andrea agnelli emma winter francesco calvo

1. INNAMORATO PERSO, ANDREA AGNELLI NON HA PER NIENTE METABOLIZZATO L’ADDIO DELLA EX MODELLA TURCA DENIZ AKALIN CHE HA RAGGIUNTO IL MARITO FRANCESCO CALVO A BARCELLONA 2. LA MOGLIE DI AGNELLI SI È INSEDIATA CON I DUE FIGLI NELLA DOVIZIOSA MAGIONE DI LONDRA ED ORA, OLTRE ALLE BEGHE LEGALI PER LA SEPARAZIONE, ANDREA DEVE SBROGLIARE L'AFFIDAMENTO DEI FIGLI

Andrea Agnelli Andrea Agnelli

1. DAGOREPORT

Delirio a Torino. Innamorato perso, Andrea Agnelli non ha per niente metabolizzato l’addio a Torino della ex modella turca Deniz Akalin che, insieme con la figlia, ha raggiunto il marito Francesco Calvo a Barcellona, dove è diventato il numero 2 della squadra di Messi e Suarez.

 

DENIZ AKALIN MOGLIE DI FRANCESCO CALVODENIZ AKALIN MOGLIE DI FRANCESCO CALVO

Il servizio fotografico pubblicato questa settimana da “Chi” ritrae il presidente della Juventus in completa solitudine. La moglie si è insediata nella doviziosa magione di Londra ed ora, oltre alle beghe legali per la separazione (la moglie gode della comunione dei beni), occorre aggiungere il lato più doloroso per Andrea Agnelli: i due figli, un  maschio e una femmina, sono con la madre sulle rive del Tamigi.

andrea agnelli emma winter deniz akalin francesco calvo da chiandrea agnelli emma winter deniz akalin francesco calvo da chi

 

Questo colpo di fulmine tra il rampollo Agnelli e la moglie del responsabile del marketing della Juve è scoppiato a maggio scorso, una settimana prima della finale di Champions con il Barcellona. Un delirio dei sensi che ha inquietato (eufemismo) John Elkann, che ormai si sente il patrono della dinastia, al punto che non mette più piede allo stadio e addirittura l’annuale partita in famiglia a Villar Perosa che inaugura la stagione, quest’anno è saltata.

 

francesco calvofrancesco calvo

Non solo. La ricca buonuscita ottenuta da Francesco Calvo ha fatto arricciare la fronte dei soci della Juventus che hanno chiesto spiegazioni, da una parte. Dall’altra, addebitano la crisi della squadra alla latitanza, fisica e di testa, di Andrea Agnelli.

 

 

2. E ANDREA SI RITROVÒ SOLO

Gabriele Parpiglia per Chi - E Andrea si ritrovò solo. La crisi tra Andrea Agnelli e la moglie Emma Winter, che “Chi” raccontava sul numero scorso, è a una svolta? Emma è volata a Londra con i figli Baja e Giacomo, mentre Andrea ha lasciato la casa in cui viveva con loro per trasferirsi in un nuovo appartamento. Elegante, certo, ma desolatamente deserto. In attesa di capire come tutelare i bambini, sui social e con la stampa la sua strategia, per ora, pare quella del silenzio. Un silenzio che grava su corridoi e stanze vuote e sulle soste al bar in solitudine.

francesco calvo bernd stangefrancesco calvo bernd stangeemma winter agnelli 7emma winter agnelli 7

 

 

3. “DIMENTICHIAMO LO SCUDETTO” - LA JUVE IN CRISI, L’ESONERO DI ALLEGRI E CIRCOLANO GIÀ I NOMI DI LIPPI E CAPELLO
A.B. per il “Corriere della Sera”


Tutti insieme anche se, magari, non proprio appassionatamente. La Juve cerca di fare quadrato dopo la terza sconfitta in campionato e una crisi che ogni giorno allarga i suoi confini. La squadra, che viaggia a una media da retrocessione, non riesce a trovare la sua dimensione, fragile e confusa, in cerca di un’identità smarrita.

 

Per quattro anni ha dominato, ora improvvisamente non le riesce niente. A volte tutto se ne va senza preavviso e così è successo alla vecchia regina, che prima ringhiava all’avversario e ora lo affronta rassegnata al proprio destino, ripiegata su se stessa, incapace di tirarsi fuori da una situazione che nessuno, neppure il tifoso più pessimista, poteva immaginare.

emma winter andrea agnelliemma winter andrea agnelli

 

I numeri sono desolanti, da retrocessione: 5 punti in 6 partite e tre sconfitte come non succedeva da 28 anni. L’attacco è sterile e la difesa distratta. Pogba non è (ancora) un leader, Hernanes è piatto, Dybala è potenzialmente formidabile però non è un riferimento del calibro di Tevez. 

 

Ma non è il momento di gettare via tutto. La Juve serra le fila. Gigi Buffon, capitano e anima della squadra, ci mette come al solito la faccia: «Ci aspetta la sfida più grande dal 2010». Cancellare il crollo verticale da Berlino a Napoli. «Più grandi sono le sfide e più bello è vincerle. Dimentichiamo lo scudetto. È un discorso che, per il momento, va accantonato. Il distacco dalla vetta è ampio e non abbiamo ancora una fisionomia precisa. Inutile perderci in voli pindarici.

andrea agnelli francesco calvoandrea agnelli francesco calvo

 

Dobbiamo risolvere in fretta i piccoli problemi e guardare la classifica tra due o tre mesi». Allegri affida a twitter il suo pensiero e via etere lo consegna al popolo bianconero: «Le difficoltà vanno affrontate insieme, c’è bisogno di tutti in questo momento». L’allenatore, per adesso, non rischia anche se certe scelte non sono state comprese dalla dirigenza.

 

Otto formazioni in otto partite, il modulo cambiato freneticamente. La sensazione è che il tecnico faccia fatica a trovare la strada maestra. Ieri a Vinovo c’è stato un lungo vertice a cui ha partecipato lo Stato Maggiore bianconero, da Andrea Agnelli a Marotta, da Paratici sino a Nedved, che ha chiesto spiegazioni ad Allegri.

 

emma winter andrea agnelliemma winter andrea agnelli

L’idea è andare avanti insieme perché non è nello stile della Casa cambiare alle prime difficoltà. Nessuno ha dimenticato che Max tre mesi e mezzo fa ha vinto lo scudetto e portato la Juve in finale di Champions. 

 

Ora però il mondo si è capovolto. E la situazione è diventata drammatica. La società ha chiesto all’allenatore una svolta immediata, serve violare lo Stadium mercoledì contro il Siviglia per blindare la qualificazione agli ottavi della Champions e ripetersi domenica in casa con l’inguaiato Bologna nella speranza che dopo la sosta anche gli infortuni diano tregua alla Grande Malata.

emma winter andrea agnelli emma winter andrea agnelli

 

L’esonero di Allegri non è all’ordine del giorno però tocca all’allenatore trovare la soluzione ai mali bianconeri e deve farlo subito. Lo scudetto si può perdere, non sarebbe un dramma dopo averne vinti 4 di fila, ma la Juve per ragioni economiche e non solo di prestigio non può fallire l’accesso alla Champions.

 

Perciò questo andazzo deve finire. Altrimenti le voci che già circolano, su due vecchi santoni, Lippi e Capello, peraltro entrambi con un passato bianconero, potrebbero diventare realtà. Per adesso non ci sono trattative. Allegri può lavorare. Ma il tempo è finito. 
 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)