CONCIA-TA PER IL BISCIONE – TROMBATA DAL PD DELLE BEGHINE ALLE POLITICHE, PAOLA CONCIA SI TUFFA NEL TALENT DI CANALE 5

Selvaggia Lucarelli per "Libero"

Non potevano che volere lei, come giudice di una gara di tuffi. Una donna abituata alle acrobazie dei cerchiobottisti, ai salti mortali della politica estera e ai doppi, tripli, avvitamenti di certi discorsi in Parlamento: Anna Paola Concia.

Uscita dalle acque torbide della politica dopo la mancata rielezione, l'ex deputato del Pd si lancia con entusiasmo in quelle più cristalline della piscina di Jump - Stasera mi tuffo, il talent al suo debutto stasera su Canale 5, in cui Anna Paola dovrà valutare carattere e tenacia dei tuffatori.

Tuffatori che potremmo catalogare così: due pesi massimi (Nadia Rinaldi e Ciccio Valenti), due su cui si tufferebbero volentieri un po' tutte (Stefano Bettarini e Bruno Cabrerizo), tre donne che pure se si tuffassero coi braccioli di Hello Kitty e la molletta al naso ne uscirebbero con dignità grazie al bikini (Corvaglia, Falchi e Capriotti) e Enzo Salvi, detto er Cipolla, che con un tuffo sbagliato potrebbe finalmente riuscire nell'unica acrobazia che non gli è mai venuta bene: farci ridere.

Ride molto, nel frattempo, Anna Paola Concia, nel raccontare con schiettezza e autoironia la sua nuova avventura televisiva in veste di giudice con Paolo Bonolis, Alessia Filippi, Giorgio Cagnotto e Mr Ok.

«C'erano state le elezioni da pochissimo e ero un po' delusa, quando un giorno mi chiama Bonolis per propormi Stasera mi tuffo. Ammetto che lì per lì la proposta mi ha lasciata perplessa, ero ancora scombussolata per le Politiche. Mi sono presa una settimana per pensarci, poi ho capito che in fondo era un invito a tornare allo sport, da cui io sono partita, visto che sono diplomata all'Isef e ho insegnato educazione fisica».

Tua moglie Ricarda che ti ha detto?
«Lei è fantastica, mi guarda sempre con quell'aria ironica come a dire "Cosa combinerà ora?" e in questo caso mi ha suggerito di dire sì, perché sa che lo sport è una mia grande passione».

Lavori a Canale 5, in una tv della famiglia Berlusconi. Non hai paura che la sinistra te le canti?
«La sinistra me le canta da cinque anni. Non mi perdonano che vada nei salotti della D'Urso e ho commesso pure il peccato di andare dalla De Filippi prima ancora che lo facesse Renzi».

Beh, in effetti viene un po' da chiederti perché lo fai...
«Perché a me le contaminazioni pop non fanno paura. Temi di essere contaminato se hai un pensiero debole, se il tuo pensiero è forte resti te stessa in qualsiasi contesto, dal più elevato al più trash. E poi se voglio raccontare le mie battaglie non posso parlare agli italiani solo nelle sedi del Pd. In questo caso sì, bisogna essere meno choosy».

A proposito di choosy, chi è il più esigente tra i giurati di Stasera mi tuffo?
«Giorgio Cagnotto. Lui è quello dei pareri più tecnici quindi anche il più severo».

Tra i tuffatori ci sono Nadia Rinaldi e Ciccio Valenti, due concorrenti che faticheranno un po' a entrare in acqua senza spruzzi. Non partono svantaggiati?
«Ovviamente per loro la gara è più difficile, ma io guarderò meno l'aspetto tecnico e premierò più l'impegno e la tenacia, che non c'entrano con la bilancia».

Parlando invece di altre competizioni, ti sei commossa nel vedere Alemanno piangere dopo la sconfitta, di' la verità?
«Forse è l'unica cosa positiva che gli ho visto fare fino ad oggi. Diciamoci la verità, quello di sindaco non era il lavoro suo».

Con Marino arriveranno i registri per le coppie di fatto?
«Mi pare il minimo sindacale, altrimenti inutile definirsi di sinistra. Sia chiaro però che i registri sono solo un passo, serve una legge seria che regoli le coppie di fatto».

Sei molto attiva su Twitter, chi utilizza bene il social tra i politici e chi male?
«I big della politica lo utilizzano tutti male. Lo usano come megafono per i comunicati stampa e non hanno capito che così non serve a nulla. Sono bravi Crosetto, Veltroni, Gentiloni, Roberta Pinotti. E Renzi, anche se ora ha un po' abbandonato».

Cosa vedete in tv tu e Ricarda la sera sul divano?
«Confesso: Ricarda, che è criminologa, mi costringe alla visione di polizieschi in lingua tedesca con traduzione simultanea. Tra l'altro in questi telefilm le figure forti sono quasi tutte donne, ci sono delle commissarie tostissime».

Se fossi single e potessi invitare a cena una cantante, una conduttrice tv e una politica, chi sceglieresti?
«Della tv Myrta Merlino e Tiziana Panella le porterei a cena volentieri. Tra le donne in politica senz'altro Angela Merkel e Hillary Clinton. Cantanti Joss Stone e Annie Lennox». Interviene nella discussione Ricarda: «Annie Lennox va a dormire alle nove di sera». «Beh allora un pranzo. E poi scusa tu che ne sai delle sue abitudini dopo cena?». Ridono.

Si parla molto di privacy in questi giorni. Cosa hai più paura che venga intercettato tra: A) Le tue conversazioni con Ricarda. B) I tuoi mms. C) I tuoi giudizi sui politici?
«Non ho dubbi. Le mie conversazioni con Ricarda. Quello che penso dei politici l'ho sempre detto chiaro e tondo, mentre quello che ci diciamo io e Ricarda su Skype potrebbe riservare qualche sorpresa!».

Un amore vero, il vostro. A proposito, che ne pensi delle dichiarazioni della Minetti sull'amore vero tra lei e Silvio?
«Ci mancava pure che non dicesse che era amore vero, con tutti i soldi che le ha dato. Io la chiamerei gratitudine. Berlusconi del resto è circondato da donne grate d'essere stipendiate».

Visto che siamo in tema gara di tuffi, chi butteresti dal trampolino tra Grillo e Renzi?
«Grillo. Nonostante condivida molte delle sue battaglie, ha imbarbarito il clima e questo clima non mi piace».

Tra la Santanchè e la Biancofiore?
«La Biancofiore tutta la vita. Daniela è una donna intelligente, sebbene non condivida
nulla di quello che dice».

Tra Vespa e Mentana?
«Vespa per ragioni anagrafiche. È ora di rottamare anche in tv».

Tra Bossi e Borghezio?
«Borghezio. Lui è la Biancofiore al maschile».

Sto per chiudere l'intervista e farle l'in bocca al lupo per il suo programma, quando sento Ricarda, dall'altro capo del telefono, che dice ridendo: «La verità è che Anna Paola ora vuole fare la velina!». «E tu mi vorresti anche velina?». «Ma sì!».

Se dopo Stasera mi tuffo, con la tv la Concia ci prenderà gusto non lo possiamo sapere, ma di scuro meglio lei in versione Canalis che Renzi versione Fonzie.

 

 

PAOLA CONCIA E RICARDA AL MAREPaola Concia Stars in Danger Banijay Paola Concia Paola Concia barbara durso Paola Concia Ricarda Trautmann maria de filippi fa coming out renzi stars in danger the high dive fox STASERA MI TUFFO LA VERSIONE AMERICANA STARS IN DANGER STASERA MI TUFFO LA VERSIONE AMERICANA STARS IN DANGER

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...