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AMORI E BOLLORI DI JUSTINE MATTERA – “STO CON LO STESSO UOMO DAL 2001. A "LA FATTORIA", NEL 2006, HO AVUTO UN BRUTTO LITIGIO CON RANDI INGERMAN. LEI MI DISSE CHE MI PIACEVA RUBARE I MARITI DELLE AMICHE E MI ACCUSO’ DI AVERCI PROVATO ANCHE CON IL SUO. NON CI VIDI PIÙ E LE TIRAI UN PUGNO. AVEVA IL NASO RIFATTO E SICCOME NON VOLEVO ROVINARE L’OPERA, HO MIRATO ALLA MANDIBOLA. HANNO PRETESO CHE IO MI SCUSASSI, MA IN REALTÀ…” – E POI ONLYFANS, I COMMENTI DEI FAN SUI SOCIAL, LA LETTERATURA E…

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Mattia Pagliarulo per Dagospia

 

Molti di noi si ricordano della sexy e frizzante Justine Mattera al fianco di Paolo Limiti, tra gli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila, nel programma Ci vediamo in tv, scelta dal conduttore Rai per la sua somiglianza con Marilyn Monroe, e da allora la carriera della bionda statunitense naturalizzata italiana ha spiccato il volo. Iniziata con la musica, nel 1995 il singolo Feel it ha venduto 24 mila copie, è proseguita tra programmi televisivi, produzioni teatrali e addirittura film, sia per il cinema che per la tv.

 

D: Justine, tra poco taglierà il traguardo dei cinquantadue anni, che bilancio fa?

R: È un bilancio più che altro positivo, direi che ho ancora tanto da fare, ma se ripenso ai miei cinquant’anni più due e a tutto quello che mi ha portato a essere qua oggi mi parte una bella e sana risata. Penso di aver imparato tanto e di aver fatto tante cose da sola. Non ho mai avuto paura di partire, di iniziare, di cambiare e di evolvere. Penso sia questo il segreto.

 

D: Non tutti sanno che ha studiato presso la Stanford University, negli Stati Uniti, laureandosi in letteratura italiana e inglese. È vero che le piacerebbe insegnare ai ragazzi?

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R: Sì, non tutti sanno che ho studiato presso la Stanford University, ma forse perché non leggono neanche il mio profilo. È scritto sul mio profilo Instagram e su Wikipedia, forse non interessa più di tanto alle persone. Eppure mi ricordo di essere stata scelta da Abel Ferrara per Go Go Tales anche perché sono andata a Stanford. Ricordo che lui mi aveva detto: “noi non saremmo mai stati presi da Stanford”. È una scuola molto prestigiosa, è difficilissimo entrare. Ho il mio bagaglio culturale e mi sono laureata in letteratura italiana e inglese, ho fatto una scelta di passione, puntando su quello che mi piaceva di più. Ho trascorso due anni a ingegneria meccanica però era una forzatura, andavo contro me stessa quasi, nonostante fossi bravissima in matematica.

 

Ho comunque goduto molto di ciò che offriva l’università, ho fatto parte di due squadre e avevo un sacco di altri interessi, allora ho scelto quello che mi affascinava e coinvolgeva di più, ovvero la letteratura, mi veniva più facile. Mi piacerebbe insegnare ai ragazzi? Sì, mi piacerebbe ma purtroppo non è stata un’esperienza positiva il mio tentativo di insegnare al liceo, ho notato uno scarso interesse nella letteratura. Avevo chiesto di leggere Uomini e topi di Steinbeck, visto che avrei parlato di quello, e nessuno lo lesse.

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Sono rimasta molto delusa da questo comportamento, perché io non avrei mai nemmeno pensato di presentarmi in classe senza aver letto almeno un libro per rispetto, specialmente nei confronti di una persona che viene una sola volta per fare una lezione speciale. Ci sono rimasta male. Forse si trattava solo di quella scuola o di quei ragazzi. Mi rendo conto che i ragazzi di oggi leggono veramente pochissimo e si sente da come parlano, da come e da cosa dicono. Caspita… mi piacerebbe insegnare, trasmettere la mia passione per la letteratura ai ragazzi, io ci proverei… magari in futuro riuscirò a trovare il pubblico giusto per insegnare.

 

D: Non pensa che una professoressa sexy come lei possa distrarre i ragazzi dallo studio?

R: Spero proprio di no, anzi penso che potrebbe essere un incentivo a frequentare più spesso i corsi, per magari leggere di più. Io penso che sia ridicolo giudicare il valore di una persona in base a come è vestita o a cosa ha fatto nel passato. Ho fatto la showgirl ma sono pure laureata. E allora?

D: Nuoto, corsa, bicicletta: il suo fisico è scolpito dallo sport, e fa veramente concorrenza alle ventenni. Che rapporto ha con il suo corpo?

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R: Fare concorrenza alle ventenni non è il mio obiettivo. Io vedo bene la mia età. Ho quasi cinquantadue anni e se si fa sport in maniera costante, se si mangia bene e se ci si ama a sufficienza si può arrivare a essere come me. Il mio corpo è il prodotto di anni e anni di attività fisica, di passioni, di felicità. Penso che si legga in faccia, e anche sul corpo, ciò che è stato il passato. Non che non si possa cominciare a qualsiasi età, io a quarantacinque anni ho corso la mia prima mezza maratona e mi piace pensare che qualcuno possa anche essere ispirato dal mio esempio. Seguo la voglia di uscire di casa e andare a correre, con questo mi sembra già di aver assolto al mio compito in modo esemplare.

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D: È mamma di due figli. Quanti anni hanno e che mamma è?

R: Sono mamma di Vincent di 15 anni e di Vivienne di 13. Sono americana, ma dopo tanto tempo in Italia mi si è attaccata questa cosa tipica italiana, sono una mamma ansiosa, molto presente, mi piace portare i miei figli a scuola e poi andare a prenderli, faccio dei “numeri” per esserci sempre. Mi piace assistere alle loro gare sportive e quando lavoro provo a organizzarmi meglio che posso, anche con modi incredibili per tornare. Se sono in teatro, appena finito torno a casa, partendo magari dal Friuli per arrivare a Milano la mattina per preparargli la colazione. Chi l’avrebbe mai detto?

 

D: È molto corteggiata dai ragazzi giovani? Se sì, le fa piacere o la infastidisce?

R: Non sono molto corteggiata dai ragazzi giovani, c’è una bella differenza tra un corteggiamento e due commenti lusinghieri sui social. I complimenti fanno sempre piacere poi, ripeto, non sono così tanto corteggiata, forse perché non do spazio al corteggiamento. Sono sposata e tra gli allenamenti, i miei figli e il lavoro non è che ho tanto tempo da dedicare ad altro.

 

D: Lei è insieme allo stesso uomo da anni. Ci sveli il segreto?

R: Sono insieme a Fabrizio dal 2001, è un botto di tempo e direi che comunque siamo anche noi in crescita, siamo cresciuti insieme. Nonostante il lavoro, bisogna avere tempo per la coppia perché avendo due figli non è così facile avere una certa intimità a casa, eppure riusciamo a essere felici insieme condividendo l’amore per lo sport, i viaggi, il cinema. Abbiamo tante cose in comune e viaggiamo da soli, così recuperiamo tempo per noi

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D: Spesso il suo nome viene accostato al Grande Fratello Vip o all’Isola dei Famosi, ma non figura mai nel cast ufficiale, perché?

R: Non sono mai nel cast ufficiale perché per me sarebbe troppo difficile lasciare i miei figli. Se non ci sono io non riescono ad andare agli allenamenti, sono ciclisti, e poi vivrei male un lavoro di tre mesi lontana da loro.

 

Pensare di dover stare su un’isola a fare niente mentre loro lottano per fare i compiti o per fare sport mi verrebbe il magone, non potrei godermi nemmeno l’esperienza sapendo di averli lasciati in difficoltà. Non che siano piccolissimi, (ride) ormai stanno crescendo, però hanno ancora bisogno di me. Chissà se ci sarà un momento in cui potrò dire “ok, adesso posso fare una cosa da sola, lontano da voi”. Il difficile è quello, poi in realtà a un certo punto dici “ok, se riescono a pagarmi abbastanza potrei anche dire di sì”, ma non dispongono di quelle cifre e allora giustamente rimango a casa.

 

D: Ha scritto un libro molto intenso dal titolo Just me, edito da Cairo. Di cosa parla?

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R: Just me, come dice il titolo, parla di me, è la mia biografia. Quando mi hanno chiesto se fossi interessata a scrivere un libro ci ho pensato quattro, cinque volte prima di accettare perché la scrittura è un lavoro duro, è un lavoro serio e non pensavo di essere all’altezza, però poi, ripensandoci… se non ora, quando? Ci sono tanti treni nella vita e sono convinta che bisogna saltarci su, visto che poi passano. In fondo, non c’era regalo migliore per i miei cinquant’anni, è un po’ un ritorno alle origini: la lettura, la scrittura, quello che ho studiato. È un’idea inaspettata per il pubblico, una cosa che mi poteva arricchire. Spero che sia in un qualche modo di ispirazione per le persone. Sono arrivata da un paese piccolissimo situato sul confine est della città di New York, quindi da qui il libro ripercorre la mia infanzia fino a dove sono adesso.

 

D: Ha quasi 575 mila follower su Instagram. Che regalo promette di fare ai suoi fans, che la seguono con così tanto calore al traguardo dei 600 mila?

R: (Ride) Cosa prometto ai miei fans? Io sono sempre stata molto disponibile con i miei fans, non ho mai negato una foto a nessuno, mi piace chiacchierare con la gente. Le persone mi hanno sempre incuriosito, mia figlia mi dice sempre “ti perdi sempre nelle chiacchiere”, perché parlo veramente con tutti. Spero di poter offrire qualcosa di interessante.

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D: Va molto di moda aprirsi un profilo OnlyFans, lei ce l’ha? Cosa ne pensa?

R: Non ho un profilo OnlyFans. Purtroppo ha una connotazione molto negativa, è tremendamente triste. Sicuramente potrei guadagnare molto, ma per rispetto della mia famiglia non lo faccio.

D: Nel 2006 a La Fattoria abbiamo assistito a un litigio molto acceso, quasi fisico, con la collega Randi Ingerman, che è successo? Vi siete più viste? Avete chiarito?

R: Sì, nel 2006 ho avuto un brutto litigio in televisione con Randi Ingerman. Lei mi accusò di aver provato a rubarle il marito, che si chiamava Luca, ed era assurdo perché non avevo nessun interesse. Lui era un caro ragazzo, parlavamo con lei, però mai, mai, mai mi sarebbe passato per la testa di avere qualcosa a che fare con lui, era veramente incredibile! Ha anche detto, in onda, che mi piaceva rubare i mariti delle amiche ed era una cosa talmente lontana da me che non ci ho visto più, anzi ho visto rosso e le ho dato un pugno.

 

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Ricordo che quando glielo stavo per tirare ho pensato di prenderla sul naso, ma poi osservando il suo naso rifatto, e rifatto così bene, non ho voluto rovinare l’opera e allora ho mirato alla mandibola e le ho detto che se la trovavo lungo la mia strada la investivo (ride).

 

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Ovviamente la D’Urso ha preteso che io mi scusassi davanti a tutto il pubblico e a Randi, io l’ho fatto volentieri, ma in realtà non ci siamo mai chiarite in seguito. E con una come Randi Ingerman, che aveva diversi problemi di salute, e di questo mi dispiace, era impossibile. Lei si è immaginata un qualcosa che non aveva niente a che fare con la realtà e allora ho lasciato perdere. Non so dove sia adesso, ma spero che si sia curata e che stia bene.

 

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