori con uno sguardo?

«Luchino ha sempre avuto una capacità di espressione fortissima: il suo volto dava tante indicazioni. Poi sì, è vero che dopo l’ictus questo suo talento si è rafforzato».

 

E con Fellini?

«Molto diverso. Divertente. Stimolante. Mi sentivo libera. In 8 e mezzo fu il primo a farmi fare la mia stessa parte...».

 

 

celli leonia claudia cardinale in vaghe stelle dell orsa by luchino visconti

Cosa intende?

«A recitare con la mia stessa voce. Ad accettare la mia voce, capite? Le mie battute, le mie risposte. Fu un atto liberatorio di grande importanza. Un vero regalo che Fellini mi fece».

 

E Sergio Leone?

«Beh, Sergio era delizioso. Divertente, semplice. C’era una volta il West fu un’esperienza stupenda».

 

Lei ha recitato con John Wayne. Che tipo era?

Mastroianni Cristaldi Claudia cardinale

«Molto grande! Era enorme. Molto riservato, ma anche un gentleman. Lui aveva la sua sedia da set, io no. In fondo ero una ragazzina... Così un giorno John me ne regalò una, con il mio nome, che mi ha accompagnata su tanti set. Era un gesto così dolce verso me, che ero poco più di una bambina, mentre lui era un gigante!».

 

E Orson Welles?

Chirac in compagnia di Claudia Cardinale

«Impressionante. Sul set di Abel Gance... Ero piccola piccola in mezzo a delle divinità».

 

E Sean Connery?

«Ci siamo divertiti. Faceva molto freddo sul set della Tenda Rossa, ma l’atmosfera tra noi era molto calorosa».

 

JOHN WAYNE CLAUDIA CARDINALE

È vero che Mastroianni si innamorò di lei, ma lei lo respinse? Perché?

«Lui disse così. Chissà se è vero... Siamo stati amici, quello sì».

 

[…] Ci sarà qualcuno con cui non è andata d’accordo. Monica Vitti, dicono.

«In effetti lavorare con lei non fu la migliore esperienza. La Vitti era ipnotizzante. Forte, intensa; ma era meno abituata di me a condividere la scena con un’altra donna. Non ci fu animosità; ma non ci fu neanche l’inizio di una vera amicizia».

LUCHINO VISCONTI CLAUDIA CARDINALE BURT LANCASTER E IL LEOPARDO

 

È vero che pure sul set delle Pistolere i rapporti con Brigitte Bardot furono difficili?

«No. Assolutamente, anzi tutto il contrario […] La stampa ci voleva nemiche: BB contro CC. Ma non fu affatto così. Intanto lei era la mia “idola” assoluta. [...]».

 

[…] È vero quello che in Francia sussurrano un po’ tutti... [...] Che Jacques Chirac perse la testa per lei.

«Ma no! Non è assolutamente vero. Io avevo appoggiato la sua campagna elettorale, perché in quel momento mi sembrava il presidente più giusto; e così la stampa ne fece tutta una storia. Si figuri: ho detto no a Brando, a Delon e a Marcello... Chirac sarà pure stato un “homme à femmes”; ma non con me».

 

alain delon claudia cardinale il gattopardo

Non è vero allora che il presidente era a casa sua la notte dell’agosto 1997 in cui morì lady Diana?

«Non fatemi ridere. Ma no che non è vero! Pensate, le foto che ci mostravano “insieme” erano collage. […] Chirac era molto imbarazzato per quella voce. Mi scrisse anche una lettera, che conservo, in cui ci rideva su anche lui. Però si diceva anche lusingato».

 

[…]

 

Lei cita Delon e Brando: con loro come andò?

«Brando lo incontrai solo brevemente. Era il mio idolo. Ero molto impressionata. Alain invece è un amico. Ci siamo ritrovati spesso, sia nei film che nella vita. Insieme abbiamo condiviso l’esperienza del Gattopardo, e quella ci ha legato per sempre».

 

LUCHINO VISCONTI E CLAUDIA CARDINALE

[…] Cosa ha provato alla notizia della scomparsa di Gina Lollobrigida? Come la ricorda?

«È per me una grandissima tristezza la scomparsa di Gina. Era una donna così piena di energia e interessi, che non sembrava potesse spegnersi... Condivido le parole di Sophia, resterà accesa nei nostri cuori e nella memoria del cinema».

 

[…] La morte le fa paura?

«No. O, meglio, non ci penso».

 

Come immagina l’Aldilà?

«Vedremo!».

claudia cardinale ruba al prossimo tuo

 

celli leonia claudia cardinale in vaghe stelle dell orsa by luchino visconti

Chirac in compagnia di Claudia CardinaleCLAUDIA CARDINALE ROCK HUDSONJOHN WAYNE CLAUDIA CARDINALE claudia cardinale ruba al prossimo tuoclaudia cardinale ph giorgio lotticlaudia cardinale nell'artwork di blonde on blonde ph jerr schatzberg claudia cardinale cartouche 1 SEAN CONNERY E CLAUDIA CARDINALE - LA TENDA ROSSA sergio leone e claudia cardinaleCLAUDIA CARDINALE JEAN PAUL BELMONDO LA VIACCIAclaudia cardinale jean paul belmondo cartouche 1CLAUDIA CARDINALE ALAIN DELONfoto di claudia cardinale dell archivio tirelliCLAUDIA CARDINALEclaudia cardinaleCLAUDIA CARDINALE E OTTAVIA FUSCO CLAUDIA CARDINALE NEL VIDEO DI LOVE AFFAIRCLAUDIA CARDINALE NEL VIDEO DI LOVE AFFAIRCLAUDIA CARDINALE NEL VIDEO DI LOVE AFFAIRclaudia cardinaleclaudia cardinale a veneziaCLAUDIA CARDINALECLAUDIA CARDINALE E OTTAVIA FUSCOCLAUDIA CARDINALEclaudia cardinale (1)CLAUDIA CARDINALECLAUDIA CARDINALE MASTROIANNIclaudia cardinale -1959 claudia cardinale cartouchealain delon claudia cardinale alain delon claudia cardinale il gattopardoclaudia cardinale jean paul belmondo cartouche 2claudia cardinale rock hudson ruba al prossimo tuoclaudia cardinale jean paul belmondo cartoucheclaudia cardinale piano, piano, non t'agitare claudia cardinale ph sandro becchettistanley baker claudia cardinale fuori il malloppoclaudia cardinale stanley baker fuori il malloppoclaudia cardinale alain delon il gattopardo marina cicogna e claudia cardinaleclaudia cardinale nell’anno del signore CLAUDIA CARDINALE OTTAVIA FUSCO 1alain delon claudia cardinale il gattopardo jacques perrin e claudia cardinale la ragazza con la valigia

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO