salone del libro 2016

DAGO-CRONACHE DAL SALOON DEL LIBRO - LA LETTERATURA NON INTERESSA PIÙ, MEGLIO ZALONE CHE DICE ''NON LEGGETE IL LIBRO SU DI ME'' (E GIÙ RISATE), SAMANTHA CRISTOFORETTI, MAURO CORONA CHE NON SI LAVA MA HA LA FISARMONICA, I DRONI E ZEROCALCARE CHE 'HO RAPPRESENTATO MIA MADRE COME UNA GALLINA PERCHÉ È GROSSA'

Dagoreportage dal Salone del Libro

 

fila per checco zalone al salone del librofila per checco zalone al salone del libro

Nessuno si aspettava di trovarci Salinger o veri scrittori al Saloon (del libro) di Gianduiotto. Se uno è uno scrittore scrive, mica va ai raduni di folla (sempre da evitare, secondo Manzoni), già conformisti in quanto raduni ma qui quintessenza del conformismo poiché popolati di gente che si crede migliore per avere letto, raramente, un libro di uno scrittore imposto dal marketing. Infatti si sa che il 55% degli italiani non legge nemmeno uno dei 60mila nuovi titoli che escono ogni anno (farne di più, no?).

checco zalone salone del libro   checco zalone salone del libro

 

Quest’anno, però, si è passati al post-saloon (del libro): visto che saggi, romanzi e poesie non interessano a nisciuno si sono fatte due ore di coda direttamente per Checco Zalone. Due ore per sentirsi dire: “Non leggete il libro su di me”… e giù risate generali.

 

Ma se Zalone avesse invitato a non leggere più del tutto (non ce n’è bisogno, poiché è un dato acquisito) le risate sarebbero state più fragorose e gli appalusi travolgenti tra i selfie da inviare in photo-sharing e i lanci degli uffici stampa per i siti celebrativi dei giornali: Zalone ha detto… Zalone ha stretto le mani… Zalone ha sorriso… Un po’ come Saviano, con il quale ha una certa somiglianza.

 

salone del libro samantha cristoforettisalone del libro samantha cristoforetti

Ma non si perda tempo con questo Zalone... chi arriva: Proust? Ma no! La coraggiosa Samantha Cristoforetti, la donna astronauta e un po’ bionica che sta diventando il corrispettivo contemporaneo della “Bella etiope”, quella che gli impresari dell’Ottocento facevano girare tra i baracconi. Presenta ai bambini il “Manuale del piccolo aviatore”…  e a questo punto un bambino si chiede come mai non ci sia anche Schettino a lanciare (contro gli scogli) il manuale del piccolo marinaio: non è famoso anche Schettino?

 

Un attimo! Ecco il grande Mimmo Paladino, l’artista più inviato a celebrare dove lo si celebra, uno che a “Florens 2010”, chiamato a esporre un’opera, riuscì a dire che  il prato grande come un campo di calcio fatto spuntare davanti al Battistero del Ghiberti era “una pagina molto bella della storia di Firenze”.

samantha cristoforetti librosamantha cristoforetti libro

 

Guarda là: c’è il cosiddetto scrittore che non si lava, Mauro Corona. Però non è che basta non lavarsi se vuoi essere invitato al Saloon e far sentire l’effetto che fai: c’è bisogno anche di suonare la fisarmonica. Zum pà pà… Zum pà pà… Glielo avrà consigliato il vicino di stand Oliviero Toscani?  Ma…Forse è meglio sbirciare tra le novità, che so le graphic-novel, dove può venire fuori il genio che c’è in te.

 

Sentiamo Zerocalcare, che si sta facendo intervistare per Rai5: “Leggo un sacco di robba, letteratura americana, i gialli e anche robba orientale... Ho rappresentato mia madre come una gallina perché è grossa”. Se il Salone del libro fosse un animale, gli chiede quel ficcante intervistatore che è il vincitore dell’ultimo premio Strega (ah! Concita De Gregorio c’è), che animale sarebbe? “Non lo so, qualcosa che passa attraverso":  più che Zerocalcare, zero assoluto. Andiamo via.

 

zerocalcare salone del librozerocalcare salone del libro

C’è tanta umanità (disperata) in questo Saloon del Gianduiotto intitolato “Visioni”, ma c’è pure il postumano:  c’è il robot umanoide del Politecnico di Torino e c’è Aicab facility, il robot umanoide dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Per ora non sanno leggere e scrivere, ma qualcosa sanno fare, se lo chiami lui risponde. E c’è pure la mano robottizzata del Team Parloma, per trasmettere i messaggi (tipo gli sms). Ma guardati sopra la testa, svegliati: non vedi il drone! E’ quello inventato dal PoliDrone di Torino.

 

Stupendo il Saloon del Gianduiotto, una visione. Già, ma il libro? Siamo scrittori, robot o puzzoni? Vabbé, il libro, dai, la letteratura; sono cosa del passato, di gente ferma a Les duex magot di Sartre o alle aule fumose del Collège de France con Michel Foucault. Suvvia…

 

 

2. CUNNINGHAM RISCRIVE HANSEL E GRETEL

Luigi Mascheroni per “Il Giornale”

 

Viva l'italia

mauro corona omar pedrinimauro corona omar pedrini

Rivelazioni e confessioni di (cant)autore al Salone: Francesco De Gregori ha presentato il suo libro Passo d'uomo (Laterza) rivelando letture inedite (ha detto di aver letto due e mezza volte l'Ulisse di Joyce ma niente di Proust) e confessando cosa sulla quale in passato era stato, diciamo così, reticente che il nome che porta è lo stesso dello zio, partigiano della Brigata Osoppo, ammazzato dagli altri partigiani, comunisti. Verità rivoluzionarie.

 

Verità passate

«I rivoluzionari? Sono noiosi», ha confessato, citando Voltaire, la storica Benedetta Craveri presentando il suo Gli ultimi libertini (Adelphi), storia di una generazione (settecentesca) di «giovani, ben nati, colti, brillanti, superdotati (intellettualmente). E pieni di fiducia verso il domani». Il futuro, come sempre, è dietro di noi.

 

mauro  corona omar pedrinimauro corona omar pedrini

Speranze future

Guardando davanti a sé, il Salone di oggi sta già pensando a quello di domani: chi dirigerà la prossima edizione? E come? Tra gli stand girano gossip e indiscrezioni. Intanto l'edizione più difficile di sempre, funestate da gaffe e polemiche, è stata portata a casa. Rivista, in clima di scontro Islam-Occidente, l'idea dell'Arabia Saudita come Paese ospite, è rimasta la paura degli attentati. Misure di sicurezza hanno filtrato con lunghi tempi d'attesa l'entrata al Lingotto. Con malumori e polemiche.

 

La disfida del tiramisù

Anche se la vera polemica, al Lingotto, è da giorni nazionalpopolare. Dopo che gli autori dell'imperdibile libro Tiramisù. Storia, curiosità, interpretazioni del dolce più amato (Giunti) hanno dimostrato antichi menù alla mano che il tiramisù non è nato nella Treviso degli anni 60 ma nel Friuli dei '50, il governatore Luca Zaia ha twittato indignato «Il tiramisù è nato a Treviso. Punto e basta», scatenando un'inedita coda di discussioni e dibattiti gastro-filologici...

 

Che favola, il salone

mimmo paladino salone del libromimmo paladino salone del libro

Chi l'avrebbe mai detto che al Salone sarebbe arrivato Michael Cunningham? «Erano anni - ha detto il direttore Ernesto Ferrero - che chiedevo a Gesù Bambino, cioè a Elisabetta Sgarbi, di portare Cunningham». E il premio Pulitzer è arrivato, raccontando - in una Sala Azzurra strapiena - le sue nuove storie-dark raccolte in Un cigno selvatico (La nave di Teseo) e che rielaborano, in chiave non buonista, le vecchie favole della tradizione.

 

Spifferandoci cosa succede ai personaggi che ben consociamo «dopo che su di loro si è abbattuta la ghigliottina dell'E vissero felici e contenti». Mandando tutti a casa - lettori, ospiti ed editori - felici e contenti.

 

 

salone del libro mauro coronasalone del libro mauro coronachecco zalone michele emiliano salone del librochecco zalone michele emiliano salone del libro

 

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...