maria grazia cucinotta

“NON HO MAI AVUTO UN BUON RAPPORTO CON IL MIO INGOMBRANTE SENO” - MARIA GRAZIA CUCINOTTA APRE LE VALVOLE DELLA COMPASSIONE (L'UNICO MODO PER FARSI INTERVISTARE): LA DISLESSIA (“PENSARONO CHE FOSSI DROGATA”), LO STUPRO SCAMPATO A PARIGI, SOFIA LOREN CHE FECE FINTA DI NON SAPERE CHI FOSSE, IL NO ALL’ "AVVOCATO DEL DIAVOLO" PER LE SCENE DI NUDO, PIERACCIONI "PIGRO" E WEINSTEIN: "CON ME NON CI HA MAI PROVATO” - E SULLE FOTO CON GISELLA CARDIA, LA VEGGENTE DELLA MADONNA DI TREVIGNANO, DICE CHE… - VIDEO

Francesca Angeleri per il Corriere della Sera - Estratti

 

maria grazia cucinotta

La prima volta che si trovò seduta di fronte a Massimo Troisi, nel suo ufficio, sapeva già di essere stata presa.Maria Grazia Cucinotta stava per interpretare il ruolo più importante della sua vita, quello di Beatrice ne Il postino. Il film ha appena compiuto trent’anni.

 

(...)

Si ricorda quel primo giorno con Troisi?

«Mi scelse dai provini. Fu Nathaly Caldonazzo a riferirgli di me. Le sono grata e le voglio bene, anche se non ci parliamo più. Mi tremavano le gambe a stare lì seduta di fronte a lui a leggere un copione. Io poi, che sono dislessica... mi mancava la preparazione, non avevo alcuna esperienza».

 

Fu un problema?

«No perché lui non voleva che fossi tecnica: “Non devi recitare perché si vede”. Non considerava un difetto neppure la dislessia, mi diceva solo di non correre. Ricordo anche il tic tac che pensavo fosse un orologio e invece era il suo cuore. Per fortuna feci finta di niente e non feci gaffe».

 

È stata bullizzata per la dislessia?

maria grazia cucinotta foto di bacco

«Da giovane avevo gli attacchi di panico alle interrogazioni. Non sono cresciuta in un quartiere facile, a un certo punto pensarono che fossi drogata, perché di droga ne girava tanta. Mia madre era disperata. Più collassavo e più passavo per la scema del villaggio».

 

Non è facile fare l’attrice con questi disturbi.

maria grazia cucinotta

«A teatro soprattutto, al cinema rigiri la scena. Quando feci Figlie di Eva a teatro avevo molta paura, fortunatamente con me recitavano Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi che mi hanno aiutata moltissimo».

 

Qualcuno o qualcuna, tra le star che ha conosciuto, che ha sentito affine?

«Pierce Brosnan è una persona fantastica. Quando ha saputo che mia sorella stava male (per un tumore alla testa, ndr ) mi ha scritto immediatamente. Un gesto che mi ha emozionato».

 

(...)

Lei, nel momento di pieno successo, lascia l’America e torna in Italia. Perché?

maria grazia cucinotta mathew knowles valeria marini

«Mio marito non mi avrebbe mai raggiunta e volevo che mia figlia nascesse qui. Gli Usa danno moltissimo alla tua carriera e al tuo ego, ma umanamente ti tolgono molto. Un rimpianto di essermene andata però ce l’ho».

 

Il mondo impazzì per Il postino.

«Se Massimo fosse stato vivo, agli Oscar, avrebbe vinto tutto. Susan Sarandon, Sharon Stone, Madonna, De Niro, Clooney... tutti ne erano innamorati. Ricordo l’abbraccio stretto di Oliver Stone quando mi ha riconosciuta, mi disse che Il postino era il film più bello che avesse mai visto».

 

CUCINOTTA TROISI

Sofia Loren fece finta di non sapere chi fosse.

«Ci rimasi male. Una delle prime a chiamarmi, forse anche per la loro rivalità, fu Gina Lollobrigida: “Vai avanti e non curarti di queste cose che non sono importanti. Viva le nuove facce e viva le nuove generazioni”. La Loren la incontrai anni dopo, la vedevo da Armani che ci vestiva entrambe».

 

Le ha detto qualcosa?

«No. Lei è un militare quando lavora. Comunque ci sta che non sapesse chi fossi, il film era appena uscito».

 

maria grazia cucinotta e massimo trosi giocano al calciobalilla in il postino

(...)

 

Ha rifiutato l’Avvocato del diavolo per le scene di nudo.È stato uno sbaglio?

«Bisogna essere realisti: non credo l’avrei fatto bene. Non ho mai avuto un buon rapporto con il mio fisico, soprattutto con il mio seno. Mi hanno anche definita sex symbol ma io mi sono sempre sentita ingombrante. Se a vent’anni avessi avuto la consapevolezza del mio corpo che ho adesso, sarebbe stato tutto molto più facile. Oggi ringrazio Dio di essere come sono».

 

Come andò con Pieraccioni?

maria grazia cucinotta foto di bacco (2)

«Fu il mio secondo film italiano dopo Il postino. Eravamo un gruppo bellissimo. Rita Rusic capì che era un genio. È anche un pigro. Adesso uscirà con un film insieme a Siani e sarà un successo».

 

(…)

 

È stata ripresa insieme a Gisella Cardia, la cosiddetta veggente della Madonna di Trevignano. È una sua seguace?

«Non ho mai voluto parlare di questa cosa per non fare gossip. Ci accompagnai un’amica. C’erano centinaia di persone e pregavamo tutti insieme, è stato un bel momento di raccoglimento, che apparisse o meno la Madonna».

 

Cosa pensa della Cardia?

«Non ho mai approfondito... Avrà delle “sensazioni”, non lo metto in dubbio. A me però non importa avere dei segnali, non ne abbiamo bisogno. Penso che siamo tutti in ricerca. L’ho visto con Craig Warwick, con cui dovevamo fare un film».

 

(…)

MARIA GRAZIA CUCINOTTA - GISELLA CARDIA

Da giovane, è scampata a uno stupro. L’ha segnata?

«Ho camminato per anni col gas paralizzante stretto in mano, perché in quei momenti non hai tempo di aprire la borsa. Successe di giorno, a Parigi, era un uomo in giacca e cravatta. Credo proprio ci sia stato l’intervento di un angelo perché cadde mentre mi stava strattonando, così riuscii a scappare. La polizia non fece niente. Ho trasmesso la paura anche a mia figlia, mi dice sempre che le metto l’ansia».

 

Ha lavorato con Harvey Weinstein?

«Ci ho fatto tutta la promozione de Il postino. Con me non ci ha mai provato. Aveva la fila di ragazze che volevano stare con lui».

 

maria grazia cucinotta

L’anno prossimo sono anche trent’anni di matrimonio con Giulio Violati.

«Ai 25 volevamo risposarci, era tutto pronto per una cerimonia in casa, mi ero fatta fare un tubino di pizzo da sogno. Poi c’è stato il lockdown. Questa volta non ce la toglierà nessuno».

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