soru concita soru concita

CONCITA CONCIATA PER LE FESTE DALL''UNITÀ' - ALLA DE GREGORIO HANNO PIGNORATO CASA E DEVE PAGARE 5 MILIONI DI EURO PER LE QUERELE DI QUANDO ERA DIRETTORE - ''SONO RESPONSABILE IN SOLIDO CON L'EDITORE PER 145 AZIONI LEGALI, MA L'EDITORE NON C'È PIÙ. ANZI, ORA È A PALAZZO CHIGI'' E SI CHIAMA LUCA LOTTI

Maurizio Ribechini per www.blastingnews.it

 

concita de gregorioconcita de gregorio

In occasione dell'evento "Stop all'impunità per i reati e gli abusi contro i giornalisti" organizzato da "Ossigeno per l’Informazione ONLUS" e svoltosi a Roma questo 26 ottobre, davanti a centinaia fra giornalisti e studenti nel settore dei media, è intervenuta anche Concita De Gregorio, ex direttrice del quotidiano L'Unità, che ha fatto delle rivelazioni inedite riguardo alle conseguenze che ha subito per le varie cause civili del suo ex giornale. Ecco che cosa ha dichiarato.

 

CONCITA DE GREGORIO CONCITA DE GREGORIO

"Le cause civili contro l'Unità dei tempi di Berlusconi sono ricadute su di me: 5 milioni di euro da pagare e pignoramenti alla casa"

"Io ho diretto L'Unità per tre anni, dal 2008 al 2011, un periodo in cui c'era un #Governo di centrodestra. In quel periodo ci sono arrivate ben 145 azioni legali per diffamazione nei miei confronti come direttore, il quale come noto è responsabile in solido con l'editore con l'autore di ogni articolo. Il totale di queste 145 azioni civili è corrisposto alla richiesta di 5 milioni di euro di risarcimento danni.

 

CONCITA DE GREGORIO CONCITA DE GREGORIO

Le varie persone che hanno intentato queste cause, nomi che posso fare dato che corrispondono ad atti pubblici, sono i vari Dell'Utri, Miccicché, La Russa, Taormina, Previti, Angelucci oltre a Paolo, Silvio e Piersilvio #berlusconi e altri. Quasi ogni giorno arrivavano in redazione atti di notifica di azioni. Anche perché i Governi di allora avevano dei software nei quali ogni volta che un personaggio veniva menzionato sui media, a loro arrivava la notifica automatica. Caduto il Governo di centrodestra arriva poi la crisi de L'Unità, la cui società però non fallì ma vi è stato un concordato fra vecchi e nuovi editori, che poi sarebbero gli stessi.

 

CONCHITA DE GREGORIO CONCHITA DE GREGORIO

Ma nel caso in cui l'editore cessa, nella sostanza la responsabilità degli articoli ricade tutta sulle spalle del direttore responsabile che deve rispondere personalmente a tutti i 145 creditori, eppure il direttore è un dipendente che guadagna 2.000 euro al mese. Quindi io mi sono trovata a dover pagare personalmente 5 milioni di euro, così sono andata dal nuovo editore de L'Unità, che incidentalmente è anche Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, di un Governo il cui partito di maggioranza è di fatto editore. E gli ho detto che c'era stato un piccolo incidente di percorso, perché dovevo pagare 5 milioni di euro.

 

RENATO SORU IN TRIBUNALE DOPO LA CONDANNARENATO SORU IN TRIBUNALE DOPO LA CONDANNA

Fra l'altro otto di questi processi sono stati da noi vinti in Primo Grado e corrispondono a 1,5 milioni di euro. Ma intanto ho subito 5 decreti di pignoramento della casa in cui vivo, ho già pagato personalmente 500 mila euro e di fatto non percepisco redditi dal 2011. Il nuovo Governo di centrosinistra di fronte a questa evidenza mi ha detto "Ma la legge è così, che possiamo fare?": ma invece si tratta di una legge del '48 e si può cambiarla.

 

Renato Soru Renato Soru

Questo ovviamente lo dico non per me, dato che le norme non sono retroattive, ma invece per tutti quelli che operano nel mondo del giornalismo. Purtroppo i vari media non hanno voluto approfondire questa vicenda. Comunque se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto, ma ci tengo a dire ai colleghi di non accettare mai di fare il Direttore di un giornale con questa legge vigente".

 

A Concita De Gregorio, dopo aver raccontato questa esperienza choc, è stata espressa piena solidarietà da parte dei numerosi colleghi giornalisti presenti nella sala della Biblioteca Nazionale a Roma, oltre che dalla presidenza del convegno che appunto verteva sulle cause di diffamazione contro il mondo dei media.

maria elena boschi e luca lotti  3maria elena boschi e luca lotti 3

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...