layne staley alice in chains

LE CATENE DELL’EROINA - BARBARA COSTA: “IL 5 APRILE DI 20 ANNI FA È MORTO LAYNE STALEY E NESSUNO PARLA PIÙ DI LUI. NON L’HANNO DIMENTICATO, È CHE È TANTO DIFFICILE PARLARE DI LAYNE. PERCHÉ BISOGNA DIRE DI UN GRUPPO, GLI ALICE IN CHAINS, CHE CON TRE ALBUM HA FATTO UN GRAN PEZZO DI STORIA” - “SOLDI, FOLLIE, SESSO, CON DONNE BELLISSIME, E LE DROGHE. TANTE DROGHE. L’EROINA. È PER LEI CHE LAYNE MOLLA TUTTO. NON LO CONDANNO. HO IN ODIO OGNI FORMA DI MORALE. COME CE L’HA GIUSEPPE CIOTTA NEL SUO "IN CATENE. I GIORNI DI LAYNE STALEY E GLI ALICE IN CHAINS"

 

Barbara Costa per Dagospia

 

layne staley 1990

Esistono eroinomani felici? Qualcuno di voi ne conosce uno? Se sì, me lo presenti. Ecco il braccio.

 

Sicuro, voglio proprio provare, sentire, sapere com’è, come si sta, se è vero, che la prima botta è magnifica, e che a riprovarla uguale è impossibile. Buco dopo buco.

 

È una immagine che fa ribrezzo, vero? Sai che c’è, siamo assuefatti, indeboliti, da una narrazione social – e pure tanto mediatica – che fa asettica ogni cosa, ogni storia, e ne falsifica ogni lordura, realtà, dolore. E pensare che c’è stato un tempo in cui il dolore come sul serio è, bastardo, intollerabile, scalava le classifiche mondiali.

 

layne staley alice in chains

 

Già. C’è stato un tempo… Attenzione: se sei fan dei talentsfornacantantisocialcorrettiepiagnoni, torna a loro, e lascia stare. Qui si parla di star male. Senza tregua. Né vie di uscita. Ciò che in era social è improponibile. Un tempo, invece, il vuoto, il baratro, e il male… erano rock. Metal. Erano grunge.

 

alice in chains dirt

Se stai ancora qui ti parlo di Layne Staley, morto il 5 aprile di 20 anni fa. Nessuno parla più di lui. Non l’hanno dimenticato. Non tutti, almeno.

 

È che è tanto difficile parlare di Layne. Perché bisogna dire di un gruppo, gli Alice In Chains, che con tre album ha fatto un gran pezzo di storia, ha venduto a straf*ttere, è salito in cima al mondo, e ne è sceso mandando tutti affanc*lo.

 

alice in chains lp autografo

Bisogna parlare di Layne e di Jerry, due fratelli scelti, Jerry ragazzo solo, per strada, e Layne che gli dà un tetto e cibo e vestiti. Di Jerry e Layne che diventano delle star quando per diventare tali dovevi farti una roba che ora non usa più: la gavetta, quella vera, quella dura.

 

Non la consiglio. Ma se la fai e poi ce la fai e diventi star internazionale e da concerti sold-out… puoi tutto, hai tutto, hai successo, soldi, follie, sesso, con donne bellissime, che ti adorano, innumerevoli offerte di f*ga gratis… da ogni angolo giri e guardi.

 

in catene i giorni di layne staley e gli alice in chains

 

E hai le droghe. Tante droghe. Hai l’eroina. È per lei che Layne molla tutto. All’apice, dopo il terzo disco, stravenduto, stralodato, Layne dice no, scende dal carro, niente tour, interviste, niente. Solo ero. E qui, come scrivo sbaglio, ché solo Layne sa della sua autodistruzione. Ogni suo brano squarcia il male, ma non si pone a modello né a intento. È senza giudizio: “Abbiamo preso stati d’animo molto dolorosi e li abbiamo fatti sembrare splendidi”. E non c’è frase migliore per descrivere il suono Alice In Chains.

 

Dopo non so quanti rehab, ricadute, rialzate, sconfitte, Layne si chiude in casa. Non c’è un reale motivo per cui lascia gli Alice. Non litigano. È che Layne… non c’è. Scompare dal mondo. Non c’è niente che lo interessi che non sia farsi. Layne non apre più la porta a nessuno. Non vuole che ci si intrometta nella storia tra lui e la sua eroina. Fatti suoi e di nessun altro.

 

alice in chains

Sui e dai media Jerry lo difende, e dice che gli Alice In Chains sono in pausa. È la verità, ma non dice che con Layne nessuno sa che fare. Layne vive come recluso al quinto piano di un palazzo con Sadie, la sua gatta siamese, e passa ogni giorno da solo a farsi, di eroina e di crack, dormendo o a giocare ai videogames. Jerry e gli altri Alice In Chains vanno avanti, ma non lo abbandonano.

 

layne staley 1998

È Layne che non risponde alle loro bussate né alle loro telefonate né alle loro citofonate né ai loro clacson urlati sotto le finestre. Quella porta non la apre. Krist Novoselic dei Nirvana a volte gli porta il suo cibo preferito, suona, e se ne va. E Layne di rado esce, e perché  gli serve il bancomat e per comprare il necessario a Sadie. Stop. Trascorrono anni, e al suo 30esimo compleanno Layne è quasi decrepito. Uno zombie. La pelle grigia. I denti non ci sono più.

 

 

jerry cantrell con sadie

Le mani coperte da guanti sempre, perché Layne ormai si buca lì. Arriva il 4 aprile 2002. Mike, il bassista degli Alice, riesce a farsi aprire da Layne. Lo trova febbricitante e vaneggiante. Mike sta per chiamare il 911 ma Layne grida, Mike non sa come calmarlo, è spaventato, bisticciano. Mike se ne va. Il giorno dopo, Layne si alza, accende la tv, come ogni giorno dà da mangiare a Sadie, come ogni giorno si prepara dosi e siringhe.

 

Come ogni giorno. Passano due settimane. Il suo contabile si accorge che Layne non preleva più soldi. Si insospettisce. Avverte la manager di Layne, che avverte la madre di Layne, che avverte la polizia. Arrivano e chiamano e sfondano quella porta chiusa e trovano la tv accesa, la gatta Sadie sfiatata a fame, e Layne morto sul divano, ago in vena. La sua segreteria telefonica colma di messaggi vocali, la sua cassetta della posta che scoppia di messaggi vergati. 

 

layne staley mtv unplugged

Non c’è una spiegazione alla storia di Layne. Io non lo condanno. Ho in odio ogni forma di morale. Come ce l’ha Giuseppe Ciotta nel suo "In catene. I giorni di Layne Staley e gli Alice In Chains" (Officina di Hank Edizioni), fiammante libro che a Seattle, patria del grunge e di Layne, fanno bene a invidiarci. E ci sono i dischi di Layne. La sua voce che è la voce di Layne. Jerry ha scritto e suonato su e per Layne "Degradation Trip" (con quella copertina lì) e si è dato un po’ pace in "Brighten", uscito qualche mese fa (e Jerry sarà al "Firenze Rocks", il 19 giugno, headliner Metallica). Jerry ha adottato la gatta Sadie che ha vissuto con lui fino a fine 2010, quando se n’è andata alla gatto-veneranda età di 18 anni.

JERRY CANTRELL DEGLI ALICE IN CHAINS TESTIMONIAL ROCKSMITHlayne staley (4)alice in chainsalice in chains faceliftlayne staley 4the essential alice in chainslayne staley 10alice in chains (2)layne staley 7layne staley 2layne staley 3spin layne staley alice in chains marzo 1993layne staley (3)layne staley 1alice n chains jar of flies autografo cdlayne staleyalice in chains faceliftalice in chains 1layne stanley vancouver 1993jerry cantrell degradation trip

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…