IL CINEPANETTONE È VIVO E LOTTA INSIEME A NOI - OLTRE AL SUCCESSO DEI VANZINA SU SKY (IN BARBA A MEREGHETTI), QUESTO INVERNO CI SARÀ UN INGORGO DI COMMEDIE - NON SARÀ PIÙ “NATALE”, MA DE LAURENTIIS TIENE VIVO IL FILONE CON “COLPI DI FULMINE” - IL BRAND LO SCIPPA “IL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITA” CON DE LUIGI - POI “VIVA L’ITALIA” DI MAX BRUNO, “MAI STATI UNITI” DEI VANZINA E ANCORA ALBANESE, BRIGNANO, CASTELLITTO, BRIZZI - ARRIVANO PURE I “TELEPANETTONI”…

Pedro Armocida per "il Giornale"

È un ingorgo da bollino rosso, altro che partenze intelligenti. E per fortuna che il "cinepanettone" era morto. Perché ora è tutto un "viva il cinepanettone". Da qui a febbraio si officia nelle sale cinematografiche la liturgia della proiezione delle nuove commedie all'italiana che non sono certo il prodotto classico di ogni Natale, quello doc a cui De Laurentiis - vista la crisi del 2011 - quest'anno ha tolto persino le "vacanze" nel titolo per un più neutro "Colpi di fulmine", ma che tanto vorrebbero esserlo per perpetuarsi, come il capostipite, nel tempo.

Così, in uno dei periodi dell'anno più redditizi al cinema, ecco spuntare come funghi le cinecommedie declinate per ogni sentire, come quella in accordo alla difficile crisi in cui viviamo, "Viva l'Italia" di Massimiliano Bruno con Raoul Bova, Rocco Papaleo e Ambra Angiolini, o quella che prende in giro le feste come "Il peggior Natale della mia vita" di Alessandro Genovesi con Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi.

E poi i classici Vanzina con "Mai stati uniti" in cui cinque personaggi - tra cui Ricky Memphis, Ambra Angiolini e Dario Bandiera - scoprono di avere un padre in comune, il ‘nuovo' Antonio Albanese in "Tutto tutto niente niente" diretto da Giulio Manfredonia, e anche Enrico Brignano che, in "Ci vediamo domani" di Andrea Zaccariello, è un personaggio alla ricerca di soldi facili.

Così apre un'agenzia di pompe funebri in un paese di soli ultranovantenni senza però funerali imminenti... Arriviamo infine, e siamo già nel 2013, ai nuovi film di Paolo Genovese, "Una famiglia perfetta" con Sergio Castellitto, Marco Giallini e Claudia Gerini, e di Fausto Brizzi, "Pazze di me" con Loretta Goggi alle prese con il personaggio di una donna che da anni ignora gli uomini e con questo spirito ha cresciuto le sue tre figlie femmine.

Di tutto, di più, verrebbe da dire. Ma alzi la mano il produttore che non vorrebbe avere la fortuna del successo quasi trentennale che ha baciato De Laurentiis e De Sica prima in coppia con Boldi? Domanda retorica con buona pace di chi è inorridito davanti alla pubblicità di Sky Cinema sulla serie dei cinepanettoni 'doc' che sta andando in onda con un certo successo da qualche settimana. E il fatto che i vari "Vacanze di Natale" - il primo della serie -, "Vacanze di Natale '95" il prossimo venerdì e poi "Merry Christmas" e "Natale sul Nilo", abbiano ancora un loro pubblico dovrebbe far pensare.

Per dire, il primo Vacanze ha convinto 806mila spettatori e quello del '90 circa 685mila. Magari anche Paolo Mereghetti che sul "Corriere" ha bacchettato lo spot (auto)ironico di Sky su un certo mondo di spettatori engagé (per la verità in netto calo...) facendo riferimento - chissà perché - alle critiche che son state fatte a Venezia a Marco Bellocchio come "sintomi di un'unica, inquietante mentalità: il disprezzo qualunquista per una cultura che si vorrebbe all'altezza dei tempi". In un'Italia in crisi, dove l'ironia non si sa più dove stia di casa, in cui è stato tirato in ballo anche Marco Giusti reo di essere il "massimo teorico nazionale del genere".

Tutto perché l'inventore di "stracult" in un articolo estivo su Dagospia aveva scherzato sul fatto che "è vero, ci restano gli articoli degli opinionisti del Corriere della Sera e di Repubblica, ma De Laurentiis ci toglie anche il cinepanettone con le sue allegre scorregge, le sue battute pesanti e gli inevitabili flussi di merda in faccia a De Sica e a Ghini, in un Natale 2012 che già prevediamo come il più triste e miserabile del nuovo millennio".

Così, in attesa di una ridefinizione del genere natalizio, nella speranza di non vedere ancora una volta un paese cinematograficamente - e non solo - diviso in due, tra alto e basso, tra intellettuale e popolare, bisognerà però anche tenere d'occhio i nuovi "telepanettoni" che la sera del 25 dicembre vampirizzeranno le commedie delle feste con due proposte adatte a tutta la famiglia come "Natale a 4 zampe" con Massimo Boldi attore e produttore per Canale 5 e "Un Natale con i fiocchi" diretto da Giambattista Avellino con la coppia di guardie e ladri Alessandro Gassman e Silvio Orlando per Sky Cinema 1.

 

GHINI PANARIELLO BELEN CINEPANETTONE jpegCINEPANETTONE BOLDI DE SICA jpegCINEPANETTONE DE SICA jpegvacanze-di-natale-a-cortina-cinepanettone-de-sicaMassimo Ghini e Christian De Sica in Natale a Beverly HillscinepanettoneI VANZINA BROS ENRICO E CARLO - copyright PizziAURELIO DE LAURENTIIS jpeg

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO