concita de gregorio the hollywood reporter

CONCITA GOES TO HOLLYWOOD – LA DE GREGORIO RACCONTA COME SARÀ LA COSTOLA ITALIANA DELLA CELEBRE TESTATA AMERICANA “THE HOLLYWWOD REPORTER”, DI CUI SARÀ DIRETTRICE: “UNA PIATTAFORMA MULTIMEDIALE CON UN SITO WEB, UNA RIVISTA CARTACEA QUINDICINALE E UNA RETE DI COMMUNITY” – “OGGI I RAGAZZI SI INFORMANO ATTRAVERSO I DOCUMENTARI, LE SERIE TV , ALCUNI FILM, OVVERO ATTRAVERSO L’AUDIOVISIVO, E QUINDI ESSERE LÌ SIGNIFICA ESSERE NEL LUOGO IN CUI LE COSE SUCCEDONO…”

 

Estratto dell’articolo di Fulvia Caprara per www.lastampa.it

 

CONCITA DE GREGORIO DIRETTRICE DI THE HOLLYWOOD REPORTER ROMA

[…] The Hollywood Reporter Roma sarà «una piattaforma multimediale con un sito web, una rivista cartacea quindicinale e una rete di community che si propone di promuovere le esperienze locali, gli eventi nazionali ed europei, rivolti al mercato globale».

 

A Concita De Gregorio è affidata la direzione della piattaforma che nasce sotto il marchio Brainstore Media, editore italiano e parte di Artmediamix guidato da Gian Marco Sandri […].

 

Per De Gregorio, «molto contenta» di lanciarsi nell’impresa, l’esperienza coincide con una convinzione: «Penso che dalla cultura visiva, dalle piattaforme streaming, dalle serie tv che i ragazzi guardano in tutto il mondo, passi, oggi, la conoscenza della realtà e del tempo che viviamo. Per chi ha meno di 30 anni, l’universo è quello che rimbalza sui loro telefoni, nelle serie in cui si riconoscono, basta pensare al successo straordinario di Mare fuori, Euphoria, Skam. Per chi si occupa di cultura, di informazione, di dove va il mondo, essere, adesso, in quel crocevia, significa essere nel luogo più interessante che c’è».

 

concita de gregorio Gian Marco Sandri

Lavorare per Hollywood Reporter Roma rappresenta anche la chiusura di un cerchio: «Vengo da una lunghissima stagione di giornalismo politico – dice De Gregorio - , anche se nascevo dalla musica e dal teatro, insomma la mia formazione è stata diversa. Ora è come se tutte queste cose, cinema, teatro, musica, tornassero centrali nella mia vita ed è esattamente il momento giusto perché questo accada.

THE HOLLYWOOD REPORTER ROMA

 

Oggi l’informazione e la comunicazione passano attraverso quello che i ragazzi vedono sui loro schermi, mi viene in mente la serie This England su Boris Johnson e tutte le altre che raccontano la realtà politica e sociale in maniera cinematografica.

 

I ragazzi non si chiedono se quello che vedono sia Kenneth Branagh o Boris Johnson, per loro quello che vedono è ciò che è successo, e molto spesso non hanno altre fonti di informazioni. Per questo parlare, in una serie, di un tema o un altro non è più solo scelta di mercato, ma diventa culturale, strategica, per la formazione di una coscienza collettiva.

 

I ragazzi si informano attraverso i documentari, le serie tv , alcuni film, ovvero attraverso l’audiovisivo, e quindi essere lì significa essere nel luogo in cui le cose succedono». Alla base del progetto, spiega ancora Di Gregorio, c’è la decisione di «dare centralità all’offerta culturale, in un modo più vasto, più largo, con uno sguardo ampio, che non settorializzi […]».

concita de gregorio

 

[…] La nuova struttura «non è una piattaforma di settore, ma una piattaforma culturale, vasta, in cui lavorano tantissimi giovani, guidati dalla competenza di persone più adulte e con molti collaboratori, scelti tra le firme migliori della nostra generazione».

 

Lo spirito è offrire «il polso del nostro tempo. Noi siamo l’Europa e, per questo, visti dagli americani, siamo un pozzo di sapere, una biblioteca di Babele, e poi siamo Roma, che vive una grandissima rinascita e che vuol dire Cinecittà, set, saperi del cinema, artigianato, maestranze, vivaio di talenti». L’obiettivo è «l’osservazione della realtà, per poi tentare di decifrarla.[…] » […]

Articoli correlati

CONCITA DE GREGORIO GUIDERA \'THE HOLLYWOOD REPORTER ROMA\', PRIMA EDIZIONE EUROPEA IN QUASI...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

concita de gregorioconcita de gregorioConcita De Gregorio concita de gregorio l'unita' 5SCAZZO TRA CONCITA DE GREGORIO E GIULIO TREMONTI A IN ONDA 10

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...