NANNI RUGGENTI: LA CARRIERA DI MORETTI SPECCHIO DELLE NEVROSI DEL PCI-PDS-DS-PD, CHE SI PIACE, SI STIMA E PERDE SEMPRE

1-Dal Foglio
Ha compiuto sessant'anni, Nanni Moretti. Gli ultimi trenta li ha impegnati a fare da specchio alle nevrosi del Pci-Pds-Ds-Pd. Lui le metteva in scena, quegli altri le prendevano come geniali indicazioni politiche. Lui faceva (buon) cinema, gli altri facevano (cattiva) politica.

Tanto penare e rimuginare e accapigliarsi su quell'invocazione a D'Alema, che poteva giungere tanto da un genio cinematografico quanto da un militante addetto alla mescita alla festa dell'Unità ("dì qualcosa di sinistra!") - così che ognuno, da decenni, se deve rinfacciare qualcosa al vertice della sinistra, sempre la morettiana invettiva tira fuori.

Mai qualcosa di abbastanza di sinistra il partito fa, e sempre qualcuno qualcosa più di sinistra chiede - gioco ossessivo, una facile scappatoia, quasi un "marchio di fabbrica" che i meglio politicamente avvertiti come sconsacrazione perenne sul povero Pd da sempre rigettano.

Così, su Repubblica la sora Concita De Gregorio è adesso arrivata alla decima puntata di una serie di interviste dedicate alla questione: "Dì qualcosa di sinistra". Così stucchevole, la faccenda, che Francesco De Gregori, altra icona della sinistra, è sbottato sul Corriere: "Non ce la faccio più a sentir recitare la solita solfa: ‘Dì qualcosa di sinistra'. Era la bellissima battuta di un vecchio film, non può diventare l'unica bandiera delle anime belle di oggi".

E perciò "continuiamo a farci del male!", oppure "giro, vedo gente, mi muovo, faccio delle cose" - il vagare a vuoto, tipica pratica di sinistra. Moretti ha sempre messo in scena quello di sinistra frustrato e depresso, sempre la sinistra si è riflessa e si è accomodata: frustrata, depressa.

E vociante. Perché poi, invece, un paio di saggi consigli morettiani si è guardata bene dal seguirli, come il sensato "no, il dibattito no!" - nient'altro facendo che dibattere e chiacchierare e sfiatarsi, e allora "come parla! le parole sono importanti", vagonate di parole sprecando e togliendo loro ogni senso.

Sembra, il Pd alle prese con morettismo, Moretti stesso alle prese con una piantina secca in un suo film: "Hai troppo sole, poco sole, cos'è che vuoi? Più acqua, meno acqua?". Sospeso, tra il prosciugarsi e l'annegare. Auguri a Moretti. E a un Pd un po' demorettizzato.

2-"NANNI 60", BLOB È ANCORA IMPLACABILE
Fulvio Abbate per Il Fatto Quotidiano

Nanni 60" è un titolo perfetto! Degno di Blob. Un titolo nel quale figurano per intero la sagoma del Festeggiato e l'aria del cinema, già, un titolo ottimale per la parafrasi, per l'ironia, un titolo-cornice degno di Rai3, per mano e occhi di Pino Roggero, maestro abituale del pedinamento mediatico.

Non per nulla l'omaggio oggettivo e insieme storicamente implacabile si apre con un interminabile piano sequenza del 2001, anzi, un placcaggio: il regista Moretti accompagnato da due ragazze, fra vestali e segretarie premurose, eccolo che si avvia verso un punto incerto della storia e dell'evento speciale, inutile aggiungere che la telecamera tascabile di Roggero ne evidenzia dapprima la nuca e poi il viso con mano ferma, al limite dell'omaggio modello "Nouvelle Vague",

e intanto l'altro, il Placcato, il Premiato, il Giurato, non una smorfia di disappunto, di fastidio, il malumore spetta semmai alle ausiliarie accompagnatrici che non sanno rinunciare al tratto protettivo, servile, da fan, appunto, e infatti non senza orgoglio lo scortano fino alla reception dell'albergo, e anche lì il Roggero non molla, la carrellata si conclude così, dopo l'ascensore, sul numero della camera assegnata al Regista.

Un altro minuto ed è piazza Navona, l'anno in cui, davanti a un congelato Rutelli e a un rintronato Bordon, Moretti ebbe modo di pronunciare il suo anatema democratico: "Con questi dirigenti non vinceremo mai". Parole sante come una sentenza inappellabile, tuttavia in seguito contraddetta dalla fiducia nuovamente concessa ai gruppi dirigenti dell'Ulivo o che dir si voglia.

Si volta pagina, ed eccolo dunque Moretti alla "grande" manifestazione di piazza San Giovanni al fianco di Sergio Cofferati, colui che agli occhi dell'Ingenuo Palpitante Popolo della Sinistra avrebbe presto spezzato il Settimo Sigillo delle timidezza verso Silvio Berlusconi affermando un'idea di opposizione dura e reale.

Cofferati, chi? Il meglio del lavoro di Roggero giunge infatti adesso, un istante dopo che Moretti sia sceso dal palco e c'è subito modo di seguirlo lungo viale Aventino, accanto a lui, oltre alla telecamerina di Blob, appare l'inviato di Repubblica, il bravo Goffredo De Marchis, e ogni sua domanda rivolta a Moretti nostro, tra autografi su bandiere e complimenti sempre al

Regista per l'opposizione, ogni sua domanda, se riletta con gli occhi dell'oggi, porta il gran cinico realista a conquistare un ampio crudele sorriso sull'assoluta ingenuità di molti elettori del centro-sinistra nel credere in tempo reale alle promesse, ai volti, alle dichiarazioni d'intenti della loro parte, la stessa che in seguito, sempre sotto gli occhi di Nanni, convolerà a larghe intese con "il Cainano", una citazione mai stata così d'obbligo come in questo caso.

Nell'attesa che altri, con doveroso spirito d'aggiornamento, si complimentino con la tenuta morale e politica dello "splendido sessantenne" l'omaggio di Blob resta tra le migliori cose viste di recente su sinistra e candore.

 

 

Nanni Moretti Nutella NANNI MORETTI NANNI MORETTI NELLAPE CAR NANNI MORETTI jpegNANNI MORETTI nanni moretti

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron john elkann donald trump

DAGOREPORT – A PARIGI SI VOCIFERA CHE MACRON SIA UN PO' INCAZZATO CON JOHN ELKANN PER LA SUA AMERICANIZZAZIONE FILO-TRUMP (VEDI LA VISITA CON LA JUVE AL SEGUITO, ALLA CASA BIANCA) - IN BALLO LA GESTIONE DI STELLANTIS, GRUPPO AUTOMOBILISTICO DI CUI LA FRANCIA POSSIEDE IL 6,2%: DOPO TAVARES, MACRON VOLEVA UN CEO FRANCESE MA TRUMP SI E' OPPOSTO, ED E' ARRIVATO L’ITALIANO FILOSA - I CONTI IN ROSSO DI STELLANTIS PREOCCUPANO YAKI, COME DEL RESTO L’EDITORIA CHE NON GENERA PROFITTI MA SOLO ROGNE COL GOVERNO MELONI. E A PRENDERSI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NON CI PENSA PIU' NESSUNO (IMPOSSIBILE RIBALTARE LA LORO LINEA ANTI-GOVERNATIVA) - LA TENTAZIONE DI ELKANN DI MOLLARE TUTTO PER DEDICARSI AGLI INVESTIMENTI FINANZIARI DI EXOR È OGNI GIORNO PIU' ALTA, MA LA SOLUZIONE STENTA, PER ORA, A FARSI AVANTI...

ursula von der leyen donald trump emmanuel macron

DAGOREPORT - COME MAI IL SEMPRE LOQUACE EMMANUEL MACRON TACE DI FRONTE ALL’UMILIAZIONE EUROPEA CON TRUMP SUI DAZI? IL TOYBOY DELL’ELISEO, CHE SI È SPESO PER NON SCENDERE A COMPROMESSI CON IL TYCOON (ERA IL FAUTORE DELLA LINEA DURA, CONTRO QUELLA MORBIDA PROPUGNATA DAL DUO MELONI-MERZ), HA PREFERITO CONTATTARE DIRETTAMENTE URSULA VON DER LEYEN. E LE HA POSTO TRE DOMANDE: 1) HAI PARLATO CON TRUMP DELLA WEB TAX? 2) CHI FIRMERÀ L’ACCORDO MONSTRE PER L’ACQUISTO DI 750 MILIARDI IN ENERGIA USA? 3) CHE FINE FANNO I CONTRATTI GIÀ FIRMATI CON ALGERIA, QATAR, AZERBAIGIAN? LI STRACCIAMO?

giorgia meloni

DAGOREPORT - DOPO TRE ANNI DI FANFARE E BACI, UNA MELONI IN COSÌ TOTALE DIFFICOLTÀ NON S'ERA MAI VISTA - PER ESSERE COERENTE AL SUO ATTEGGIAMENTO DA "PONTIERA" USA-UE, FAVOREVOLE ALLA TRATTATIVA IN GINOCCHIO DI URSULA CON IL BOSS DELLA CASA BIANCA, MELONI È FINITA NEL TRITACARNE, FATTA LETTERALMENTE A PEZZI NON SOLO DALL'OPPOSIZIONE MA DA TUTTI: PER CONFINDUSTRIA, COLDIRETTI, FEDERACCIAI, CISL, ETC.: "L'ACCORDO CON TRUMP È UNA CAZZATA" - FUORI CASA, IL DILUVIO: LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' È STATA RIDICOLIZZATA PURE A DESTRA DAL LEPENISTA BARDELLA ALL'ANTI-UE, ORBAN – QUANDO IL SUO ALLEATO TRATTATIVISTA MERZ HA RINCULATO, TERRORIZZATO DAI POSSIBILI CONTRACCOLPI ALLA MAGGIORANZA DEL SUO GOVERNO, LA "PONTIERA" (SENZA PONTE) E' FINITA DA SOLA, COL CERINO IN MANO, A DIFENDERE URSULA VIOLENTATA DAL CETRIOLO DI TRUMP, MA GUARDANDOSI BENE DAL RIVENDICARE L'AMICIZIA (IMMAGINARIA) COL "PADRINO" DELLA CASA BIANCA – SE IL SOGNO MELONIANO DI AGGANCIARE FDI AL PPE SI ALLONTANA, LA RINTRONATA URSULA RIMARRÀ AL SUO POSTO: ALTERNATIVA NON C'È, HANNO TUTTI PAURA CHE LA DESTRA DEI ''PATRIOTI'' CONQUISTI BRUXELLES...

ursula von der leyen donald trump friedrich merz giorgia meloni emmanuel macron

DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA, COI DAZI TRUMPIANI AL 15%, PIÙ PESANTI IMPOSIZIONI SU GAS E ARMI, SIA LADY URSULA? - SE TRUMP NON DEVE RENDERE CONTO A NESSUNO, URSULA SI RITROVA 27 PAESI ALLE SPALLE, OGNUNO CON I SUOI INTERESSI, SPESSO CONFLIGGENTI: MENTRE MACRON AVREBBE VOLUTO USARE IL BAZOOKA CONTRO IL ''DAZISTA'', COME LA CINA, CHE HA TENUTO TESTA, DA VERA POTENZA, A WASHINGTON, MERZ E MELONI ERANO PER IL “DIALOGO”, TERRORIZZATI DALLE “VENDETTE” POLITICHE CHE TRUMP AVREBBE POTUTO METTERE IN ATTO (UCRAINA, NATO, MEDIORIENTE) - MELONI SA BENE CHE IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE: LA STANGATA SULL’ECONOMIA ITALIANA DOVUTA AI DAZI SI ANDRÀ AD ACCAVALLARE ALLA FINE DEL PNRR E AI SALARI PIÙ BASSI D’EUROPA - SE L'AUTUNNO SARA' ROVENTE, NON SOLO ECONOMICAMENTE MA ANCHE  POLITICAMENTE (CON IL TEST DELLE REGIONALI), IL 2026 SI PREANNUNCIA DA SUDORI FREDDI... 

riccardo muti concerto agrigento alessandro giuli

DAGOREPORT - “AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025” DOVEVA ESSERE PER IL MINISTERO GIULI-VO UN “APPUNTAMENTO CON LA STORIA” ED È FINITO NEL SOLITO “APPUNTAMENTO CON LA CASSA” - PER “INTERPRETARE IL SENSO DI UNA MEMORIA CONTINENTALE EURO-AFRICANA CONDIVISA E FARNE IL FERMENTO DI UN RITROVATO BENESSERE INDIVIDUALE DI CRESCITA COLLETTIVA” (SEMPRE GIULI), COME È POSSIBILE CHE LA REGIONE SICULA ABBIA SBORSATO LA FOLLIA DI 650MILA EURO PER UN SINGOLO CONCERTO NELLA VALLE DEI TEMPLI DELL’ORCHESTRA GIOVANILE CHERUBINI DIRETTA DA RICCARDO MUTI? LO STESSO EVENTO, ORGANIZZATO L’ANNO SCORSO DAL COMUNE DI LAMPEDUSA, ERA COSTATO APPENA 100MILA EURO - DEL RESTO, CON BUDGET DI 150 MILIONI, I 461MILA EURO PER LA “PROMOZIONE E PUBBLICITÀ DEL PARCO ARCHEOLOGICO” CI STANNO. COME IL “MOVITI FEST”: PER 473.360 MILA EURO, UN “PROGETTO CHE MIRA A COINVOLGERE E ANIMARE I LUOGHI DEL CENTRO STORICO AD AGRIGENTO” - ALLE CRITICHE, IL SINDACO DELLA CITTÀ DELLA CUCCAGNA, FRANCESCO MICCICHÈ, SI OFFENDE: “BASTA DILEGGIO STERILE. SE VINCE AGRIGENTO, VINCE LA SICILIA”! (QUI CE NE VOGLIONO 100 DI MONTALBANO…”)

temptation island

LE ANTICIPAZIONI DI “TEMPTATION ISLAND” - APPASSIONATI DI CORNA E FALÒ, AVETE PREPARATO GELATO E POP CORN PER LE ULTIME TRE SERATE DEL PROGRAMMA? SI PARTE DOMANI SERA E DAGOSPIA È IN GRADO DI RIVELARVI COSA ACCADRÀ TRA LE COPPIE - "FORREST GUMP" ANTONIO, DOPO ESSERE IMPAZZITO CON TANTO DI CORSA DISPERATA PER UN INVITO ALLO STADIO FATTO DAL TENTATORE ALLA SUA FIDANZATA, LA VEDE AL FALÒ E LE CHIEDERÀ DI SPOSARLO - L'AQUILOTTO VALERIO SI AVVICINA SEMPRE DI PIÙ ALLA SINGLE ARY E FINISCE PER TRADIRE SARAH. I DUE CHE ABITANO A ZAGAROLO DARANNO VITA A UNA SPECIE DI "ULTIMO TANGO A ZAGAROL". SARÀ LUI CHE, DISPIACIUTO E CON IL CUORE IN MANO, CHIEDERÀ DI POTER INCONTRARE LA COMPAGNA PER RIVELARLE DI PROVARE UN INTERESSE PER LA SINGLE E… - VIDEO