gucci

"BASSO, GRASSO E BRUTTO" - LA FAMIGLIA GUCCI INDIGNATA PER LA SCELTA DEL GRANDE AL PACINO NEL RUOLO DI ALDO, L'UOMO CHIAVE NELLA CRESCITA INTERNAZIONALE DEL MARCHIO DI MODA - NE HANNO ANCHE PER IL FIGHETTO JARED LETO CON LA TESTA CALVA: "È ORRIBILE, ORRIBILE" - IL BIO-FILM DI RIDLEY SCOTT RACCONTA LA STORIA DI PATRIZIA REGGIANI E DI COME "LA VEDOVA NERA" HA FATTO UCCIDERE IL MARITO, MAURIZIO GUCCI, DA UN SICARIO

Dagotraduzione dal DailyMail

 

Al Pacino

La famiglia Gucci si è scagliata contro con il cast «orribile, orribile» e «brutto» del film sulla Maison Gucci con Lady Gaga e Adam Driver, diretto da Ridley Scott.

Il film racconta la storia di Patrizia Reggiani e del suo matrimonio sfortunato con Maurizio Gucci. La donna è stata condannata nel 1998 per l'omicidio del marito, ucciso da un sicario.

 

I membri della famiglia Gucci hanno espresso il loro sgomento dopo aver visto le foto paparazzate dal set: Al Pacino sarà Aldo Gucci, uomo chiave nella crescita internazionale del marchio di moda, e Jared Leto nei panni di Paolo Gucci, che ha contribuito al famoso logo a doppia G dell'azienda.

 

Al Pacino e Lady Gaga

Patrizia Gucci, una delle cugine di secondo grado di Maurizio, ha detto ad Associated Press che le foto di Leto con la testa calva vestito con un abito lilla erano «orribili, orribili. Mi sento ancora offesa».

 

E su Aldo Gucci interpretato da Pacino: «Mio nonno era un uomo molto bello, come tutti i Gucci, alto, occhi azzurri, elegante. Nelle foto Al Pacino è grasso, basso, con le basette, davvero brutto. Vergognoso, perché non gli somiglia affatto».

 

«La famiglia, continua la donna - è veramente delusa. Parlo a nome loro. Stanno rubando l'identità la nostra identità per realizzare profitti e per aumentare gli incassi del sistema hollywoodiano… La nostra famiglia ha un'identità, una privacy. Si può parlare di tutto, ma c'è un confine che non si può oltrepassare».

 

Aldo Gucci

All'inizio di questa settimana, il direttore della fotografia del film, Dariusz Wolski, ha descritto il film come una soap opera. «È una tragedia un po' kitsch, divertente e tragica, come una soap opera di alto livello», ha detto a Indie Wire. «E con cast pazzo».

 

La moglie di Ridley Scott, Giannina Facio, ha incontrato la famiglia Gucci negli anni 2000 per discutere di un altro progetto che doveva concentrarsi sull'espansione globale dell'azienda guidata dal padre di Patrizia Gucci, Paolo, e dal nonno Aldo.

 

Il presidente e amministratore delegato di Gucci, Marco Bizzarri, ha dichiarato a Women's Wear Daily che il marchio di moda ha concesso al film «totale libertà creativa». Ha detto: «Gucci sta collaborando con MGM e con [la società di produzione di Scott] la Scott Free Productions, fornendo accesso all'archivio storico della maison per i guardaroba e gli oggetti di scena».

 

Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani

All'inizio di questo mese si è saputo anche che Salma Hayek, sposata con François-Henri Pinault, amministratore delegato e presidente di Kering, proprietaria di Gucci, si era unita al cast del film interpretando Giuseppina "Pina" Auriemma, l'amica chiaroveggente di Reggiani che è stata condannata a 25 anni di galera per aver organizzato l'omicidio facendosi pagare 250.000 sterline (circa 280mila euro).

 

Il film, che uscirà ad ottobre, è tratto dal libro di Sara Gay Forden, "The House of Gucci: a Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and Greed". Racconta la storia di Patrizia Reggiani, e del modo in cui ha architettato l'omicidio del marito, Maurizio Gucci, nel 1995.

 

L'uomo fu ucciso da un sicario fuori dal suo ufficio di Milano. Reggiani, definita la "Vedova Nera" dai media italiani durante il processo, è stata scarcerata nel 2016 dopo aver scontato 17 dei 29 anni a cui è stata condannata. Gucci, nipote di Guccio Gucci, fondatore della casa di moda, aveva 46 anni quando morì.

 

Cinzia Romani per il Giornale

 

Lady Gaga e Adam Driver

Adam Driver gira in bicicletta intorno alla Fontana delle Rane. Indossa occhiali a goccia, giubbino di renna, morbidi mocassini con fascetta di stoffa e morsetto della maison Gucci e, da bravo trasformista, l' attore americano sembra proprio l' imprenditore Maurizio Gucci, unico rampollo della dinastia dalla doppia G, mentre pedala elegante e senza l' ombra d' un pensiero. L' idea che la moglie Patrizia Reggiani possa farlo togliere di mezzo, con una calibro 32, il 27 marzo 1995, nell' androne di un palazzo di via Palestro, a Milano, neanche lo sfiora.

 

Jared Leto

Moda&Morte. Fiction&realtà nel cuore di Roma, al Coppedé, l' affascinante quartiere gotico dove il maestro dell' horror Dario Argento girò L' uccello dalle piume di cristallo (1970) e Inferno (1984) e dove ieri Ridley Scott ha trasferito il set del suo nuovo film House of Gucci, giallo biografico in uscita a novembre, prodotto da Scott e dalla MGM e ispirato al romanzo The House of Gucci di Sarah Gay Forden.

 

Il fatto è che Roma deve sembrare la Milano «da bere», per esigenze del copione di Roberto Bentivegna, quindi i tendoni gonfiabili oscurano le riprese, effettuate basse, come si dice in gergo, per tagliar via, in fase di montaggio, ogni particolare riconducibile al famoso quartiere della Città Eterna. Lady Gaga, che tra mille polemiche impersona la mandante di quell' omicidio, apparirà oggi, l' eterno foulard sulla parrucca da brunetta somigliante a Liz Taylor e una schiera di guardie del corpo a proteggerla dai curiosi. La sua fama di attrice, oltre che di cantante, si consolida, dopo il convincente A star is born.

 

patrizia reggiani con madre e figlie

Intanto Patricia Gucci, figlia di Aldo, fondatore dell' omonimo marchio e zio di Maurizio, su Facebook attacca: «Dopo aver visto le immagini in anteprima di House of Gucci non posso stare a guardare». Suo padre, incarnato da Al Pacino, «è ritratto come un minuscolo delinquente sovrappeso, quando in realtà era alto, magro e con gli occhi azzurri», si sfoga.

 

La donna non gradisce, poi, la scelta di Al Pacino, perché stereotipo negativo: ha interpretato perlopiù ruoli da gangster. Non è l' unica a impallinare il titolo più atteso del prossimo autunno, quando le sale cinematografiche saranno aperte. Patrizia Reggiani, imputata numero uno di tale storia nera, teme che il film destabilizzi emotivamente le figlie avute da Maurizio Gucci, Alessandra e Allegra. «Basta fango!», esorta colei che, comunque, resta al centro d' una vicenda criminale, per la quale ha scontato 17 anni di prigione a San Vittore, per lei il Victor Residence. Il bene non fa rumore. È cosa nota.

patrizia reggianialessandra e allegra gucci

Ultimi Dagoreport

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...