AL TG4 HANNO FERMATO IL SERVIZIO SU EMILIO FEDE AL PROCESSO RUBY? - TROPPI GIORNALISTI GODONO NEL VEDERE SALLUSTI CONDANNATO - DOPO IL CASO ZAVOLI, GUERRA ALLE BANDE DELLE VILLE - BUTTAFUOCO HA FIUTATO IL VENTO E ADESSO VA CONTRO BERLUSCONI - DIRE CHE LA RAI FA PROGRAMMI MIGLIORI DELLA BBC È PARADOSSALE - COS'È QUESTA MALEDETTA PRODUTTIVITÀ? - GLI USA NON SANNO COSA INVENTARE PER INTERVENIRE IN SIRIA…

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
E così lo "schernitore" Buttafuoco, fiutato il vento che spira, si riposiziona alla destra della sinistra o alla sinistra della destra. Su Repubblica, butta fuoco su Berlusconi e sul seguito degli ex devoti, rimanendo però piantato in ambiente Mondadori. Mah!
Fabrizio Spinella

Lettera 2
Gentile redazione di Dagospia,
ieri, nell'edizione delle 14,00 del TG4, si è avuta un'interruzione nella trasmissione del servizio che dava conto della testimonianza di Emilio Fede al tribunale di Milano nel processo Ruby.

Sulle prime ho pensato che fosse uno sberleffo della redazione (o di una parte di essa) all'ex direttore. Leggendo, in seguito, sul "corriere della sera" le affermazioni di Fede su Ruby la quale, secondo questo attempato e ineffabile gentleman, "aveva un cattivo odore" (sic!) e "faceva palloncini con la gomma da masticare mentre danzava la danza del ventre", ho pensato invece che se qualcuno ha interrotto il servizio TV lo ha fatto per risparmiare al protagonista l'ennesima figuraccia.
Condoglianze all'Italia.
Il samurai

Lettera 3
Egregio Direttore,
Sulla questione Sallusti vi sono alcuni giornalisti, direi molti, che quasi godono nel saperlo condannato e...guai a pensare che la condanna sia un fatto politico: Sallusti è agli arresti, pericoloso, lì deve restare, ecc. ecc. Tra questi c'è uno in particolare che sbava nel godere per quanto accaduto e darebbe lezioni a tutti, anche al Quirinale, pur di sostenere la sua tesi di condanna. Chiaro che il nome non lo faccio, per non subirne eventuali reazioni.

Mi sarà però concesso dire che chi si accanisce contro un collega, in generale, è mia opinione considerarlo "infame". Questa parola, come sostantivo o aggettivo, ha vari significati. Tra essi è bene ricordarne alcuni, che condivido: sgradevole, malvagio, turpe, ignobile. Altro non ho da dire e da scrivere. Ultima, forse a costoro dà fastidio Sallusti in quanto tale: al loro posto la posizione che avrebbero preso la conosciamo, pur di salvare il di dietro. Purtroppo per voi, proprio in quella posizione, non lo avete mai salvato, cari giornalisti dei miei stivali!
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
Leopoldo Chiappini Guerrieri
Roseto Degli Abruzzi (Te)

Lettera 4
Caro Dago, Feltri suggerisce al Berlusca di fare qualcosa di "eccitante" per affrontare Bersani alle elezioni, che é, a sua volta, molto baldanzoso e non vede l'ora di misurarsi con lui. Non é che ci vorrà molto per eccitare gli elettori: basterà promettergli l'abolizione dell'IMU e Bersani resterà a casa a giocare a briscola con Renzi.

Lettera 5
L'aggressione a Zavoli, una esperienza certamente drammatica che purtroppo molte famiglie vivono quotidianamente in Italia, ha scatenato la solidarietà e l'indignazione
della Casta. Forse dopo questo episodio si farà più incisiva la lotta alle varie bande delle ville?

L'aggressione suscita una ulteriore amara riflessione; da tempo è ferma una proposta di legge per istituire il reato di "omicidio stradale" per chi uccide guidando l'auto in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe. Per vederla approvata dovremo aspettare che ad essere coinvolto in un tragico incidente sia un familiare della Casta?
Saluti
FB

Lettera 6
Caro Dago, Bersani dixit:"B. mi sfida? Non vedo l'ora!" PD al 35%, PDL al 15%.
Non gli resta che picchiare i bambini e sparare sulla Croce Rossa e poi è veramente...er mejo figo der bigoncio!
Saluti
Gino Celoria

Lettera 7
Caro Dago,
forse a Masi sfugge che proprio perché i politici lo conoscevano, e conoscono la Rai, non si sono sognati di difenderli dalle accuse di Patten.
Saluti
daniele mont

Lettera 8
Caro Dago,
dire che la Rai fa programmi migliori della BBC è qualcosa di così paradossale che si commenta da solo.
Mi spiace che anche all'estero si siano resi conto della qualità scadente.
L'articolo a firma Mauro Masi è uno spot per la Rai privo di dati di confronto.
A proposito, ricordiamoci che da noi, a frequentare minorenni, non sono solo uomini di Tv ma anche primi ministri.
Dovremmo tacere per decenza.
Alessandra Sestito

Lettera 9
Ehilà Dagospioni, sinistri italiani, destrorsi senza valori, femministe, circoli gay, abortisti in servizio permanente attivo: dove siete scappati? Non ditemi che fate finta di niente per paura. La Turchia, uno staterello che non scherza manco per niente (provate a chiederlo alla sapientona Clinton Hillary ed a Obamba, il premio Nobel dronato, ossia che fa uccidere a colpi di droni, tanto per capirci!), ha deciso che nelle forze armate non possono esserci omosessuali. Perchè? Semplicemente perchè trattasi di pratica contro natura.

E allora, dove sono le proteste e le piazze, pronte a schierarsi quando è facile, contro deboli, cattolici, minoranze non lobbyzzate insomma.
Ehilà, cosa succede? Forza, scendete in piazza contro la Turchia che vuole pure entrare in Europa. E perchè non scendere in piazza pure al Cairo, dove la primavera tanto insulsamente presentata tale dai soliti noti, sta diventando inverno?
Luciano.

Lettera 10
Caro Dago,
La produttività è come i mercati e la riforma delle pensioni. Tutti ne parlano e nessuno sa bene come e dove sia. Qualcuno può spiegare chiaramente cos'è questa maledetta produttività? E' più produttivo un contadino che lavora un'ora con un moderno trattore, o un bracciante che lavora nel campo vicino per 10 ore con la zappa?
Per la Fornero e per i giornalazzi suoi sodali certamente il bracciante. O forse no?
Magari il concetto è un pò più articolato. Ma il neurone collettivo fa quello che può.
Colonnello Kurtz

Lettera 11
Caro DAGO, ieri sera a un aperitivo con due miei vecchi amici, commentiamo le "primarie" PD; i due, fratelli, entrambi anticomunisti da sempre, che non voteranno certo PD al prossimo giro nè mai, hanno votato alle "primarie", entrambi!. Il primo per Renzi, nella debole speranza di avere finalmente una sinistra moderna.

Il secondo per Bersani, così alle prossime elezioni si metterà con Vendola, blatereranno di patrimoniale e perderanno tutti i voti dei disgustati da Berlusconi. Nouvelle cuisine contro ribollita. Su una cosa tutti d'accordo: che il posticipare le politiche al 13.4, giusto la settimana che serve a FAR MATURARE LA PENSIONE AI PARLAMENTARI pure questa volta, fa venir voglia di ghigliottina sulla pubblica piazza. E nessuno dei due, Renzi e Bersani, ha avuto nulla da ridire. Saluti giacobini, cittadino Dago. BLUE NOTE

Lettera 12
Caro Dago,
scusa ma arieccoci con la telenovelas "Sallusti", che si trasforma ogni giorno di più in una farsa. Adesso siamo arrivati all'ipotesi della "Grazia" motu proprio da parte di Nonno Giorgio. Non sono forcaiolo, ma una sentenza passata in giudicato va rispettata. Le scappatoie sono volgari, classiste, e nella testa del popolino risuona sempre con più frequenza la famosa frase del Marchese del Grillo... Ah, Giovannino, quale magnifica, solitaria coerenza fu la tua: nel timore che qualcuno proponesse a tuo nome la domanda di Grazia revocasti financo il mandato ai tuoi Avvocati. In silenzio. Senza clamore o conferenze stampa.
Proprio un'altra Italia, quella che vorremmo...
Recondite Armonie

Lettera 13
Gli Usa non sanno piu' cosa inventare per intervenire in Siria. La Clinton ha detto che interverra' in Siria se avra' prove credibili dell'esistenza delle armi chimiche. Qui rispunta Powell all'ONU che ricicla le bottigliette delle armi di distruzione di massa di Saddam. Comunque le armi chimiche, per provocare il casus belli, si potrebbero sempre far fornire ai mercenari in Siria da parte del loro pagatore e cioe' l' attuale faro di civilta' e democrazia dell'occidente, cosi utile anche in Libia,... l'Emiro del Qatar .Maria Cristina Ginobbi-Roma

Lettera 14
Caro Dago,
Se c'è qualcosa che bisogna riconoscere agli esponenti del partito democratico è certamente la chiarezza dei principi e la coerenza nei comportamenti: sono i primi e i più grandi riformisti, ma se si tratta di riformare il loro apparato diventano improvvisamente timidi e moderati; vogliono in tutto e per tutto l'innovazione e la rivoluzione, ma quando è l'ora di mostrare un po' di coraggio e di apertura al nuovo, si scoprono all'istante molto attaccati alle rendite di posizione;

vorrebbero dare il voto a tutti coloro che mettono piede in Italia, a emigranti regolari e clandestini, e persino ai turisti, ma se si parla delle elezioni del loro partito, allora richiedono un'attestazione bollata in cui sia certificato di aver votato pci per almeno tre generazioni; vorrebbero fare dell'eutanasia un diritto sacrosanto, soprattutto se si tratta dei loro nemici da eutanasizzare possibilmente con i piedi legati e a testa in giù, e quando si tratta di accorciare di un millimetro la vita politica delle loro cariatidi mummificate, allora "votano convintamente" per la più retriva conservazione dell'esistente.
C.

Lettera 15
Ho ascoltato Gramellini ospite di Fazio mentre ironizzava sulla nomina di alcuni sacerdoti esorcisti da parte del cardinale Scola e sulle modalità indicate dalla Diocesi di Milano per incontrarli.

Premesso che i pochi sacerdoti sono spesso oberati da impegni pastorali che vanno oltre le loro umane possibilità e che non possono, quindi, esercitare ininterrottamente ogni ministero a loro affidato, e premesso che si può credere o meno alle verità di Fede e, quindi, anche all'esistenza del male inteso come persona, vorrei invitare Gramellini ad essere più coraggioso e ad indirizzare la propria ironia direttamente verso quel tal nazareno di nome Gesù, detto il Cristo, che combatteva i demoni ed invitata i suoi discepoli a fare altrettanto ammonendoli che "certa specie di demoni si scaccia solo con la preghiera e col digiuno"(Mt 17,21).

Un'ultima considerazione: mi piacerebbe che certi intellettuali, opinionisti, politici o comici, oltre a criticare la Chiesa Cattolica come abitualmente fanno, altrettanto apertamente esplicitino la loro ironia o il loro livore verso l'Islam ed il suo Profeta; ma forse i nostri "don abbondio in salsa laica ", memori di quanto accaduto a Salman Rushdie, preferiscono rinunciare a quel coraggio e a quella dignità che solo i martiri di ogni fede hanno avuto la forza di mostrare senza paura e vergogna!
Lorenzo Gnavi Bertea

 

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