
IL CINEMA DEI GIUSTI – A CHE PUNTO STA “ALBATROSS” DI GIULIO BASE, MOLTO AMATO DALLA NUOVA DESTRA DI GOVERNO? - SU LETTERBOXD VEDO UN “SEMBRAVA DI STARE IN UN FILM DI BLASETTI”: SEEE, MAGARI. BLASETTI ERA UN GENIO DEL CINEMA, IL SUO UNICO FILM DI PROPAGANDA FASCISTA ERA “VECCHIA GUARDIA” - È UN FILM CHE MUSSOLINI ADORÒ, MA CHE LA BUROCRAZIA DEL FASCISMO DETESTÒ, PERCHE' TORNAVA AL FASCISMO PRE-MARCIA SU ROMA, AGLI SCONTRI COI ROSSI NEL NORD - IL FILM DI GIULIO BASE SEGUE LA STESSA LINEA. CIOÈ IL RITORNO ALLE BOTTE COI ROSSI DEI DURI E PURI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, SEGUENDO QUASI UN PERCORSO AUTOBIOGRAFICO DELLA GENERAZIONE DEI GIULI, DEI LA RUSSA E DEI GASPARRI… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
GIULIO BASE SUL SET DI ALBATROSS
“Albatross” il film diretto da Giulio Base molto amato dalla nuova destra di governo che si ricorda gli anni d’oro del Fronte della Gioventù, a che punto sta? E' 14° ieri con 3.435 euro di incasso e 539 fedelissimi nelle sue 96 sale. 5 spettatori a sala… Leggo le critiche su Letterboxd. Tra un “sterco fascista” e un “Ci mancava anche l’apologia di fascismo” vedo un “sembrava di stare in un film di Blasetti”: Seee, magari.
Vecchia guardia DI ALESSANDRO BLASETTI
Blasetti era un genio del cinema, anche se le frasi che gli si attribuivano erano un po’ fortine e oggi impossibili, “Non mi resista, sono il regista” o “Conosco il cinema come la pelle dei miei coglioni”. Il suo unico film davvero di propaganda fascista, ma lui non la vedeva così, che Filippo Sacchi sul Corriere definì “fascista e squadrista. Affermazione di una fede combattiva e rovente, esso non intende né mascherare il rigore né dissimularne i conflitti”, era “Vecchia guardia” del 1935 con Mino Doro e Ugo Ceseri, che vedemmo a Pesaro un secolo fa nel recupero del cinema del ventennio.
Nei ricordi di Blasetti è un film che Mussolini adorò, pianse fino alle lacrime vedendolo, ma che la burocrazia del fascismo, cioè la Direzione Generale del Cinema, nata allora, detestò, perché tendeva a funzionare da riappacificazione nazionale, mostrando la violenza degli inizi del fascismo. E per Blasetti il film si dimostrò un terribile passo falso ("Ho corso addirittura il rischio della fame"). Al punto da venir detestato e nascosto.
Come venne detestato e nascosto “Redenzione” di Marcello Albani scritto da Farinacci e ambientato a Cremona, mentre “Ragazzo” di Ivo Perilli, 1933, ideato da Sandro De Feo e dal federale dell’Urbe, Nino D’Aroma, scritto da Emilio Cecchi, venne bloccato da Mussolini prima dell’uscita in sala e dato alle fiamme dai partigiani dopo l’8 settembre. Scomparso. Sia “Vecchia guardia” che “Redenzione” tornavano al fascismo pre-Marcia su Roma, agli scontri coi rossi nel nord del paese.
Curiosamente il film di Giulio Base segue la stessa linea. Cioè il ritorno alle botte coi rossi dei duri e puri del Fronte della Gioventù, seguendo quasi un percorso autobiografico della generazione dei Giuli, dei La Russa e dei Gasparri. Ha pure la bella morte e l'idea di riappacificazione. Gli manca solo un Mino Doro in camicia nera. Ma come quei due film, alla fine per chi lo ha realizzato, è più un imbarazzo che una medaglia.
alessandro blasetti
Ragazzo DI IVO PERILLI
Redenzione DI MARCELLO ALBANI
SOPHIA LOREN alessandro blasetti
Vecchia guardia DI ALESSANDRO BLASETTI
giulio base e il cast di albatross
albatross di giulio base 1
albatross di giulio base 3
albatross di giulio base 7